I vaccini hanno evitato 150.000 decessi? Lancet: 3% di morti in più se inoculati con vaccini mRNA
di MARIETTO CERNEAZ
Com’era la storia di Draghi? Ah sì, i vaccini hanno salvato 80.000 persone. E quella dell’ISS? Ah ecco, i vaccini hanno evitato 150.000 decessi. Il doppio praticamente. Come stanno le cose, invece?
Da pochi giorni è stato pubblicato uno studio in pre-print su Lancet che mostra come l’impatto sui decessi dell’uso dei farmaci impropriamente chiamati “vaccini” ad mRNA è stato praticamente nullo. La riduzione della mortalità complessiva non c’è stata, anzi la mortalità complessiva è aumentata del 3% e questo perché gli effetti della riduzione della mortalità del Covid19, che sarebbe attorno al 60% (0.40), farebbero da contraltare all’incremento del 45% dei decessi per motivi cardivascolari e al 17% di aumento dei decessi non-Covid19, non per incidente e ovviamente non per motivi cardiovascolari.
Risultato? Un peggioramento del 3% dei decessi tra coloro che hanno ricevuto il farmaco mRNA. Ora questo ci dimostra due cose:
- La prima, che gli effetti miracolosi dei farmaci mRNA sono una bufala e che invece questi farmaci avrebbero persino un effetto drammatico, con il peggioramento del 45% dei decessi per problemi vascolari e del 17% per tutti gli altri. Sono in effetti dei farmaci killer e persino considerando al meglio il loro effetto positivo sul Covid19, l’impatto complessivo è nullo;
- Secondo, questa caciara ci conferma quello che abbiamo sempre
saputo e cioè che gli studi ed i risultati si possono pilotare
facilmente non imbrogliando nei calcoli ma scegliendo accuratamente i
dati da rilevare ed aggregandoli in modo che “dicano” una certa cosa.
E’ ben possibile che lo studio sia stato condotto da persone che dovevano rivalutare i farmaci basati su adenovirus oggi praticamente scomparsi dal mercato. In effetti chi contesta lo studio ha l’obbiettivo opposto, difendere a spada tratta i farmaci mRNA. Una sfida di soldi, insomma.
Secondo il professor Paolo Bellavite, dallo studio di Lancet si evincono 3 considerazioni:
- 1) Ormai non valutano neanche più la protezione dalla infezione (che sarebbe invece fondamentale per la sanità pubblica) ma solo la malattia grave. Pare incredibile ma in queste condizioni permane l’obbligo vaccinale totalmente inutile per sanitari. Viceversa permane il “green pass”, basato sul vaccino inefficace, per accedere a strutture sanitarie a rischio. Non è solo una assurdità scientifica ma un crimine. Gli untori sono nel governo.
- 2) Ammettono apertamente che la protezione da malattia grave verso Omicron svanisce rapidamente: ciò significa che stanno preparando il terreno per piazzare un nuovo prodotto “aggiornato”. Lo dicono ormai apertamente. Fecero lo stesso giochino quando cominciarono ad ammettere che due dosi non funzionavano, per piazzare la terza. Peccato che i vaccini “aggiornati” per le pericolose Spike richiederebbero adeguati studi di sicurezza prima di essere messi sul mercato.
- 3) Mai nessuno si pone il problema di studiare l’efficacia dei “vaccini” in pazienti curati bene. Come se le cure non esistessero.
Gli autori dello studio sono danesi, così come danesi erano coloro che affermavano che Astrazeneca faceva venire le trombosi, quando tutti lo negavano.
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