I leader Hello Kitty della NATO ci hanno portato dal sublime al pericolosamente ridicolo
Dal momento che ci vorrebbe un leader patriottico del calibro di De Gaulle, Pierucci o Chirac per opporsi allo Zio Sam, i leader occidentali di oggi si limitano ad inchinarsi agli Yankee.
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
Declan Hayes
strategic-culture.org
Il Presidente russo Putin si è recentemente chiesto perché l’Unione Europea non produca più leader del calibro dell’ex Presidente francese Jacques Chirac secondo cui, come ha ricordato Putin, l’attuale classe dirigente dell’Occidente manca di quella cultura completa e profonda che Chirac e De Gaulle avevano in abbondanza. Sebbene Putin attribuisca questo fallimento dell’Occidente moderno alla mancanza di un’educazione adeguata e dell’autoconsapevolezza di Chirac e di De Gaulle e poiché la domanda di Putin merita una risposta molto più lunga e dettagliata, questo breve articolo intende dare il via a tale processo.
Sebbene siano stati scritti volumi su De Gaulle, in questo caso è più pertinente parlare di Chirac, soprattutto perché, come il grande De Gaulle, aveva sfidato gli americani, nel suo caso rifiutandosi di inviare truppe francesi in Iraq, dove gli americani avevano commesso il più inconcepibile dei crimini di guerra. Questa sfida è costata molto cara alla Francia.
In questa intervista straordinariamente rivelatrice, Arnaud Montebourg, ex ministro dell’Economia francese, spiega come gli Stati Uniti abbiano punito la Francia, rea di non aver collaborato ai crimini di guerra iracheni, che andavano dallo stupro collettivo di studentesse irachene in età pre-pubere all’avvelenamento dei pozzi, al saccheggio dei musei e alla rapina delle sue riserve auree. Montebourg spiega poi come gli Stati Uniti non solo saccheggino a piacimento la proprietà intellettuale della Francia, ma torturino anche patrioti francesi, come Frédéric Pierucci, per essersi rifiutati di tradire la Francia. I criminali americani, autorizzati dallo Stato, non solo intercettano le telefonate dei leader politici, religiosi e industriali francesi, ma si rifiutano persino di vendere alla Francia vernici e altri componenti marginali per la sua industria aereonautica, se possono invece far aggiudicare i contratti di esportazione alle aziende americane. A questo proposito, non perderemo nemmeno tempo a raccontare di come l’America abbia sfacciatamente rubato il contratto per i sottomarini nucleari australiani ai suoi partner francesi (ah ah).
Dal momento che ci vorrebbe un leader patriottico del calibro di De Gaulle, Pierucci o Chirac per opporsi allo Zio Sam, i leader occidentali di oggi si limitano ad inchinarsi agli Yankee. Montebourg attribuisce il loro volontario servilismo alla deriva istituzionale, un processo comune in tutta l’Europa moderna come, purtroppo, in Francia.
Putin è, per certi versi, come il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina, che si rende conto che la Sicilia del XIX secolo sta cambiando e che lui e i suoi devono cambiare con essa. Ma Don Fabrizio è un leader e quindi sa, come Chirac e De Gaulle ai loro tempi, cosa deve fare un leader.
Ora guardate il defunto Silvio Berlusconi, un leader superficiale come Boris Johnson, Tony Blair o l’idiota Zelensky, ognuno dei quali, come il senatore Lloyd Bensten aveva detto in modo crudele all’insignificante Dan Quayle, non è Jack Kennedy.
E l’avvenente fanciulla britannica Liz Truss, che aveva fatto una fugace apparizione come Primo Ministro britannico, non solo non era Margaret Thatcher, ma era abbastanza stupida o corrotta da permettere ai fondi avvoltoio più predatori ed egoisti di scrivere le sue leggi di bilancio. Il generale De Gaulle aveva fatto fucilare dei francesi per molto meno.
Potete dire quello che volete di Putin, Lavrov, Zakharova e dei vari generali russi venuti alla ribalta con le guerre in Ucraina e in Siria, ma sono persone serie e competenti, che De Gaulle e Chirac, amico di Putin, avrebbero trattato con il rispetto che si sono guadagnati e che le loro varie posizioni richiedono.
Ma che dire di Zelensky, che per vivere ha mostrato il suo pene al mondo e a sua madre e che ora microgestisce le controffensive del suo esercito come Herr Hitler, il pittore austriaco, microgestiva il suo? O di Tony Blair, ispirato nel suo amore per il lucro dal festaiolo Berlusconi, che aveva mandato le truppe italiane a massacrare gli iracheni, un crimine di guerra seguito poi da altri crimini di guerra italiani in tutto il mondo arabo.
