I Russi hanno fatto la sconvolgente affermazione di essere
effettivamente in possesso di tali uccelli migratori digitalizzati nei
bio-laboratori del Pentagono. Caricandoli di germi, questi uccelli
diventerebbero armi di distruzione di massa. Che mirabile ingegno! Peccato che
gli Stati Uniti godono di una totale immunità dal diritto
internazionale essendosi esentati da soli da ogni imputazione e accusando gli altri Paesi di violarlo. A questo punto sorge legittimo il sospetto che la Covid-19 abbia avuto origine da laboratori finanziati dagli Stati Uniti e che i cinesi ne siano stati solo le prime vittime.
Claudio
Uccelli migratori di distruzione di massa
Tradotto da Papaconscio per comedonchisciotte.org
https://comedonchisciotte.org/uccelli-migratori-di-distruzione-di-massa/
M. K. Bhadrakumar
indianpunchline.com
L’albatro, famoso uccello migratore, è anche un uccello che si innamora. È notoriamente monogamo e forma con il partner un legame a lungo termine che viene rotto raramente. Le coppie non si separano mai fino alla morte di uno dei due.
Il 6 aprile, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto una riunione straordinaria di categoria Arria Formula Meeting (1) sulla Biosicurezza, riguardante le attività biologiche in vari Paesi, tra cui l’Ucraina. Com’era prevedibile, i rappresentanti di Stati Uniti e Regno Unito non si sono presentati all’evento e anche i media occidentali lo hanno ignorato. Ma ciò non toglie nulla al significato profondo di ciò che ne è scaturito.
Il momento clou dei lavori del Consiglio, durato oltre due ore, è stata la rivelazione, da parte del generale Igor Kirillov, capo delle Forze di Difesa Nucleare, Chimica e Biologica delle Forze Armate Russe, che Washington sta creando in diversi Paesi laboratori biologici, collegati tra loro in un sistema unificato.
Ha affermato che gli Stati Uniti, dal 2005, hanno speso più di 5 miliardi di dollari in programmi biologici militari ed ha spiegato in dettaglio che, solo nei territori al confine con Russia e Cina, durante questo periodo sono state modernizzate circa 60 strutture. La rete ucraina di laboratori, costituita da 30 strutture, è progettata per condurre ricerche e monitorare la situazione biologica in 14 località popolate.
All’inizio di febbraio, materiali altamente sensibili provenienti dai laboratori biologici ucraini erano stati trasferiti negli Stati Uniti, appena prima dell’inizio dell’operazione speciale russa, ed era stata ordinata la distruzione del restante materiale per evitare che cadesse nelle mani dei Russi. Ma l’operazione ha avuto successo solo in parte. In effetti, la Russia è entrata in possesso di prove altamente incriminanti.
In precedenza, la Russia aveva anche rilasciato una serie di documenti relativi alle attività militari biologiche del Pentagono, che indicavano un progetto globale per creare laboratori biologici in Paesi rivali con l’obiettivo di sviluppare armi biologiche virali mirate contro i suddetti Paesi.
Gli atti della conferenza del Consiglio di sicurezza del 6 aprile sono di pubblico dominio e sono accessibili. Guardate il video qui sotto:
La Russia ha avanzato accuse specifiche, indicando:
* I finanziamenti del Pentagono ai bio-laboratori in Ucraina;
* La posizione di questi bio-laboratori (non solo in Ucraina ma in altri 36 Paesi in tutto il mondo);
* Le malattie e le epidemie su cui è in corso il lavoro di ricerca, con particolare attenzione ai mezzi per la loro diffusione, ai Paesi in cui vengono sperimentati (anche all’insaputa dei loro governi) ed ovviamente,
* Gli esperimenti relativi ai coronavirus (e ai pipistrelli usati per trasmettere questi virus).
Tuttavia, gli Stati Uniti hanno finora rifiutato di accettare qualsiasi supervisione o controllo di tali prove incriminanti e hanno posto il veto alla richiesta di un meccanismo di verifica. È improbabile che gli Stati Uniti consentano un’ispezione internazionale, che rischierebbe di smascherare la loro propensione a commettere crimini contro l’umanità, sebbene esistano allo scopo meccanismi appropriati, tra cui la Convenzione sulle armi biologiche (BWC) e l’ONU, in grado di ascoltare in modo equo e imparziale i chiarimenti dal Paese coinvolto.
