A scanso di equivoci, cerchiamo di dire le cose come stanno
di Andrea Zhok - 04/10/2023
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/a-scanso-di-equivoci-cerchiamo-di-dire-le-cose-come-stanno
Fonte: Andrea Zhok
A scanso di equivoci, cerchiamo di dire le cose come stanno.
Il Nobel 2023 assegnato a Drew Weissman e Katalin Karikó è un Nobel politico.
Questo
non significa che i ricercatori in questione non meritino
riconoscimenti o non siano bravissimi. Ovviamente lo scrivente non è in
grado di fare valutazioni del genere.
A prescindere dai meriti dei
soggetti premiati, ciò che definisce il manifesto carattere politico del
premio è la sua tempistica.
La motivazione dell'Accademia svedese
delle Scienze recita: «per le loro scoperte sulle modifiche alle basi
azotate dei nucleosidi che hanno reso possibile lo sviluppo di vaccini a
mRNA efficaci contro COVID-19». [Prize motivation: “for their
discoveries concerning nucleoside base modifications that enabled the
development of effective mRNA vaccines against COVID-19”] Si fa cioè
esplicito riferimento all'efficacia di un vaccino che esiste dal 2021.
La
natura dei premi Nobel è sempre stata quella di premiare scoperte
ampiamente consolidate, anche per evitare figure di latta, visto che il
fenomeno della scoperta apparente, con successiva smentita, è un
fenomeno ad alta frequenza nella storia della scienza.
Spesso i Nobel sono sostanzialmente premi a posteriori alla carriera e le scoperte premiate sono avvenute decenni prima.
Il Nobel per la medicina 2022 Svante Pääbo è stato premiato per una scoperta effettuata tra il 2006 e il 2010.
I Nobel per la Medicina 2021 Ardem Patapoutian e David Julius sono stati premiati per scoperte effettuate tra il 2007 e il 2010.
I
Nobel 2020 Michael Houghton, Harvey J. Alter e Charles M. Rice sono
stati premiati per scoperte avvenute tra il 1990 e il 2013.
I Nobel
2019 William G. Kaelin Jr., Peter J. Ratcliffe and Gregg L. Semenza sono
stati premiati per scoperte fatte tra il 1995 e il 2001.
Quando Luc Montagnier venne premiato nel 2008 con il Nobel, la scoperta del virus HIV risaliva al 1983.
Nel
caso attuale invece il Nobel giunge con grande sollecitudine
all'indomani della chiusura dell'emergenza pandemica, e ciò si spiega
con la sua funzione politica.
Gli effetti della grande operazione di
inoculazione di massa con prodotti a mRNA sono ancora tutti in fase di
studio e di elaborazione (elaborazione resa assai complicata dagli
ostacoli frapposti alla raccolta di casistiche e statistiche
affidabili).
In termini strettamente scientifici il premio è evidentemente prematuro.
Ma
politicamente invece il premio è assai puntuale. Esso mira a mettere un
fondamentale "tappo di autorevolezza" alle critiche piovute da ogni
dove rispetto all'irresponsabile gestione politica delle inoculazioni
nel mondo occidentale (USA, UE, Canada, Oceania, Israele, questo è il
perimetro di una strategia "sanitaria" comune).
Una volta di più il
mondo della scienza contemporanea mostra di star perdendo l'anima,
appiattendosi sui desiderata del ceto politico e delle pressioni
economiche.
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