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Covid, la stampa igienica italiana e le menzogne sul caso svedese
di MARIETTO CERNEAZ
La propaganda ha raggiunto livelli che definire raccapriccianti è poco. Dopo due anni, dopo decine di studi, prove, testimonianze ed evidenze che ci dicono che il Covid non solo è curabilissimo (vedi qui e qui), ma che è semplicemnte un’epidemia influenzale, come ha confermato il professor Ioannidis, il Corriere della Sera – giornalaccio nazicomunista e di regime – è riuscito a scrivere una congerie di falsità, come del resto fa da due anni, sulla Svezia, che derisa per la sua strategia ha avuto ragione su tutti i fronti.
Come scritto dalla dottoressa Sara Gandini, la commissione svedese – istituita dal governo sotto la pressione del parlamento – nei giorni scorsi ha detto che la scelta politica della Svezia è stata “fondamentalmente corretta”, come riporta questo report. “I cittadini hanno mantenuto più libertà personale rispetto a molti altri paesi”, spiega il rapporto.
Cosa si dicono invece in Italia in questi giorni riguardo alla Svezia? Le testate tricolorite, guidate dall’immorale Corriere affermano che “Il modello Svezia è sotto accusa: Un tragico fallimento”, per il solo fatto che ha avuto più morti della Norvegia e affidandosi ad un articolo di Nature.
Il report di cui sopra è stato bellamente ignorato, ma la stampa igienica italiana ha dedicato colate di piombo contro un paese che ha fatto infinitamente meglio dell’Italia, senza portare alla follia i suoi abitanti peraltro.
Come scriveva Eschilo, “la prima vittima di una guerra è la verità”. E considerato che con la scusa del Covid il regime ha dichiarato guerra alla libertà, rieccoci ancora una volta a doverla difendere dalle menzogne, dallo sciacallaggio e dai deliri dei giornalisti.
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