Proposte di puro buon senso da parte di un odcente universitario pubblicato su alcuni media che ancora fanno giornalismo. Claudio
Green Pass, caro Conte: ascolti le ragioni di chi non vuole vaccinarsi
"Conte, presentatosi con la promessa d'essere l'avvocato degli italiani, è disposto a prestare attenzione anche a chi non vuole vaccinarsi?"
Lettera a Giuseppe Conte.
Le scrivo, caro Conte, perché essendosi presentato con la promessa d'essere "l'avvocato degli italiani",
credo che sia disposto a prestare la dovuta attenzione anche a quella parte di italiani che non vogliono vaccinarsi.
Anche su questo giornale ho sostenuto che, se uno vuole essere serenamente obiettivo, dovrebbe riconoscere il diritto d'esistenza per chi, pur non essendo no-vax, diffida dei vaccini anti-covid disponibili, perché realizzati in fretta e furia e quindi ancora in fase di sperimentazione.
Alla diffidenza iniziale, dovuta anche alle ondulanti prescrizioni aggiustate strada facendo, basti aggiungere
alcune notizie recenti, tipo "i vaccini Pfizer e Moderna autorizzati senza studi sulla cancerogenicità, quello Pfizer addirittura senza studi sulla possibile genotossicità e che un nuovo studio pubblicato su Nature, conferma la scarsa efficacia dei vaccini specialmente contro la variante Delta).
Per non parlare delle gravissime notizie provenienti da ambienti italiani e statunitensi, sulle pressioni di politici su scienziati, medici e infermieri, affinché non comunichino evidenze di effetti collaterali pericolosi, per non fornire argomenti ai dubbiosi. Per lo stesso motivo, addirittura il Nursing Up, sindacato degli infermieri, ha denunciato che vengono taciuti i numeri allarmanti delle reinfezioni, quasi tutte tra personale bi-vaccinato.
L'ex onorevole democristiano Stefano Berni, in una lettera al Direttore de La Verità ha riconosciuto, ai dubbiosi, come credo farebbe anche lei, il diritto a non vaccinarsi. Però ha rivendicato il diritto a non incontrare non vaccinati. Estremamente logico, spiega: potendo essere infettato, sia da vaccinati che da non vaccinati, preferisco incontrare solo vaccinati. Per brevità, tralascio l'approfondimento del come, in pratica, si dovrebbe agire per accontentarlo.
Riassumo: essendo circa 343.000 gli italiani malati solo dei vari tipi di cancro maligno al sangue, una sottostima del totale di malati di cancro, di soggetti che hanno subito un importante intervento chirurgico e addirittura un trapianto d'organo, supera i tre milioni di persone che, vaccinate, avrebbero un'alta probabilità di ...togliere il disturbo.
Lei, caro Conte, così gentile nei modi, farebbe sua la soluzione "tessera verde per uscire di casa" che Burioni, ha reso celebre nel mondo, con la previsione "Marcirete in casa, come sorci"? Questa difficile diagnosi riferita, ovviamente, a dubbiosi e ai circa 3 milioni di cui sopra.
Oppure, in vena più caritatevole, sempre copyright Burioni, "Se vi ammalate, attaccatevi al tram"? (Visto che secondo gli scienziati governativi non esistono, né esisteranno mai le ormai note cure domiciliari!)
Aggiungo infine solo che, sempre per accontentare il gentile, comprensivo e logicissimo ex onorevole Berni, a meno che non si ricorra all'eliminazione fisica dei malati di cancro,
e anche dei familiari di chi ora dice "pur di non farmi vaccinare, sono
pronto a morire!", si correrebbe sempre e comunque il rischio di
incontrare non vaccinati, addirittura in ambienti chiusi: in un
qualunque albergo dove, come è noto, i non vaccinati possono pernottare,
far colazione, pranzare e cenare.
Tutto ciò premesso, mi permetto di chiederle di leggere la proposta che segue e che il Direttore Angelo Maria Perrino, ha pubblicato come editoriale alcuni giorni fa (ndr. lo potete leggere alla fine di questo primo articolo).
Il grande risalto così dato alla mia banalissima proposta per uscire
dal vicolo cieco in cui siamo finiti, mi ha fatto ricevere decine e decine di messaggi di approvazione e neanche uno di critica.
Parecchi di miei ex-studenti e laureandi, ma la maggior parte di
persone che sono riuscite a trovare o ricostruire un mio indirizzo
universitario.
Mi ha colpito questa previsione ottimistica: il primo politico di peso che capirà che si tratta davvero dell'unica soluzione civile, prima sarà sbeffeggiato e poi... sarà considerato il Salvatore degli italiani, perché ha scongiurato la prosecuzione fino alle estreme conseguenze, di una guerra civile, particolarmente ... incivile.