Sebbene Berlusconi e Blair fossero dei leader, erano tipi da confraternita, come lo era lo studioso di Rhodes, criminale di guerra, predatore sessuale seriale e frequentatore abituale dell’Orgy Island [di Jeffrey Epstein] Bill Clinton, la cui dolce metà, Hillary, è anch’essa un leader di cui le sue legioni di vittime avrebbero fatto volentieri a meno.
Il problema di Putin, il nostro problema, è che ci troviamo di fronte agli stessi tempi turbolenti che Don Fabrizio aveva dovuto affrontare dopo lo sbarco delle Camicie Rosse di Garibaldi e, più di recente, a quelli degli Yazidi, dopo che i mercenari americani dell’ISIS erano stati lasciati liberi di massacrarli. Anche se avremmo bisogno di un re come De Gaulle o di un principe come Chirac, tutto ciò di cui disponiamo ora è un branco di buffoni, molti dei quali, come il signore della guerra britannico Sunak, non hanno alcun mandato e altri, come l’inquietante Joe Biden, sono troppo rimbambiti per ricordare se erano stati eletti o no.
Sebbene Putin si stia giustamente grattando la testa per capire come sia nata tutta questa follia, non è il solo. Questi “leader” nei nostri parlamenti, nelle nostre forze armate, nei nostri media e in ogni altra nostra istituzione sono creazioni del consenso aziendale, sono degli Hello Kitty il cui compito è distoglierci e divertirci, parafulmini per deviare le critiche dai sistemi che ci schiacciano.
Non sono leader come De Gaulle o Chirac, ma piuttosto ingredienti essenziali di un’alchimia politica concepita per abbindolarci e sedarci. Che possibilità abbiamo quando la sprovveduta Greta Thunberg, un’evidente creazione della CIA, non ha nulla da dire sull’attacco terroristico al Nordstream, ma è il nostro guru quando si tratta di ambiente? Che possibilità abbiamo quando nessun leader in Occidente è interessato a scoprire chi ha sabotato il Nordstream o, se è per questo, chi aveva fatto sesso con ragazze minorenni sull’Orgy Island di Epstein, una delle tante trappole sessuali della CIA, mentre l’orfanotrofio maschile di Kincora a Belfast dell’MI5 era stata solo un’altra delle più scandalose operazioni sporche per intrappolare pervertiti, dalla famiglia reale britannica ai leader politici dell’IRA?
Prima di diventare Primo Ministro britannico, Sir Edward Heath era stato Capogruppo del Governo, una posizione che implica la conoscenza dei segreti più piccanti dei propri colleghi parlamentari, giusto per assicurarsi che votino come l’MI5 desidera che votino. Poiché l’MI5 disponeva di informazioni sullo stupro di ragazzini da parte di Heath e il capo dell’MI5, Sir Maurice Oldfield, era un visitatore abituale dell’orfanotrofio maschile di Kincora, dove si recava per rilassarsi con i suoi giovani e indifesi bambini, non c’era alcuna possibilità che qualcuno potesse mettere i bastoni tra le ruote della Grande Albione con quei deviati al volante.
La visione di Putin, se così possiamo chiamarla, prevede che i giovani leader emergano dai campi da rugby di Eton o Harrow e si guadagnino il diritto di salire sempre più in alto, proprio come il personaggio di Gilbert & Sullivan era diventato capo della Marina del Re. Ma, come hanno dimostrato Berlusconi, Blair e gli altri criminali, non è così che funziona.
Figure di spicco, sempliciotti corrotti e corruttibili come Ursula von der Leyen, così come le bande criminali di Biden, Bush, Blair, Clinton e Obama, sono scelti per essere parafulmini, scudi, maschere e deflettori dei giochi grossi di Big Pharma, dell’industria degli armamenti e degli altri sponsor di queste sciocchezze pseudo-religiose, come il Mese dell’Orgoglio LGBTQED che, rendendo i bambini delle nazioni [occidentali] bersaglio di mutilazioni e stupri, assicura che i preoccupati tutori di quei bambini non causeranno problemi sfidando i loro sorveglianti. Ius primae noctis e tutto il resto.
