21 Apr 2022
La Marina russa si prepara difendere le sue petroliere dai tentativi di pirateria della Nato
FONTE: CONTROINFORMAZIONE
https://www.controinformazione.info/la-marina-russa-si-prepara-difendere-le-sue-petroliere-dai-tentativi-di-pirateria-della-nato/
di Luciano Lago
Sempre più vicino lo scontro diretto fra la Russia e la Nato
La
probabilità che la flotta USA inizi ad attaccare e sequestrare le
petroliere russe si fa sempre più concreta, dopo il sequestro della
petroliera russa, Pegas, avvenuto in Grecia, con 19 marinai russi
bordo. La nave era stata intercettata il 15 di aprile e fermata
in virtù delle sanzioni europee. (Vedi:
https://www.themeditelegraph.com/it/2022/04/19/news/grecia-sequestrata-petroliera-russa-l-armatore-l-equipaggio-ha-cibo-per-un-mese-1.41384136
).
Non si sa ancora se questo sequestro sia definitivo o provvisorio ma è comunque un fatto molto grave.
Questo
potrebbe essere il detonante di una guerra totale, visto che costringe
la flotta da guerra russa ad agire per proteggere il traffico
commerciale e civile delle navi russe. Tale evento si produce nel punto più critico del richiamo degli alleati della NATO ad ostacolare i movimenti della flotta russa
e, secodo gli esperti statunitensi, la probabilità che gli USA
vogliano utilizzare il loro potere navale per impadronirsi dei carichi
civili delle nazioni rivali è piuttosto alta.
Tali azioni sarebbero un mezzo per esercitare pressioni sulla loro economia. Una forma di azione che a tutti gli effetti si chiama pirateria ma è già accaduto che sia stata praticata in passato con alcune petroliere iraniane e, in precedenza, con la Nord Corea. La probabilità che si voglia iniziare ad attaccare le navi russe esiste ed è una possibilità ventilata dai comandi NATO.
Non bisogna quindi meravigliarsi se le navi da guerra russe risponderanno agli attacchi, visto che sarebbe un loro diritto difendersi sulla base delle norme internazionali. Le sanzioni e l’embargo sono state decise dai paesi occidentali e non dall’ONU e di conseguenza non sono legittime ma unilaterali ed arbitrarie.
La flotta del Pacifico russa nel frattempo ha iniziato a compiere esercitazioni per proteggere le navi civili russe in navigazione e il portavoce della flotta ha dichiarato che solo una presenza militare massiccia può garantire la sicurezza di fronte alla persistenza di atteggiamenti ostili di altri soggetti e questo spiega come i preparativi di difesa della flotta russa del Pacifico siano stati portati al massimo livello, come affermano gli ossevatori miltari.Si prevede che la flotta del Pacifico andrà a ricevere quanto prima i primi missili supersonici Zircon e questo potrà dare una risposta contundente ai tentativi di pirateria delle navi occidentali e la principale responsabilità di fermare la pirateria ricadrà sulle spalle di chi la pratica. Questa allerta della flotta russa è stata programmata per dimostrare che il commercio del petrolio russo è intoccabile e la Russia reagirà a qualsiasi tentativo di sabotaggio.
Quanto si sta profilando è il percorso più breve per uno scontro diretto totale e la Russia potrebbe anche prendere rappresaglie contro coloro che tentino di sequestrare le sue navi….o altrimenti potrebbe attuare come ha fatto l’iran, sequestrando a sua volta le navi di paesi ostili in un sistema di occhio per occhio….
Bisogna fare molta attenzione a quello che dichiarano i politici dell’una e l’altra parte, ad esempio le dichiarzioni del cancelliere russo Lavrov, il quale ha affermato che la Russia non ha considerato di utilizzare in Ucraina le armi nucleari, dichiarazione fatta nel corso di una conferenza stampa ma, nella stessa dichiarazione, rispondendo ad una domanda , Lavrov ha detto che in questo momento non è consigliabile utilizzare le armi nucleari ma non ha specificato se l’uso di armi nucleari sia considerato in altra fase delle operazioni e in particolare qualora i paesi della NATO decideranno di attaccare la Russia. Ha sottolineato il ministro russo.
Non c’è il minimo dubbio che la Russia si riserva il diritto di utilizzare le armi nucleari in caso venga attaccata dalle forze della NATO, semplicemente bisogna vedere quando e come.
Al momento c’è un forte scontro tra la Russia e le forze della NATO che si deve all’inizio della consegna di armi offensive all’Ucraina, inclusi tank, artiglieria di grande calibro, missili da crociera, aerei da combattimento e si mormora che uno di questi missili possa essere quello che ha causato l’affondamento dell’incrociatore Moskova, un missile che risulta sia stato consegnato dalla Norvegia all’Ucraina..
Questo dimostra semplicemente che, il fatto di inviare armi da guerra letali all’Ucraina ,materiale offensivo, significa entrare in guerra con la Russia senza eufemismo. Ad esempio aerei della NATO sono entrati in Ucraina attraverso la spazio aereo della Romania, come indicano le tracce delle osservazioni elettroniche, facilitati dal fatto che in quell’area non c’è un sistema di difesa aerea russa e si parla di 5 caccia di Mig 29, un tipico caso di consegna di mezzi offensivi che permetterebbero alla Russia di rispondere con la necessaria durezza. Sebbene l’Ucraina neghi questa consegna e indica che si tratterebbe della fornitura di pezzi di ricambio.
La Russia intanto si prepara a reagire e il lancio di prova, realizzato ieri, di un missile intercontinetale balistico Sarmat è stato un segnale preciso, visto che questo missile è una arma superiore a qualsiasi altra nel suo genere che dispone di caratteristiche singolari e che è in grado di raggiungere obiettivi differenziati su qualsiasi parte del globo. Risulta che sarebbe impossibile intercettare questo missile perchè questo può superare qualsiasi difesa antimissile e dispone di una raggio di azione intercontinetale di 18.000 Km. e viaggia a velocità supersonica superiore a mach 17, cambiando continuamente di traettoria. Il RS28 Sarmat ha una massa di 208 tonnellate e il corpo del proiettile permette di caricare fino a 78 tonnellate di combustibile liquido. Il presidente Putin si è complimentato con i militari delle forze aerospaziali per il successo della prova. Tale prova, ha detto Putin, deve far riflettere coloro che intendono attaccare la Russia.
Come sta la situazione attuale questo è un segnale di riflessione inviato ai guerrafondai di Washington ed ai loro alleati europei.
Fonti Varie
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