Una “scoperta” sbalorditiva in cui si sono imbattute le forze russe in Ucraina è l’uso, da parte dei laboratori finanziati dal Pentagono, di uccelli numerati. Questa sembra quasi fantascienza, e Sir Alfred Hitchcock avrebbe potuto farne un film epico, in cui l’inganno si mescola all’innocenza e la crudeltà dell’uomo nei confronti della natura diventa insopportabilmente grottesca. Il progetto funziona così:
Per cominciare, il Pentagono accede ai dati scientifici disponibili presso gli specialisti ambientali e gli zoologi, studiando le migrazioni degli uccelli e osservandoli durante le diverse stagioni dell’anno, con riferimento al percorso che questi uccelli compiono ogni anno nei loro viaggi stagionali da un Paese all’altro e anche da un continente all’altro.
Sulla base di questi dati vengono catturati e digitalizzati gruppi di uccelli migratori a cui vengono applicate capsule di germi patogeni recanti un chip che può essere controllato da remoto. Questi uccelli vengono quindi rilasciati, in modo che si uniscano agli stormi che migrano in quei Paesi bersaglio verso cui l’intelligence statunitense ha intenzioni malevole.
Naturalmente, questi uccelli migratori percorrono grandi distanze. L’albatro errante, ad esempio, è noto per migrare almeno 8500 km verso est, attraverso il Pacifico meridionale, fino alle coste del Sud America, e molti altri timidi esemplari migrano verso ovest, attraverso l’Oceano Indiano, fino alla costa del Sud Africa.
Durante il lungo volo, il percorso degli uccelli digitalizzati nei bio-laboratori del Pentagono viene monitorato costantemente per mezzo di satelliti che determinano la loro esatta posizione. L’idea è che se l’amministrazione Biden (o la CIA) si sentisse in obbligo di infliggere danni, diciamo, alla Russia o alla Cina (o all’India per quello che mi riguarda), il chip verrebbe distrutto quando l’uccello è in volo sul territorio interessato.
In parole povere, ucciderebbero l’uccello untore. Purtroppo, la mia mente torna al romanzo dell’autrice americana Harper Lee “To Kill a Mocking Bird” (2), la storia ossessionante dell’innocenza distrutta dal male.
Per tornare alla realtà, una volta ucciso l’uccello “digitalizzato” e rilasciata la capsula di germi da esso trasportata, la malattia si diffonderà nel Paese “X” o “Y”. Questo sarebbe un metodo assai conveniente per danneggiare un Paese nemico senza bisogno di guerre, colpi di stato o rivoluzioni colorate.
I Russi hanno fatto la sconvolgente affermazione di essere effettivamente in possesso di tali uccelli migratori digitalizzati nei bio-laboratori del Pentagono. Caricandoli di germi, questi uccelli diventerebbero armi di distruzione di massa. Che mirabile ingegno! Ma gli Stati Uniti godono di una totale immunità dal diritto internazionale.
La conclusione è che solo l’intelligence statunitense e forse il presidente Biden (se la memoria lo sostiene), saprebbe se, in questo secolo, esseri umani sono stati infettati da uccelli di distruzione di massa. L’Ebola, che ha devastato l’Africa, è stata forse un banco di prova, un precursore di ciò che sarebbe dovuto avvenire?
Che dire poi della Covid-19, che si dice abbia avuto origine da laboratori finanziati dagli Stati Uniti? È anche possibile che gli Stati Uniti abbiano utilizzato uccelli migratori per uccidere i cittadini cinesi. Chiaramente, gli Stati Uniti, nel tentativo disperato di invertire il declino globale, stanno facendo di tutto per ripristinare la loro egemonia in un ordine mondiale che si sta inesorabilmente muovendo verso il multipolarismo.
M. K. Bhadrakumar
Fonte: indianpunchline.com
Link: https://www.indianpunchline.com/migratory-birds-of-mass-destruction/
21.04.2022
Tradotto da Papaconscio per comedonchisciotte.org
Note del traduttore
1 – Una riunione “formula Arria” – Arria Formula Meeting – è una riunione informale dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC).
2 – Il buio oltre la siepe (To Kill a Mockingbird) è un romanzo della scrittrice statunitense Harper Lee. Pubblicato nel 1960, nel 1961 vinse il premio Pulitzer per la narrativa. La trama è in parte basata sul caso degli Scottsboro Boys, un gruppo di adolescenti afroamericani accusati ingiustamente di stupro.
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