Occorre essere prudenti nel leggere certi articoli e dichiarazioni, come in questo caso, che si citano le affermazioni di un generale russo. Potrebbe anche trattarsi di un depistaggio, un diversivo teso a creare confusione. E' difficile ritenere che un generale russo riveli i piani del Cremlino. A parte che era quasi tutto prevedibile quanto da lui affermato, al punto che il sottoscritto lo aveva già scritto fin dai primi giorni delle operazioni militari speciali che la Russia aveva avviato in ucraina a fine febbraio 2022.
Non occorre essere degli analisti e strateghi militari per capire che lo scopo primario della Russia era occupare tutta la regione del Donbass di cui le due repubbliche autonome controllavano solo il 40% ed estendere iil controllo a tutta la costa sul Mar Nero compreso il porto di Odessa. Ma addirittura affermare che verrà attaccata anche la Moldova mi sembra eccessivo; probabilmente giungeranno fino ai confini della Transnistria filorussa per trasformarla in un protettorato russo. Creeranno cioé un territorio omogeneo che comprende anche la Crimea e poi cercheranno di giungere fino al grande fiume Dnepr che separa l'Ucraina Occidentale (filo-occidentale) da quella Orientale (filo-russa), che probabilmente diventerà il nuovo confine invalicabile.
Questi concetti li avevo già espressi due mesi fa, e secondo me non è cambiato nulla, tranne il fatto che si sta ritardando nella tempistica delle operazioni perché i russi cercano di limitare le vittime civili mentre al contrario i nazisti ucraini li usano come scudi umani. Del resto è difficile combattere contro militari nazisti fanatici armati fino ai denti e privi di scrupoli morali, drogati, psicopatici e criminali, essendo consapevoli che se venissero catturati verrebbero processati e fucilati non credo proprio siano disposti ad arrendersi e prima di essere sopraffatti sarebbero disposti a compiere qualsiasi nefandezza e atrocità.
Claudio
La Russia vuole metà Ucraina e attaccherà la Moldova
La Russia dichiara di essere intenzionata a attaccare il territorio della Moldova e ridurre l’Ucraina a un protettorato russo. Lo fa per bocca di un maggiore generale, mentre da noi politici e media sembrano quasi dare credito alla tesi che Mosca si accontenti del Donbass e offra la pace in cambio del ritiro dei resistenti da Azovstal.
A parlare è il generale Rustam Minnekayev, vicecomandante del distretto militare centrale russo - citato da Kommersant, Tass e ImterFax e quindi da ritenere “portavoce” della posizione vera del Cremlino - l'esercito russo prevede di prendere il pieno controllo del Donbass e dell'Ucraina meridionale, così creando un corridoio terrestre con la Crimea. E fin qui sembra confermare quanto un po’ tutti credono sia la posizione del Cremlino. Tuttavia, specifica che la Russia si considera ora “in guerra con il mondo intero, come lo era nella Grande Guerra Patriottica” in quanto “l'intera Europa, il mondo intero era” ed è contro la Russia, dato che “non gli è mai piaciuta”.
Il militare ha, inoltre, confermato che le forze russe mirano a prendere il controllo di tutti i porti ucraini del Mar Nero, attraverso i quali i prodotti agricoli e metallurgici di Kiev si riversano sui mercati internazionali, con l’obiettivo di impattare su nodi vitali dell'economia ucraina e di ridurre Kiev in uno stato di dipendenza. Ma non finisce qui: il controllo russo si dovrà estendere fino alla Transnistria, dove la leadership ha individuato altra “oppressione della popolazione di lingua russa” da mettere in combattere. Insomma, un attacco alla Moldova è nei piani del Cremlino e la ragione è già proposta al mondo.
Va da sé che Mosca - invece che aver ridotto i propri obiettivi come siamo indotti a credere dando credito a molti media e politici - ha intenzione di spingere le proprie forze, secondo chi scrive gravemente insufficienti - lo ricordiamo: al massimo 120.000 truppe compresi i mercenari sono presenti nel territorio ucraino in questo momento - su un fronte che - da Odessa a Kharkiv - è più lungo di quello su cui la Germania hitleriana durante l’Operazione Barbarossa spinse all’attacco 3,8 milioni di soldati.
In conclusione, nonostante il generale Minnekayev parli di una evidente superiorità della Russia per terra, aria e mare, in questi primi giorni di scontro, le forze russe hanno attaccato le posizioni ucraine a Sud e Est con modesti guadagni territoriali e persino alcune perdite importanti, essendo capaci di muoversi solo lungo le strade più importanti. Vedremo se sapranno fare di meglio…
Foto: MoD Fed. Russa
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