Frederic Bastiat* nella prima metà dell'800 scriveva a proposito della legge concetti che sono sempre validi e applicabili tutt'oggi, soprattutto emerge chiaramente che la legge è conseguente alla sacrosanta esigenza del diritto naturale di difendere la propria vita, libertà e proprietà e se le leggi collettive vanno in direzione opposta allora non solo leggi con la L maiuscola ma ordini criminali di una élite dispotica e predatoria che vuole punire e impoverire gli oppositori, i dissidenti, i liberi pensatori. Esattamente il caso del nostro paese. Claudio
* Economista e filosofo, precursore delle teorie della Scuola Economica Austriaca e della tradizione giusnaturalista.
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Fonte: DATABASE ITALIA
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LA LEGGE COME DIRITTO INDIVIDUALE DI LEGITTIMA DIFESA
La legge consiste nella organizzazione collettiva del Diritto individuale di legittima difesa. Deve difendere l’essere umano, ossia, Personalità, Libertà e Proprietà.
In questo triste frangente, in cui il diritto è tenuto in ostaggio da DPCM e decreti-legge anticostituzionali, credo sia fondamentale rileggere alcuni classici del pensiero politico ed economico, per (ri)conoscere le basi della nostra democrazia. Di seguito un estratto dell’opera di Frédéric Bastiat, La Legge, scritto nel giugno del 1850. Nonostante l’età non ha mai perso d’attualità, soprattutto oggi.
La
legge usata per fini perversi! La legge – e con essa tutte le forze
collettive della nazione, – la Legge, dicevo, non soltanto sviata dal
suo vero fine, ma applicata a perseguire un fine del tutto opposto! La
Legge divenuta lo strumento di tutte le cupidigie, invece di esserne il
freno! La Legge che compie essa stessa le iniquità che essa aveva il
compito di punire! Certamente, se il fatto sussiste, si tratta di
qualcosa di grave, su cui mi è permesso attirare l’attenzione dei miei
concittadini.
Noi riceviamo da Dio il dono che per noi li racchiude tutti, la Vita, – la vita fisica, intellettuale e morale.
Ma
la vita non si sostiene da sola. Colui che ce l’ha donata ci ha
affidato la cura di sostenerla, di svilupparla, di perfezionarla.
Per
fare ciò, ci ha provvisti di un insieme di Facoltà meravigliose; ci ha
immersi in un insieme di vari elementi. È attraverso la messa in
funzione delle nostre facoltà in relazione a questi elementi che si
realizza il fenomeno dell’Assimilazione o Appropriazione, attraverso il
quale la vita compie il percorso che le è stato assegnato.
Esistenza, Facoltà, Assimilazione – in altre parole, Personalità, Libertà, Proprietà, ecco l’essere umano.
Sono
questi tre aspetti di cui si può dire, al di là di qualsiasi
sottigliezza demagogica, che essi sono anteriori e superiori a qualsiasi
regola legislativa prodotta dagli esseri umani.
Non è perché gli
uomini hanno promulgato delle Leggi che la Personalità, la Libertà e la
Proprietà esistono. Al contrario, è perché la Personalità, la Libertà e
la Proprietà sono realtà in essere che gli esseri umani hanno emesso
delle Leggi.
Cos’è
dunque la legge? Come ho già affermato altrove, consiste nella
organizzazione collettiva del Diritto individuale di legittima difesa.
Ad
ognuno di noi deriva certamente dalla natura, da Dio, il diritto di
difendere la sua Persona, la sua Libertà, la sua Proprietà, in quanto
questi sono i tre elementi che costituiscono o preservano la Vita,
elementi che si completano l’un l’altro e non si possono concepire l’uno
senza l’altro. Infatti, che cosa sono le nostre Facoltà se non una
estensione della nostra Personalità, e che cos’è la Proprietà se non una
estensione delle nostre Facoltà?
Se ogni essere umano ha il
diritto di difendere, persino ricorrendo alla forza, la sua Persona, la
sua Libertà, la sua Proprietà, molti esseri umani hanno il Diritto di
consultarsi, intendersi, organizzare una Forza comune al fine di porre
in essere una difesa su basi continuative.
Il Diritto
collettivo ha dunque il suo principio, la sua ragione d’essere, la sua
legittimità nel Diritto individuale, e la Forza comune non può avere
razionalmente altro scopo, altra missione che salvaguardare le Forze
isolate alle quali essa si sostituisce.
Così come la Forza di un individuo non può legittimamente attentare alla Persona, alla Libertà, alla Proprietà di un altro individuo, in base allo stesso motivo, la Forza comune non può essere legittimamente applicata a distruggere la Persona, la Libertà, la Proprietà degli individui o delle classi.
Perché questo snaturamento della Forza sarebbe, in un caso come nell’altro, in contraddizione con le nostre premesse. Chi avrà l’impudenza di dire che la Forza ci è stata data non per difendere i nostri Diritti, ma per annientare gli identici Diritti dei nostri fratelli? E se ciò non è vero in riferimento ad ogni forza individuale, che agisce in maniera isolata, come potrebbe essere vero per la forza collettiva, che non è altro che l’unione organizzata delle forze isolate?
Dunque, se c’è una cosa evidente, è la
seguente: La Legge è l’organizzazione del Diritto naturale di legittima
difesa; è la sostituzione della forza collettiva alle energie
individuali, per agire nei limiti in cui queste ultime hanno il diritto
di agire, per fare quello che queste ultime hanno il diritto di fare,
per garantire le Persone, le Libertà, le Proprietà, per garantire a
ciascuno il suo Diritto, per far regnare tra tutti la GIUSTIZIA.
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