Vince Tusk e la Polonia dialogante
Il partito Coalizione
Civica, guidato da Donald Tusk, arriva secondo ma avrebbe una solida
maggioranza parlamentare in virtù delle alleanze.
Svolta politica a sorpresa in Polonia: la destra europeista e liberale
di Coalizione Civica, guidata dall’ex presidente del Consiglio europeo
Donald Tusk, ha avuto la meglio alle elezioni legislative su quella
sovranista e anti-Ue di Diritto e Giustizia (guidato da Jaroslaw
Kaczynski, dal presidente della Repubblica Andrzej Duda e dal premier
Mateusz Morawiecki).
Gli amici polacchi di Giorgia Meloni, i nazionalisti e populisti finora al governo perdono le elezioni, vinti da una alleanza di partiti di centro e liberali a cui partecipa anche il piccolo partito della sinistra.
Il leader Donald Tusk ha promesso una Polonia “dialogante con l’Europa e il mondo, tollerante e rispettosa dello stato di diritto”.
Dopo il risultato elettorale in Spagna con la la tenuta dei socialisti e la mancata vittoria della destra, ora le elezioni in Polonia danno un ulteriore colpo di freno alle ambizioni dei nazionalisti e populisti di diventare determinanti nella guida dell’Unione Europea.
Non sono buone notizie per le ambizioni di Georgia Meloni che del Partito dei Conservatori europei è la presidente.
L’onda della destra estrema che ha caratterizzato gli ultimi anni l’Europa sembra avere raggiunto una fase di stanca e di ridimensionamento.
Accade diversamente in Italia dove la mancanza di una alternativa credibile e di una opposizione unita non riescono a scalzare il consenso al governo Meloni, nonostante le promesse mancate e il fallimento delle sue politiche.
Speriamo che i partiti d’opposizione traggano motivi di riflessione dal risultato della Polonia e siano spinti a ricercare intese politiche e programmatiche per evitar che l’Italia, tra i grandi paesi dell’Unione Europea, resti la “pecora nera”.
Enrico Rossi
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