Gli eroi dell’Esercito Arabo Siriano hanno superato questa barriera demoniaca e alle forze russe in Ucraina non manca molto. Hanno una solida comprensione del male manifesto che stanno combattendo, dei selvaggi che si oppongono a loro, le cui azioni farebbero vergognare tutti i diavoli dell’inferno e, data la criminalità seriale della NATO, questi eroi non torneranno più indietro.
Ma che dire dei loro nemici? Al suoni di quale tamburo marciano? Quale pifferaio magico li attira verso il loro destino? Per cosa combatte l’Ucraina, al di là dell’apparenza,? Combatte per aziende come il fondo di private equity statunitense NCH Capital, che ha acquistato circa 11 milioni di ettari di terreni coltivabili ucraini, un’area equiparabile alla Germania. E, come spiega questo eccellente rapporto, [gli ucraini] muoiono per gli oligarchi americani, sauditi, ucraini e dell’UE, così come per i vari fondi sovrani, i fondi pensione statunitensi, le fondazioni e le dotazioni universitarie la cui partecipazione in Ucraina coincide con quella di NCH Capital e che quindi, allo stesso modo, potrebbero fare il colpaccio se l’Ucraina, in qualche modo, vincesse la guerra e fosse in grado di rimborsare i suoi creditori.
Al contrario, poiché questi augusti gangster hanno così tanto in gioco, sono, come ha spiegato Tucker Carlson in uno storico video su Twitter, determinati a garantire che gli “aspiranti dittatori” democratici e repubblicani d’America proteggano la loro scommessa fino all’ultimo soldato ucraino morto.
Il “leader” ucraino Zelensky aveva fatto entrare in vigore questa “riforma” fondiaria nel 2020 contro la volontà della stragrande maggioranza degli ucraini comuni, che avevano chiaramente capito che avrebbe esacerbato la corruzione dilagante del Paese e rafforzato il controllo da parte di quegli stessi interessi acquisiti, e quindi possiamo dire, con la mano sul cuore, che questa è solo un’ulteriore prova che Zelensky non è Jack Kennedy o Charles de Gaulle. È un traditore egoista, ma lo sono anche tutti i rispettabili boss occidentali dei fondi pensione, delle fondazioni e delle università che stanno usando quel leader per riempirsi le tasche a spese di più di 400.000 soldati ucraini morti.
La leadership, come Putin o qualsiasi altra persona sana di mente potrebbe definirla, dovrebbe emergere, come nel calcio o in guerra, dalla fusione di forze dure e morbide. Sebbene non vi sia alcun mistero in questi vettori, il mistero è come essi si personifichino in un Napoleone, un De Gaulle, un Wenger, uno Zidane o uno Chirac.
Ma come può emergere una tale leadership quando Lockheed Martin, Big Pharma e i politici a loro legati martellano tutti con le loro sciocchezze LGBTQED, mattina, pomeriggio e sera? Se non riusciamo nemmeno a metterci d’accordo su cosa sia una donna, i valorosi manifestanti francesi non saranno mai in grado di indossare il mantello di leader come Napoleone, De Gaulle e Chirac.
E il programma Young Global Leaders del World Economic Forum è determinato a sfornare sempre più cloni Hello Kitty, il cui il compito sarà quello di fregarci. Questi leader Hello Kitty non si fanno strada, come potrebbe immaginare Putin, nelle strutture del Partito Laburista britannico, ma, come dimostrano gli apologeti israeliani Luke Akehurst e Keir Starmer, sono, come i loro confratelli americani, francesi e di altri Paesi, preparati ab ovo prima per servire l’Impero e poi per impadronirsi e mettere a tacere i “processi democratici” delle loro nazioni. Sono, in breve, l’epitome stessa degli utili idioti.
Big Pharma e l’industria degli armamenti non hanno bisogno di leader come Chirac o De Gaulle, perché la loro indipendenza mentale potrebbe portare all’indipendenza d’azione. L’Impero ha bisogno di burattini senza cervello come Joe Biden, il Grande Capo che farà sempre quello che gli dicono i pezzi più grossi del Pentagono e di Wall Street. Quindi, dite addio a leader autonomi come Chirac e De Gaulle e, mentre salutate Joe Biden, Macron, Trudeau e gli altri Hello Kitty della NATO, cercate di non ridere o, comunque, di non piangere, non solo per la loro incompetenza, ma anche per la loro totale mancanza di capacità di leadership.
Declan Hayes
Fonte: strategic-culture.org
Link: https://strategic-culture.org/news/2023/06/20/nato-hello-kitty-leaders-have-brought-us-from-sublime-to-dangerously-ridiculous/
20.06.2023
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
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