Forum di San Pietroburgo. Vladimir Putin: "Il sistema internazionale neocoloniale, malvagio per natura, ha cessato di esistere"
Nel
suo intervento il presidente russo ha fatto un quadro complessivo della
situazione economica della Russia sottolineando come: "il secondo
trimestre è stato il periodo più difficile per l'economia russa nel
2022... ma la strategia scelta ha poi funzionato".
Tanti i dati
sviscerati da Putin: " La disoccupazione del 3,3%: non è mai stata così
bassa nella nostra storia", ha incalzato. E l'inflazione, ha proseguito
il presidente, è più bassa di praticamente tutti i paesi occidentali.
E ancora: "1,7 milioni di persone sono uscite dalla povertà nel 2022. Povertà
e disuguaglianze si riducono, forniamo un sostegno mirato ai cittadini
meno abbienti, i loro redditi sono aumentati del 30%. Abbiamo sostenuto
la domanda nell'economia, fornito lavoro alle imprese e alle aziende e
impedito l'aumento dei prezzi. Abbiamo mantenuto una politica monetaria
bilanciata responsabile. Le nostre finanze pubbliche sono in pareggio."
Si
è soffermato a lungo sulla guerra economica dell'occidente Putin.
Fallita per il presidente russo, che ha sottolineato come l'obiettivo
era quella di costringere la Russia all'autarchia ma non è andata così.
"Queste previsioni non si sono concretizzate".
Secondo Putin,
"la spinta dell'imprenditoria russa è quella di sostituire le
multinazionali" che non hanno retto alle forti pressioni politiche
dell'Occidente. Ha osservato che stanno emergendo sempre più
informazioni sul fatto che alcune aziende stanno cercando di tornare in
Russia. "Non stiamo chiudendo loro le porte, ma terremo conto dei loro
modelli di comportamento per il futuro", ha dichiarato.
"Il sistema internazionale neocoloniale, malvagio per natura, ha cessato di esistere", ha proseguito Putin sottolineando l'irreversibilità del processo di de-dollarizzazione in corso: "Il 90% degli scambi nell'Unione Euroasiatica avvengono in rubli e l'80% di quelli con la Cina in yuan o rubli".
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