01 Settembre 2021
Clima pesante da regime in Italia con la denuncia e repressione dei dissidenti dei trattamenti vaccinali
Inserito alle 13:53h in Dittatura Sanitaria da Redazionedi Luciano Lago
Si
poteva prevedere che il regime globalista/sanitario vigente in Italia
sarebbe arrivato prima o poi a trovare il nemico pubblico da additare al
popolo quale “capro espiatorio” e pericolo per l’incolumità pubblica.
Si è visto che, dopo l’introduzione del lasciapassare sanitario
(denominato “green pass”), tutti i media, TV, giornali, siti
governativi, influencer e istituzioni pubbliche hanno iniziato una
campagna di criminalizzazione strisciante contro chi rifiuta i vaccini e
contro chiunque manifesti idee contrarie al regime del pensiero unico
sul potere salvifico dei vaccini e sulla necessità di punturare tutta la
popolazione, inclusi bambini, donne incinte e personale addetto ai
servizi pubblici.
Non è bastata l’ossessiva campagna di
persuasione e psicosi di massa lanciata da tutti i media, passata in
breve dalla paura al ricatto, arrivando poi gli appelli dei massimi
responsabili, inclusi il Presidente della Repubblica ed il Papa
Francesco (“il vaccino un atto d’amore”).
Indispettiti e rabbiosi per la cocciuta resistenza di una larga fetta di ultra cinquantenni e ultra sessantenni a vaccinarsi e
preoccupati per le crescenti manifestazioni di protesta, i responsabili
politici governativi hanno iniziato ad adottare i consueti mezzi di cui
dispongono, oltre ai media filo-vaccinisti (tutti o quasi), per
denigrare, diffamare e criminalizzare i dissidenti.
Come avviene in questi casi, i servizi del Ministero degli Interni sono stati mobilitati per infiltrare elementi provocatori nelle manifestazioni in modo da provocare episodi di violenza, aggressioni a giornalisti, atti di teppismo, minacce contro i virologi più noti e contro il ministro della sanità.
Uno sperimentato sistema di “strategia della tensione” per spaventare
le persone normali che vogliono scendere in piazza per protestare, per
dissuadere dalle manifestazioni pubbliche e soprattutto per indicare
all’opinione pubblica come tutti coloro che protestano siano
classificabili come no vax, violenti, estremisti, anarchici,
neo-fascisti e negazionisti senza cervello.
Mirabili e
significativi in proposito i servizi offerti in proposito dai
giornalisti di regime delle testate più note come il Corriere della
Sera, Repubblica, e la Stampa di Torino, oltre naturalmente alla RAI, alla 7 di Mentana e altre reti TV.
In
questa fase gli opinionisti delle TV di regime e dei giornaloni
(finanziati con soldi pubblici) si sforzano di convincere il pubblico che sia normale sopprimere i diritti fondamentali delle persone
far far divenire obbligatorio esibire un lasciapassare (green pass) per
esercitare i diritti fondamentali e inviolabili previsti dalla
costituzione, come quello di circolazione, del lavoro, dell’istruzione,
della libera associazione, della cultura e della libertà di pansiero.
Tanto meno si ammette che ogni persona abbia il diritto di negare il consenso ai trattamenti medico/sanitari contro la propria volontà. “Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Art. 32 Costituzione.
Nello
stesso tempo il regime del pensiero unico tenta di nascondere nelle
statistiche rese pubbliche il numero dei decessi e delle reazioni
avverse, come trombosi, miocarditi, paralisi e altre patologie che
sempre più numerose e si manifestano in molti soggetti vaccinati.
Atrettanto avviene per le statistiche manipolate che aumentano il numero contagiati fra i non vaccinati e sminuiscono quello dei vaccinati che hanno contratto il virus.
Gli
esempi di Israele, del Regno Unito e dell’Islanda (i paesi con più alta
percentuale di vaccinati) stanno lì a dimostrare l’inefficacia dei
vaccini ma i signori della persuasione negano, sminuiscono e truccano le
statistiche a loro piacimento.
Il regime si orienta adesso ad attuare una svolta repressiva
e questa si sta puntualmente attuando contro chiunque si opponga e
manifesti apertamente contro la soppressione dei diritti e dei
trattamenti vaccinali resi di fatto obbligatori.
Basta vedere
l’allegato delle invettive e delle minacce lanciate contro i denominati
“no vax” da parte di personaggi del giornalismo, dei sindacati di regime
e di esponenti filogovernativi, per rendersi conto di chi sia che
alimenta la campagna di violenza e di istigazione contro i non
vaccinati.
Dopo la strategia di controllo sociale il sistema sta adottando quella sperimentata del conflitto sociale e dell’istigazione all’odio sociale contro i non vaccinati. Un
metodo per distrarre l’opinione pubblica e dare in pasto un colpevole
da additare quale responsabile della diffusione del virus.
Siamo ormai alla vigilia del TSO obbligatorio per i dissidenti e dell’internamento in campi di confino.
Tutto
esattamente come avveniva nella vecchia URSS e come ci avevano avvisato
gli ex dissidenti dell’Unione Sovietica: l’Unione Europea tende sempre
più ad assomigliare alla vecchia Unione Sovietica da cui siamo fuggiti a
suo tempo.
Una premonizione che oggi sta ritornando attuale
nell’Italia del regime Globalista/Sanitario sostenuto da tutti i partiti
con l’avallo della finta opposizione.
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