Zelensky e la sua giunta sull’orlo di una crisi nervosa
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di Luciano Lago
La
situazione critica in cui si trova l’Ucraina, con il fallimento della
sua controffensiva, sta facendo precipitare le cose e lo stesso premier
ucraino, l’ex comico Zelensky, si trova sull’orlo di una crisi nervosa.
Zelensky
punta il dito contro gli statunitensi per incolpare questi della
sconfitta. Sembra che l’ex comico abbia perso la pazienza e la fiducia
negli alleati e in particolare del presidente John Biden. Lui non si
fida più di quanto gli avevano promesso e inizia a fare le sue
rimostranze ai patrocinatori occidentali.
Zelensky ha
qualificato i generali USA come idioti e da questo si è visto quale sia
il grado di esaurimento nervoso dell’ex comico che sente il terreno
franare sotto i piedi. Le accuse e le recriminazioni, che prima si
mantenevano nell’ombra, adesso emergono pubbliche e creano un terremoto
politico… I responsabili del fallimento dell’esercito ucraino
vengono messi sotto accusa dalla stampa statunitense ed è iniziato il
gioco del rimpallo delle responsabilità.
La stampa
incontrollata, che fino a poco tempo prima stava nascondendo le
tensioni, adesso le lascia fuoriuscire senza controllo.
Il
regime di Kiev teme di essere presto sacrificato per gli interessi degli
USA come accaduto in passato per altri alleati di Washington, tanto che
negli USA i massimi responsabili politici e militari sono bloccati in
una lotta di potere interna di tutti contro tutti.
L’occidente
ormai non può più negare e tappare il sole con la mano, l’occidente non
può smentire che dentro la sua coalizione si stia sgretolando il patto
di fiducia esistente fino ad oggi. L’affanno della Nato e degli Stati
Maggiori di sconfiggere Mosca sta producendo un risultato opposto
rispetto alle previsioni.
I timori di Zelensky sono più che
giustificati e l’abbandono da parte della Nato è più che evidente
lasciando il paese in una difficile situazione, nonostante la consegna
massiccia di armi e attrezzature.
![](https://www.controinformazione.info/wp-content/uploads/2023/06/Carri-Distrutti-ucr.jpg)
Carri armati ucraini distrutti dall’artiglieria russa
I
media USA parlano ora senza infingimenti sul fallimento delle forze
ucraine, tanto da NYT al Washington Post e segnalano che gli ucraini
hanno la colpa di questo fallimento per non aver saputo utilizzare le
armi e le tecniche suggerite dagli occidentali. Le critiche non
si nascondono e la stessa CNN mette il dito nella piaga accusando
l’esercito ucraino di scarsa efficienza, di essere malato di burocrazia e
di mentalità arretrata, oltre a mancanza di coordinamento dei quadri di
comando. Inoltre segnalano una mentalità sovietica tra i comandanti che
ha causato enormi perdite senza precedenti, perché questi sapevano che
il contrattacco, fatto nel modo in cui lo hanno fatto, era destinato a
tali enormi perdite, come poi è avvenuto.
La cosa più sorprendente è che gli assessori USA, secondo il WSJ, già sapevano che il contrattacco non avrebbe avuto successo. Incluso il generale Mark Miley,
fin da Novembre 2022, aveva ammesso della necessità di ottenere un
cessate il fuoco e successivamente arrivare a un negoziato, per
aspettare almeno un anno per una nuova controffensiva.
![](https://www.controinformazione.info/wp-content/uploads/2023/08/Mark-Miley-scaled.jpg)
Il
problema è che, mentre l’ Ucraina si esaurisce nel conflitto, le forze
russe si sono fortificate considerevolmente con il reclutamento di altri
300 mila soldati e l’apparato industriale militare che lavora a pieno
ritmo. Mosca si prepara al contrattacco finale e la situazione
diventa sempre più critica. Un incontro tra una Ucraina esausta e un
Occidente incapace di fornire valido supporto diventa fatale per le
sorti del conflitto ucraino.
Zelensky aspetta disperatamente il
risultato dai negoziati in Arabia Saudita ma l’orologio del tempo corre e
il destino dell’Ucraina non sembra promettere alcuna possibilità di
successo. Ci si chiede se potrà il paese sopportare altro tempo fino a
ottenere una via d’uscita.
Al momento le due uniche opzioni percorribili per l’Ucraina sono sconfitta o pace negoziata.
Nel
frattempo la Russia si prepara per una guerra prolungata con un
apparato produttivo che sosterrà lo sforzo per molto tempo. I costi
della guerra sull’Ucraina, hanno esercitato una pressione non
indifferente ma la Russia ha incrementato la sua produzione industriale e
le sue esportazioni. Questo sforzo bellico ha portato sì a un deficit
di bilancio ma al momento la Russia mantiene la sua capacità di sostenere lo sforzo bellico ancora per un periodo indefinito.
La
stessa cosa non vale per l’Ucraina e questo, per la giunta di Kiev e
per l’ex comico Zelensky, equivale al suono di una campana a morto. Tale
situazione spiega il nervosismo incontrollato del personaggio che tanto
piaceva alle cancellerie occidentali. Adesso sembra che inizi a non
piacere più.
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