06 Apr 2022
La NATO si prepara ad un intervento contro la Russia, soltanto da decidere il come e quando
FONTE: CONTROINFORMAZIONE
https://www.controinformazione.info/la-nato-si-prepara-ad-un-intervento-contro-la-russia-soltanto-da-decidere-il-come-e-quando/ di Luciano Lago
Dagli
ultimi avvenimenti pompati in grande stile dai media occidentali,
stragi montate in scena come nella città di Bucha ed attribuite
falsamente ai soldati russi, oltre ad altre in preparazione, sempre con
la regia dei servizi ucraini e dell’M-16 Britannico, si può capire che
c’è una ricerca determinata di un pretesto per l’intervento della NATO
nella guerra in Ucraina ed in Russia.
Se ci soffermiamo a
ricordare le tante macchinazioni, false flag, utilizzate dai servizi di
intelligence degli USA e dalla NATO come pretesti per i suoi interventi
militari, esiste una consolidata tradizione in questo senso che,
soltanto negli ultimi decenni, si estende storicamente dalla ex
Jugoslavia all’Iraq, alla Libia, alla Siria, all’Afghanistan, Somalia,
ecc…..
Si possono ricordare le false fosse comuni di
Timisoara in Romania che portarono all’impiccagione pubblica di
Ceausescu ed al cambio di regime in Romania, abbiamo avuto le
affermazioni della NATO secondo cui i serbi stavano attuando il
genocidio degli albanesi in Kosovo (intervento della NATO in Serbia e
bombardamento di Belgrado); abbiamo assistito al Colin Powell che
presentava all’ONU la fialetta del falso agente tossico delle armi di
distruzione di massa di Saddam Hussein, falso che portò al bombardamento
ed all’invasione dell’Iraq; senza dimenticare le false fosse comuni in
Libia attribuite al regime di Gheddafi, una buona scusa per intervento
militare della NATO in Libia ed assassinio con tortura del leader
Libico. Si potrebbe continuare con le vicende dei falsi attacchi chimici in Siria,
con l’utilizzo dei “White Elmets” per giustificare i bombardamenti USA,
con le menzogne per coprire l’intervento degli USA NATO in Afghanistan,
ecc. ecc.. La lista delle False Flag e dei pretesti utilizzati per le
guerre USA è lunga…….
Questi precedenti sono preoccupanti in relazione a quanto si va delineando in Ucraina:
sembra che Washington non si rassegni ad una vittoria militare della
Russia in Ucraina che appare inevitabile e stia architettando una serie
di false flag (di cui Bucha è stato il primo) per giustificare un intervento della NATO in Ucraina,
naturalmente per “salvare la popolazione” e difendere l’integrità del
paese. Non a caso ci sono voci insistenti della preparazione di un
presunto attacco chimico (un classico delle false flag USA) per dare
luogo ad un intervento della NATO.
Il vero problema è quello che,
mano a mano che l’operazione militare russa va avanti, si trovano sempre
più prove della presenza di personale della NATO nel paese e di enormi
quantitativi di armamenti forniti all’Ucraina dai paesi come USA, Gran
Bretagna, Polonia, Repubblica Ceka e altri soci dell’Alleanza Atlantica.
Inoltre
non bisogna trascurare, oltre alle motivazioni militari, quelle
politiche e finanziarie e fra queste, la decisione di Putin di utilizzare il Rublo a pagamento dei prodotti energetici e dei metalli, rifiutando il dollaro e l’euro, ancorando il valore del rublo all’oro,
cosa che potrebbe avere in prospettiva, un effetto nefasto per il
domino del dollaro. In sostanza ci sono sufficienti motivi per entrare
in conflitto con la Russia ed impedire a questa di mettere in atto il
suo piano di cambiamento dell’ordine mondiale, prima che anche la Cina,
l’India ed altri paesi si associno alla stessa impresa.
La strategia
USA è sempre la stessa, quella di circondare la Russia ed istigare
guerre per procura ma, questa volta, le cose sono andate troppo avanti
per lasciare il campo soltanto ai proxi dell’occidente, militari ucraini
e mercenari. Sono entrati in pericolo gli interessi essenziali
di Washington della sua egemonia finanziaria e i circoli che contano
delle elite di potere USA non possono permettere che le contromosse di
Putin possano avere successo.
I segnali di una estensione
della guerra ci sono tutti, incluso quello dell’appello ai cittadini USA
e GB di abbandonare la Russia prima che sia troppo tardi e di chiudere
tutti i consolati nel paese. Ai diplomatici russi presenti negli USA ed
in Europa è stato già dato il foglio di via, alle navi russe è stato
proibito di entrare nei porti europei, un nuovo pacchetto di sanzioni è
in fase di approntamento ma si sa già che sarà molto più a danno degli
europei che non dei russi.
Ci sarà presto l’interruzione delle
forniture di gas all’Europa e il blocco del petrolio, delle spedizioni
di metalli, di grano, di fertilizzanti, fosfati, ecc.. I prezzi del
barile di petrolio, dei metalli e degli alimenti balzeranno alle stelle e
si diffonderà una recessione che farà scivolare nella miseria una larga parte delle popolazioni europee.
I
cittadini europei potranno ringraziare di questo le politiche
scellerate dei loro governi e della UE, sempre in prima linea per
compiacere il padrone USA ma tale scenario non sarà niente in confronto a
quanto sta per arrivare sulla testa degli europei.
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