Intervista al Colonnello Douglas Macgregor, ex assessore alla sicurezza di Trump
E’
ormai assodato che l’Ucraina ha perso la guerra, non c’è dubbio che
l’ha persa da tempo e quelli che stiamo ascoltando sono i sussurri
silenziosi nei corridoi di Bruxelles in cui si mormora che la Nato sa
bene questo e si trova in un tunnel senza uscita.
Quale
sia la via d’uscita da questa situazione è difficile dirlo e credo che
siano molto preoccupati sia a Bruxelles che a Washington, alla Casa
Bianca tuttavia non si sono ancora resi conto che fino a che non trovino
una via d’uscita possano nascondere la loro pazzia.
Dopo
aver trascinato l’Ucraina a questo disastro e con essa l’Europa,
continueranno a sostenere che le cose stanno migliorando e che ci sono
attrezzature sul cammino e, parlando di pazzia, si vede la pazzia del
pres. Biden a Helsinki, il giorno dopo della riunione della Nato a
Vilnius, Lituania, due settimane fa, quando ha detto che Putin ha già
perso la guerra e che Putin ha un problema reale di come si muove da
qui, quale veicolo utilizza, e che potrebbe terminare la guerra domani e
che tutto dipende da lui e da quello che decida e che non c’è
possibilità che vinca la guerra in Ucraina. In ogni modo Putin ha già
perso la guerra, analizza il presidente ma poi si contraddice e non può
voler dire quello che afferma, quando sostiene che questa guerra può
finire nell’immediato dipendendo da quale tipo di accordo sia disposto a
firmare Putin.
Effettivamente in questo ha ragione perché
tutto dipende da Putin visto che questi sta seduto nella poltrona del
conduttore ed è lì nel mantenere l’iniziativa strategica mentre noi
stiamo cercando di aggiornarci su questo punto e stiamo cercando di
limitare i danni che abbiamo fatto a voi (europei).
Putin con Lukashenko
I sussurri in Bielorussia
(Domanda)
-Crede che gli stessi sussurri c’erano anche a Vilnius dove Zelensky si
è comportato come un bambino petulante, soltanto per mostrarsi e fare
atto di presenza?
MacGregor: No, non credo che sia stato solo per mostrarsi a Vilnius. Bisogna ricordarsi che al nostro amico Zelensky si promise il mondo alla fine di marzo. Quando
ad aprile Boris Johnson volò a Kiev per bloccare Zelensky quando
questi, con l’equipe del negoziato, si era lasciato scappare che poteva
accettare la neutralità in cambio della pace. In quel momento
apparve Boris Johnson per affermare che questo era assolutamente fuori
dal tavolo e neppure era preso in considerazione. Johnson ha parlato con
il pres Biden che era della stessa opinione. dobbiamo combattere la
Russia fino alla fine. Avrai la Nato al tuo fianco e tutto il
potere tecnologico, industriale e militare degli Stati Uniti e della
Nato, andrai a vincere di sicuro. Zelensky gli credette e ha
giocato con questa carta a sua disposizione. Il problema è che questa
non gli ha dato risultato come il presidente gli aveva promesso, questo
per prima cosa. Per secondo, a Vilnius ci sono state molte discussioni
dietro la scena su quali siano gli obiettivi della guerra, fra quelli
dichiarati e quelli reali, abbozzati da Biden a Varsavia quando parlò in
modo molto estremo e molto massimalista. Il cancelliere della Germania
in quell’occasione, mi hanno raccontato, prese da parte Biden e gli
disse: “guardi che noi non vogliamo distruggere la Russia, questo non
era in programma”. E non era un viandante solitario visto che altri dei
delegati la pensavano allo stesso modo, non vogliamo distruggere la
Russia, vogliamo mettere un termine al conflitto. In realtà siamo
immersi nel progetto di distruggere la Russia e questo andrà a produrre
conseguenze come la frammentazione dell’Europa e la disintegrazione
della Nato.
(Domanda) – E’ realistico pensare che quando sarà
terminata la guerra l’Ucraina sarà candidata ad essere un membro della
Nato? Mi riferisco a chi crede che l’Ucraina esisterà ancora come
nazione quando terminerà la guerra.
MacGregor-
Ebbene, credo che sia corretto pensare questo e che, non abbiamo idea
di come potrà terminare tutto questo, come abbiamo detto se il sr. Putin
prenderà alcune decisioni e se questo implica inviare le forze
russe a marciare sul fiume ed arrivare direttamente a Kiev..Se questo
sarà sufficiente o altrimenti mobilitare altre 250.000 truppe marciare
sull’ovest dell’Ucraina, questa è la domanda per i russi, per cui i
russi si sono mossi con cautela, deliberatamente e di forma
incrementale. C’è una ragione per questo, il sr. Putin non vuole una
guerra con gli Stati Uniti e neppure la Nato, reciprocamente, si può
evitarla ma si trova adesso in posizione di dire: guardate come tutto
sta franando e sta collassando ogni qual volta le forze ucraine si
avvicinano alle linee di difesa russe e i russi stanno cercando di
annientare le ultime forze di riserva ucraine, che sono forse le ultime
10 o 30 brigate (30/35.000 uomini) che gli ucraini possono mettere sul
terreno. Se gli ucraini vogliono cadere in questa trappola
saranno le ultime possibilità che hanno ma saranno tritati dalle forze
russe e, una volta che se ne saranno andati, l’Ucraina non avrà più
uomini da mettere in campo. I russi lo sanno e questo rende
possibile che questa controffensiva vada verso l’ovest ed il nord,
mentre adesso avanzano gradualmente invitando gli ucraini ad attaccare.
Questo
è sicuramente conosciuto anche dalla CIA e dagli strateghi del
Pentagono, non sappiamo se Biden lo comprende, tuttavia anche se è così
loro continuano con le loro stupidate. Vedi negli Stati Uniti
l’assessore alla sicurezza Sullivan che, una settimana fa, ha dichiarato
che l’Ucraina può ancora vincere questa guerra. Non posso
parlare di quello che sta nella mente del presidente Putin, posso dire
che la posizione degli Stati Uniti si riduce ad un solo punto chiaro:
proseguiamo ad appoggiare l’Ucraina senza tenere gli stivali sul terreno
e soldati statunitensi che combattono contro i russi e questo si
manterrà costante lungo il corso di questo conflitto.
Quello che è certo, deduce MacGregor, che la triade di Biden, Sullivan, Blinken, non hanno una percezione della realtà.
Segue..
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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