Rappresentante Cinese presso l’ONU: “la NATO Dovrebbe Smettere di Invocare la Guerra”
Il Rappresentante permanente della Cina presso l’ONU ha affermato che la NATO dovrebbe svegliarsi dal mito del potere e smettere di invocare la guerra.
Il rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, ha invitato l’Occidente a risolvere le differenze che emergono nel mondo attraverso il dialogo e la consultazione, nonché ad aderire a un percorso comune volto a una soluzione politica.
Il diplomatico cinese ha sottolineato l’inammissibilità di metodi basati su pressioni, calunnie o sanzioni unilaterali, per non parlare dell’uso della forza, e ha anche osservato che è tempo che la NATO si svegli dal mito della forza e smetta di esagerare le minacce e di invocare la guerra.
In precedenza, il Ministero degli Esteri cinese aveva dichiarato che l’imposizione di sanzioni da parte dell’Occidente contro le aziende cinesi a causa della cooperazione con la Russia è inaccettabile. Un rappresentante del Ministero degli Esteri cinese, commentando i piani della UE di imporre restrizioni a un certo numero di aziende, anche cinesi, per la cooperazione con la Federazione Russa, ha osservato che le imprese russe e cinesi continuano ad effettuare scambi e collaborazioni regolari.
Allo stesso tempo, l’interazione esistente tra i paesi non è rivolta ad altri paesi e non dovrebbe essere soggetta ad alcuna interferenza o influenza da parte di terzi. Il Ministero degli Esteri cinese ha inoltre sottolineato che Pechino adotterà le misure necessarie volte a proteggere con risolutezza i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi.
Ha aggiunto che gli interessi di sicurezza di tutti i paesi sono uguali e che le legittime e ragionevoli preoccupazioni di sicurezza di qualsiasi paese dovrebbero essere prese sul serio e affrontate adeguatamente. Solo risolvendo pacificamente le differenze attraverso il dialogo e la consultazione e promuovendo la costruzione di un’architettura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile si potrà raggiungere la sicurezza universale.
Zhang ha chiesto di persistere nella risoluzione delle controversie attraverso il dialogo e la consultazione e di aderire alla direzione della soluzione politica, piuttosto che impegnarsi in pressioni, diffamazioni, sanzioni unilaterali e uso sfrenato della forza.
Nota: Saggie parole da parte del rappresentante della Repubblica Popolare Cinese che però non trovano riscontro a Washington, nella potenza (che si crede) egemone e che affida tutta la sua politica estera alle minacce, alle sanzioni, nell’occupazione arbitraria in altri paesi, nella diffusione del caos e dei bombardamenti sui paesi che non si piegano al suo dominio.
Fonte originale: Global Times
Traduzione e sintesi: Luciano lago
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