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Covid, troppi morti? Crisanti: “I dati sono tutti falsati dal governo”
di ARTURO DOILO
Allora, tutto secondo Andrea Crisanti “è stato falsato dalla polemica «vax/no vax», solo all’ultimo hanno ammesso che la maggior parte dei morti sono persone fragili, anziane, vaccinate. Non le portano in terapia intensiva”.
Perbacco, come mai le sette sorelle della tv non ne parlano e non lo evidenziano?
Tutti sappiamo che sono stati buttati al vento 800 anni di medicina da parte delle Facoltà di Medicina italiane, che hanno somministrato in prima battuta a tutti i suoi dipendenti il veleno di Astrazeneca: lo avevamo previsto da prima dell’inizio della campagna vaccinale, ricordate? Ricordate le piroette? “Solo ai giovani, no solo sopra i 40 anni, no solo sopra i 50 anni, no solo agli anziani”. Poi, è arrivato il caso di Cammila Canepa, la diciottenne ligure deceduta poco dopo essere stata inoculata. Ma han continuato a negare, gli stregoni della “medicina”.
Sono stati gettati alle ortiche centinaia di anni di metodologia clinica, sperimentazione clinica, bioetica: siamo nel pieno del dolo colposo nei confronti di masse di sprovveduti.
Girolamo Fabrici d’Acquapendente si rigira nella tomba: l’inventore dell’anatomia patologica e delle autopsie cosa può pensare quando uno sciagurato criminale che fa il ministro sconsiglia, praticamente vietando, di fare le autopsie per conoscere le vere cause di morte dei primi poveracci in cui veniva iniettano ossigeno ad altissima pressione, totalmente inutile se non a distruggere i tessuti polmonari.
Ma come volete definire coloro che hanno gestito questi due anni di tragica farsa pandemica se non con l’appellativo di assassini? E dopo due anni, finalmente, anche Giorgio Palù – presidente dell’Aifa – ribadisce sul “Corriere del Siero che “i virus respiratori vanno contrastati seguendo i malati a casa, non in ospedale. La medicina di famiglia va rifondata”.
Non è un po’ tardi per parlare professore?
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