L’Occidente assiste sgomento alla rivolta dei popoli del sud contro il dominio unipolare statunitense
di Luciano Lago
Il
colpo di stato in Niger che ha rovesciato il governo filo occidentale è
stato solo l’ultimo episodio di una lunga serie di rovesci che ha
subito il clan dei neo-colonialisti francesi ed occidentali in Africa e
in varie regioni del Sud del mondo.
Ancora più significativo che questo sia accaduto in concomitanza
con il vertice russo-africano del 27 e 28 luglio che si è tenuto a
San Pietroburgo, al quale hanno partecipato leader e funzionari di
cinquanta paesi africani, oltre a tutti i capi delle principali
organizzazioni regionali in Africa, nonostante pressioni senza
precedenti esercitate dagli occidentali per scoraggiare la
partecipazione degli africani. Da notare che questo è il
secondo vertice russo dopo quello tenutosi a Sochi nel 2019 che ha
dimostrato una grande propensione della Russia ad una partnership con i
paesi africani e la disponibilità di questi ad affrancarsi dalla
subordinazione dalle vecchie e nuove potenze coloniali e neo-coloniali.
Il
presidente Putin, nel corso del vertice, ha affermato che la
cooperazione del suo Paese con l’Africa ha raggiunto un nuovo livello
negli ultimi anni, sottolineando che il continente africano è diventato
uno dei poli del mondo multipolare cristallizzato. Il piano d’azione di
Mosca con l’Africa fino al 2026 mira ad aumentare gli scambi
commerciali, migliorare le sue infrastrutture e trattare con le valute
locali. Un certo numero di leader africani ha anche chiesto la
de-dollarizzazione, ed è stato notevole il fatto di concentrarsi sulla
cultura, la conoscenza e i valori comuni, anche per affrontare
il sistema neo coloniale e i tentativi dell’Occidente di imporre la sua
ideologia dissacrante, materialistica e i dogmi del transumanesimo,
LGBT, assieme al tentativo di eliminare i valori morali e umani.
A
questo vertice seguirà, nel mese prossimo, un importante incontro dei
paesi BRICS in Sudafrica. Anche se il presidente Putin ha annunciato che
non parteciperà al vertice, non c’è dubbio che la logica e il pensiero
russo saranno presenti e con quello sarà ribadito il percorso verso un
mondo multipolare ed affrancato dal dominio anglo statunitense.
Premier sudafricano con Putin e Xi Jinping
Si
può essere certi che il vertice BRICS aprirà un’ampia prospettiva per i
paesi che desiderano scrollarsi di dosso l’eredità coloniale
occidentale dalle proprie spalle e impegnarsi seriamente a plasmare un
mondo multipolare, basato sulla coesistenza pacifica e sul rispetto
della sovranità di tutti i popoli .
Per quanto l’Occidente stia
cercando di frenare questo nuovo sviluppo, provando a interferire nei
vari paesi con pressioni e minacce, questo mondo multipolare sta
prendendo forma a un ritmo costante e misurato.
Non a caso gli stessi
i leader africani hanno presentato un’iniziativa per la risoluzione
della crisi ucraina, a cui Putin ha risposto dicendo: “In passato i
processi di mediazione erano esclusivi di Paesi che si diceva
sviluppassero democrazie, ma ora non lo sono”. Ha aggiunto: “Trattiamo
la vostra iniziativa con tutto il rispetto e la studieremo con
interesse”.
Questo accade mentre la propaganda occidentale
cerca di descrivere la presenza russa in Africa come una mera presenza
delle forze della Wagner, per guadagnare posizioni strategiche o
basi militari, mentre minimizza la cooperazione con Mosca dei paesi
africani che diventa sempre più forte e foriera di sviluppo e crescita
per tali paesi. Lo stesso sistema di denigrazione che viene
utilizzato contro la presenza cinese in Africa, come se questa fosse una
espansione di conquista e non di partnership. L’Occidente non sopporta
la competizione libera e cerca disperatamente di mantenere il suo
monopolio di dominio e sfruttamento di risorse dove questo è possibile.
Al contrario questi paesi del sud del mondo si stanno risvegliando e
giocano di sponda con la Russia e la Cina per non rimanere vincolati
alle direttive dei colonialisti occidentali. Una vera batosta questa per
gli Stati Uniti, la Francia ed il Regno Unito che vorrebbero
perpetuare il mondo unipolare a dominazione USA.
Le elite
occidentali fingono di non vedere che il loro problema non è solo con
Russia, Cina, Iran e BRICS, ma con una crescente consapevolezza dei
popoli di tutto il mondo degli effetti catastrofici causati dalle guerre
che l’Occidente ha acceso nei loro paesi, con le occupazioni
arbitrarie, con gli effetti della distruzione e dalla povertà causate
dall odioso saccheggio occidentale delle loro ricchezze, con le sanzioni
o con la sottovalutazione delle loro capacità e potenzialità, imponendo
il loro modello, con ricatti e pressioni umilianti e decretando
punizioni su di loro, aggirando ogni forma umanitaria e leggi
internazionali.
Il metodo dell’imposizione, del dominio e
dell’intimidazione non funziona più, mentre il metodo di trattare con i
paesi del sud deve adottare una diplomazia che garantisca il rispetto
reciproco e lavorare secondo metodi e misure concordate e non secondo
regole che inventano a loro vantaggio, e che si aspettano che tutti
rispettino e siano desiderosi di uniformarsi a quelle. La frase
inventata dagli americani qualche anno fa, “un sistema basato su
regole”, ha lanciato una maledizione sui sistemi occidentali e ha
causato odio e risentimento senza precedenti nella maggior parte dei
paesi e dei popoli. A quali regole si riferiscono e di quale
sistema stanno parlando, lo hanno capito tutti: alle loro regole
stabilite per i loro interessi e per il loro dominio e null’altro di
più.
.La gente ha una memoria indimenticabile, soprattutto dopo che è stata smascherata la falsità dei governi e dei media occidentali che promuovevano politiche di guerra, violenza e terrorismo contro i popoli, mascherandole come “esportazione della democrazia”. Coloro che si credono furbi con i popoli ignorano la loro memoria storica e la loro capacità di accumulare conoscenza e trasformarla in posizione di rivalsa al momento opportuno.
Leader africani con Putin a San Pietroburgo
Il mondo intero ricorda ed è consapevole dell’appoggio dell’occidente all’apartheid, prima in Sud Africa e poi in Palestina, così
come tutti ricordano i crimini commessi dagli USA e dai paesi Nato in
Iraq, in Siria, in Afghanistan, Somalia e in tutti gli altri paesi
sottoposti ad invasione e saccheggio sulla base di falsi pretesti.
Le
menzogne della propaganda occidentale sono ormai scoperte e rivelate ed
il sangue sparso dall’oppressione nei paesi del sud del mondo, dalla
Palestina, all’Iraq, all’Afghanistan e tanti altri, non può essere
dimenticato, tanto che gli Stati Uniti ed i loro vassalli dovrebbero
essere chiamati a risponderne davanti ad un tribunale dei popoli, se mai
questo ci sarà.
Il riscatto dei popoli del sud del mondo dalla
colonizzazione e dalla subordinazione a quelli che si credevano i
padroni del mondo è iniziato e nessuno potrà fermarlo.
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