di Claudio Martinotti Doria
Non si può più interagire con la popolazione che s'informa tramite la televisione, cioè con quelli che comunemente si dice che “guardano la tv”, alcuni anche tutto il giorno, dal mattino alla sera, è sempre accesa nelle loro case e tiene loro compagnia. E il fenomeno si è accentuato a causa dei lockdown e della gestione della presunta pandemia.
Non lo si può più fare anche disponendo di buona volontà e umiltà, perché la situazione è troppo degenerata rispetto alcuni anni fa.
All’epoca la tv faceva danni ma limitatamente alla cultura che diveniva sub-cultura e all’attività sinaptica che veniva atrofizzata, cioè il rischio che si correva era più che altro l’istupidimento di massa e l’ulteriore aggravamento dell’ignoranza, già rilevata come abissale da tutte le ricerche condotte negli ultimi vent’anni.
Nell’ultimo anno e mezzo la tv ha fatto di peggio: ha deliberatamente disinformato, manipolato, seminando il panico, condizionato gli spettatori con una narrativa monocorde e priva di confronto e contrapposizione, dando luogo a una vera e propria zombificazione degli spettatori. Oramai i videodipendenti non ragionano più, sono totalmente privi di senso critico, capacità di analisi e comparazione, non rilevano le incongruenze e le contraddizioni palesi, non riflettono, non ricordano e non sanno mettere in correlazione gli eventi, non pensano più, non sanno argomentare o articolare un seppur minimo discorso. Vivono fuori della realtà e non fanno il benché minimo sforzo per eseguire ricerche e avvalersi di altre fonti d’informazione, non li sfiora neppure l’idea di documentarsi e approfondire qualche argomento, preferiscono non sapere come stanno le cose, scelgono deliberatamente di essere superficiali e di fronte a ragionamenti e informazioni che si discostano dai loro convincimenti indotti artatamente, semplicemente negano il loro valore e l’attendibilità perché non confermate dai media di cui si avvalgono. Per loro non ha alcuna importanza se tali argomentazioni e informazioni provengono da scienziati qualificati con elevato Indice di Hirsch o agenzie istituzionali europee e internazionali e se si trovano in difficoltà a giustificare le loro affermazioni scomposte e infondate diventano pure arroganti e aggressivi offendendo chi cerca di farli ragionare, ricorrendo perlopiù a slogan appresi a memoria e ripetuti pedissequamente.
Quando affermo che sono ignoranti non mi riferisco alla loro istruzione, potrebbero essere anche laureati o plurilaureati, in questo caso con molte aggravanti a loro detrimento, perché l’ignoranza, la stupidità e l’ipocrisia che spesso ne consegue a livello comportamentale è per loro una scelta voluta di cui vanno orgogliosamente fieri. Sono gli altri in torto, coloro che non si allineano al pensiero unico, non si uniformano al gregge umano, non attingono alla tv e la pensano diversamente. Costoro vanno repressi e/o isolati e sottoposti al pubblico ludibrio, avallando una politica di apartheid di cui non sono neppure minimamente consapevoli nella loro meschina irresponsabilità.
Quindi smettiamola di trattarli come fossero degli interlocutori con i quali poter ragionare alla pari e nel reciproco rispetto, perché costoro non sanno cosa sia il rispetto, la dignità, il sacrificio, la libertà, i diritti civili, la Costituzione, le leggi primarie, la legittimazione, la cooperazione, la solidarietà, la comunità, la democrazia, la disubbidienza civile, ecc. tutti valori ormai desueti, dissipati e vanificati, di cui non saprebbero neppure accennare una sommaria descrizione, semmai potranno riferirvi cosa hanno detto per grandi linee in televisione.