Solo che ci vorrebbe un politico di peso (come notorietà e come oratore) anticonformista e pronto a cambiar rotta se s'accorge che s'è imboccata una strada sbagliata. E pochi hanno queste caratteristiche.
Buon lavoro e auguri, per lei e per noi.
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Persecuzione vaccinale e guerra incivile
Ecco l’unica via d’uscita dal vicolo cieco imboccato all’inizio della pandemia e che sta portando alla persecuzione vaccinale e alla guerra incivile
di Paolo Diodati, Ordinario f.r. di Fisica Sperimentale e ApplicataVia d’uscita civile, razionale e onorevole in extremis, perché nessuno può negare gli errori assurdi commessi nella gestione della pandemia, sin da l'inizio, perseverando nei quali siamo scivolati in uno Stato che appare sempre più autoritario, nonostante le miti e tranquillizzanti immagini di Mattarella e Draghi.
La realtà è che si dà la caccia, sempre più chiaramente, spietatamente e scientificamente immotivata, ai non vaccinati, untori presunti e indimostrabili tali, tra l’altro in mezzo a possibili untori mono o pluri vaccinati, prima illusi di diventare immuni, poi sottoposti alle sorprese del bi o tri vaccino, senza che nessuno degli esperti al mondo possa garantirgli come e quando finirà il supplizio.
Il nocciolo della questione: nella confusione iniziale al crescere della pandemia, i vaccini messi a disposizione a tempo di record, sono stati ritenuti insicuri da molti, perché realizzati così in fretta da generare la paura d’essere stati “raffazzonati” (rafvax).
La diffidenza è poi aumentata per i clamorosi cambi delle prescrizioni (sotto i 50 anni, no, sopra i 70 e cose simili), quindi con prescrizioni aggiustate strada facendo e con effetti esaltati dai produttori e difetti probabilmente gonfiati dalla concorrenza.
Quelli che oggi continuano a non volersi vaccinare hanno seguito la nascita dei vaccini anti-covid dall’inizio e quindi, a voler essere sereni e cauti, hanno avuto e hanno motivi fondati per la loro persistente diffidenza, non ultimo, anzi tra i più importanti, la posizione di tantissimi scienziati di ottimo livello, come il citatissimo Montagnier. Il pensiero unico ha sistemato anche lui: demenza senile, ribadita con linguaggio non professionale.
Entriamo nel punto più dolente del comportamento del ministro Speranza e del suo CTS: i farmaci per le cure domiciliari esistono e come. Bastava non respingere aprioristicamente le richieste di incontro e le proposte avanzate dai vari gruppi di medici e basterebbe, oggi, chiedere la documentazione a esperti, tra altri, come Luca Speciani. Silvana De Mari e organizzazione messa su da Erich Grimaldi.
La situazione attuale vede quindi un certo numero di cittadini, che non si definiscono novax e che dovrebbero essere etichettati come norafvax, determinati a non usare i vaccini disponibili, contro i quali, gli apparenti miti Mattarella, Draghi e pure il Papa consenzienti, si sta scatenando la caccia all’uomo, permettendo che infine si renda impossibile la loro vita.
Il giudizio della Storia non potrà che essere impietoso, mancando totalmente la motivazione scientifica per tale persecuzione immotivata scientificamente e comunque incivile.
La proposta
Invece di ridicolizzare e perseguitare sempre più i dubbiosi no raf vax, combattendo la loro posizione, il governo decida di abolire immediatamente il dannoso e ingiustificato GP, tornando alla vecchia disposizione adottata in tempi assai peggiori, della distanza precauzionale di almeno un metro. Decida immediatamente di non ignorare più la strada delle cure domiciliari e di aiutare a organizzarle e realizzarle, convocando in particolare, Luca Speciani, Silvana De Mari ed Erich Grimaldi.
Chi non vuole vaccinarsi, abbia il suo medico di riferimento per la cura in casa propria. In tal modo si potrà rispondere anche alla domanda se in terapia intensiva, a parità di possibilità di cura, continueranno ad andarci prevalentemente gli immuni naturali o i plurivaccinati.
Questa decisione risolverebbe ogni problema, farebbe immediatamente diminuire la fortissima tensione tra parti contrapposte e farebbe uscire il governo dal vicolo cieco in cui s'è infilato sin da l'inizio.
Perché vicolo cieco? Perché, arrivati sull'orlo di una specie di guerra incivile, chi del governo, chi degli scienziati illuminati a senso unico, può rispondere a domande tipo: ma dopo quante dosi di mono o pluri vax a distanze da determinare strada facendo, potremo stare tranquilli, nonostante i morti causati dalla vaccinazione caotica e dalla propaganda martellante del governo e che potevano essere evitati con le cure domiciliari? L'unica risposta che ho avuto da esperti è “Che male c'è a vaccinarsi ogni otto mesi o anche ogni sei mesi?”
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