Pare che sia sfuggito a tutti ma i test salivari sono legittimi e validi ai fini del GREEN PASS
Fonte: https://www.civica.one/una-bella-notizia-per-chi-vuole-utilizzare-i-test-salivari/
Sabato sera, 18 settembre, finalmente è uscita in Gazzetta Ufficiale la legge 126 del 2021, mentre per domani, con l’inizio dell’autunno, è attesa la pubblicazione del nuovo ennesimo Decreto Legge varato dal Consiglio dei ministri di giovedì scorso, in cui sono previste tutta una serie di ulteriori restrizioni.
Si tratta di una bella notizia per chi vuole utilizzare i test salivari per ottenere le certificazioni verdi imposte dal Governo, conosciute come Green Pass, indispensabili per lavorare nella scuola e nei pubblici servizi.
Il nuovo testo dell’art. 9 del DL 52 del 2021, quello che introduce il Green Pass, dopo la conversione in legge del DL 105/21 con le modifiche introdotte dalla Camera ai primi di settembre, approvate dal Senato, recita:
Art. 9 Certificazioni verdi COVID-19
1. Ai fini del presente articolo valgono le seguenti definizioni:
a) certificazioni verdi COVID-19: le certificazioni comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2, ovvero l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare, quest’ultimo anche su campione salivare e nel rispetto dei criteri stabiliti con circolare del Ministero della salute, con esito negativo al virus SARS-CoV-2.
Dal testo si apprende che per ottenere la certificazione occorre conseguire almeno una delle tre modalità: per vaccinazione, per guarigione, per test negativo. Ora il test può essere effettuato anche con il tipo meno invasivo, cioè il salivare, senza infilare nel naso cose strane e fastidiose, con rischi vari di infiammazioni nasali. Il salivare antigenico rapido è semplice e pratico, a costi contenuti. Chi vuole può fare anche il salivare molecolare, dai costi molto più elevati e dai tempi di riscontro più lunghi.
Sembrerebbe però che non tutte le buone notizie scaldino i cuori degli addetti: alcuni sindacati e organizzazioni sostengono ipotesi molto limitative. Ad esempio, la CGIL, inspiegabilmente, fornisce un’interpretazione molto restrittiva sulla base di una lettura superficiale della nuova norma. In pratica, sul suo sito web nel riportare la notizia, indica che è previsto solo il test antigenico salivare molecolare, quello più costoso e complicato, invece di quello rapido più economico e facile da eseguire nelle farmacie autorizzate. Non è una differenza da poco!
Non si capisce se il redattore della nota abbia solo bisogno di ripetizioni sulla sintassi della lingua italiana, oppure se si sia distratto circa l’onere economico che ogni lavoratore non vaccinato si ritroverà sulle spalle per poter lavorare.
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