Articolo pubblicato con l’autorizzazione ad libitum dell’editore della testata.
Per accedere alle fonti originali e agli approfondimenti, vedere grafici, foto, mappe e video, cliccate sul link che troverete a inizio articolo.
L’UE embarga la Russia. Usa, GB e Francia sfidano la Cina. La guerra è sempre più vicina
di MARIETTO CERNEAZ
L’Europa ha deciso di suicidarsi per tenere in piedi il gioco delle élite covidiote e guerrafondaie, tanto il conto non lo pagheranno di certo i papaveri della politica e i loro lustrascarpe.
La patetica retorica militaresca sui valori della “libertà dell’Occidente”, che l’UE non rappresenta affatto peraltro, e sui russi diventati di colpo gli orchi del mondo nasconde solo la la prosecuzione del piano di “decrescita felice” impostato da ONU e WEF, che consiste nel drammatico crollo degli stili di vita degli europei e, a seguire di tutti coloro che abitano il cosiddetto Occidente.
Dopo due anni di terrorismo fondato sul Covid, ora il pallino è passato nelle mani della Nato, che fa di tutto per evitare che lo scontro fra Ucraina e Russia finisca diplomaticamente. Le affermazioni del premier polacco di installare armi nucleari sul suo territorio suonano più come una dichiarazione di guerra, che non come un atto di pace. Stessa cosa si può dire per l’espulsioni dei diplomatici russi da parte dell’Italia, come annunciato da Di Maio.
Ieri, peraltro l’Unione Europea (i suoi dirigenti sono disposti a tutto, non si fermeranno mai, sono alla mercé deisatrapi di Davos, basti vedere come si stanno comportando con Orban, che ha rivinto le elezioni) ha annunciato misure che, se verranno adottate, accelereranno la morte della classe medio-bassa del Vecchio Continente. Poche cose, ma tutte drammatiche:
- – Stop eventuale alle importazioni di gas, carbone e petrolio
(leggasi embargo), che poi significa che la UE cercherebbe di comprare
queste cose sul “mercato libero” pagandole 5 volte di più (se ne trova a
sufficienza);
– Stop all’ingresso di navi russe nei porti europei;
– Stop all’ingresso di Tir russi in UE.
Varie ed eventuali altre misure demenziali verranno eventualmente annunciate. Ma bastano quelle sopra elencate per comprendere che gli effetti saranno devastanti e che non sono altro che un modo per continuare a tirare la corda della guerra vera e propria, mondiale, che è il loro vero obbiettivo per resettare il mondo finanziario marcio fondato sul dollaro.
Da giorni, in Germania tutte le aziende ed associazioni di categoria stanno gridando al governo tedesco che sta semplicemente facendo una follia. La BASF ha annunciato che se le importazioni di petrolio russo non riprenderanno a pieno regime solo nel loro settore le aziende procederanno a 40mila licenziamenti. Se poi si dovesse interrompere davvero il flusso di petrolio russo per più lungo tempo, la BASF prevede di effettuare, solo la BASF, circa 250mila licenziamenti nel settore della chimica. E se si ferma il settore chimico si fermerebbe tutto il settore manifatturiero tedesco. Lo ha dichiarato nuovamente ieri l’amministratore delegato dell’azienda stessa.
Bloccare gli autoarticolati e le navi russe significa, inoltre, bloccare completamente le importazioni di grano, le importazioni di terre rare ed altri minerali necessari al sistema produttivo europeo. Significa il completo blocco dell’economia continentale nella quale si attiverebbe una spirale di crisi economica senza fine, con l’inflazione dei prezzi che schizzerebbe alle stelle per qualsiasi bene e prodotto. Un esempio: la ALDI, una delle più diffuse catene di supermercati in Germania, ha annunciato che da ieri il costo degli alimentari sarebbe salito tra il 20 ed il 50%.
Ieri, la Fed ha annunciato che procederà “ad una rapida riduzione del suo bilancio [cioè i titoli che possiede] da 9mila miliardi di dollari a partire subito dalla prossima riunione di Maggio”. “Rapida” e “9mila miliardi” non sono parole che possono stare nella stessa frase ma gli Usa sanno che con il nuovo rublo agganciato a risorse naturali affogheranno nei debiti. Basti vedere come la moneta russa – data per morta una settimana fa – oggi è tornata ai livelli di sempre. Insomma, il crash di tutti i mercati occidentali è inevitabile, come confermano tutti i segnali economico-finanziari di questi giorni.
La Nato ha sbagliato i calcoli e ora non può tornare più indietro. Di ieri è la notizia che Stati Uniti, Inghilterra e Francia hanno siglato un accordo per posizionare missili balistici ipersonici per fronteggiare la Cina. La Cina, da par suo, ha già risposto che devono fare attenzione, perchè altrimenti uno scenario come quello ucraino potrebbe verificarsi anche in altri parti del mondo. E’ lampante il richiamo a Taiwan, da tempo nel mirino del Partito Comunista Cinese.
La guerra è sempre più vicina e, si sa, come diceva Randolph Bourne “la guerra è la salute degli Stati”! Specialmente quando questi sono sull’orlo del fallimento.
Nessun commento:
Posta un commento