Con
costoro non potrà mai esservi dialogo e confronto, loro hanno ragione e noi
abbiamo torto, loro sono la maggioranza e noi minoranza, quindi giocoforza
dovremmo arrenderci all’evidenza, alla loro stupida evidenza. Loro incarnano
ciò che è bene e giusto e noi rappresentiamo l’egoismo sociale. Ed è giusto che
si sottopongano alla terza e poi alla quarta dose del cosiddetto vaccino OGM
sperimentale (che ovviamente non sanno cosa sia e lo considerano semplicemente
un vaccino, come fosse tradizionale), e non insistete sul fatto che i vaccini
non funzionano contro la COVID-19 e che continuano a essere trattati come
cavie, loro sono contenti di esserlo, li rende importanti per far progredire la
scienza e per questo motivo che vanno premiati e noi puniti. Loro si
sacrificano come cavie e noi invece ci rifiutiamo per egoismo. Per loro la
quantità è la soluzione, più dosi di vaccino s’iniettano e più sono convinti di
tutelarsi dai rischi, intanto la tv li rassicura, i vaccini sono innocui e
funzionano, non importa se all’Estero sono smentiti da tutti i dati ufficiali
pubblicati, loro non ne sono a conoscenza perché la tv non li riferisce e
pertanto non esistono. Cosa mai importa loro quello che accade nel resto del
mondo, gli basta il loro provincialismo, ne hanno d’avanzo, e quello che
succede in patria se non lo riporta la tv non accade, le voci che circolano e
che smentiscono la narrazione mediatica sono messe in giro dai complottisti,
negazionisti e no vax. Tre vocaboli della neolingua che hanno ormai imparato a memoria e che utilizzano a sproposito.
In molti tra i dissidenti fanno riferimento per analogia ai tempi del fascismo e delle leggi razziali per indicare la gravità dell’attuale situazione, venutasi a creare in Italia in contrasto con il resto dell’Europa. Mi rattrista doverlo riconoscere ma quelli in confronto erano tempi felici, perché gli avversari portavano una divisa e si potevano riconoscere, al massimo come misure repressive ricorrevano (almeno in tempo di pace, non di guerra) all’olio di ricino, alle manganellate e al confino, raramente al carcere. Oggi è molto peggio, le affermazioni ostili che fanno i covidioti nei nostri confronti sono ben peggiori e crudeli di quelle dei fascisti operanti del ventennio, questi ultimi si sarebbero probabilmente vergognati, avendo ancora un minimo di dignità e umanità.
Questi invece, che si credono politicamente corretti, che adottano due pesi e due misure secondo i parametri di riferimento opportunistico, sono già pronti al trans-umanesimo, faranno la fila per parteciparvi per primi e potersene poi vantare nei social. Della serie la mamma dei cretini è sempre incinta e ormai costituiscono la maggioranza e le oligarchie hanno buon gioco ad attuare i loro piani, hanno l’imbarazzo della scelta e facilità a trovare cavie e utili idioti, si sgomiteranno e competeranno per essere i prescelti, i primi a sottomettersi.
Smettiamola di aspettarci che possano cambiare e ravvedersi e che si possa interloquire con costoro, negheranno anche l’evidenza pur di non dover ammettere di essere stati ingannati e di essersi sbagliati, persevereranno nell’errore finché avranno un filo di vitalità.
Da loro ci dovremmo semmai difendere perché il loro scopo è trattarci da capri espiatori e lo faranno con crudeltà, per sedare le loro coscienze e continuare a non pensare delegando le loro vite alle oligarchie per le quali tiferanno come per le loro squadre di calcio.
Continueranno a essere dei servi e a prostrarsi al potere prodigandosi con captatio benevolentiae per ricevere paternalistica approvazione e incoraggiamento, senza capire nulla di quello che avviene e dei danni che arrecano a se stessi, alle loro famiglie, al paese, e alla società intera.
I cretini costituiscono per la società italiana l’equivalente proporzionale della materia oscura nell’universo.
Pensare di poterli evitare è vano, sono in agguato ovunque e pur essendo zombificati non potranno essere abbattuti come nei film sparandogli in testa, perché l’avevano vuota già in precedenza. In questo senso sono immortali e quindi perché mai temono il Sars-CoV-2?
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