Gli attacchi SUl territorio russo indicano una prossima escalation del conflitto in Ucraina
La notte fra martedì e mercoledì scorso, 7 regioni russe sono state attaccate da UAV ucraini, la maggior parte dei quali abbattuti dalla difesa aerea russa ma, il fatto più eclatante è stato l’attacco contro l’aeroporto di Pskov, a circa 750 Km. dalla frontiera Ucraina, attaccato da 20 droni presumibilmente ucraini. Due aerei da trasporto militare sono stati danneggiati a terra ed un incendio è scoppiato all’aerodromo, prontamente estinto dalle squadre di sicurezza e l’aeroporto ha ripreso il giorno dopo a funzionare. Non ci sono state vittime ma le informazioni dell’attacco sono state diffuse da Kiev e rivendicate
Subito dopo sono apparse notizie secondo cui
l’attacco su Pskov sarebbe partito non dall’Ucraina ma da un paese
della Nato, probabilmente un paese baltico, confinante con il territorio
russo. Il Cremlino ha commentato tali informazioni ed il
portavoce russo Dmitri Peskov ha dichiarato che gli esperti militari
stanno studiando per determinare la rotta da dove siano partiti questi
UAV e se effettivamente questi sono partiti da un paese della Nato.
Un corrispondente russo ha dichiarato che, secondo lui, se si conferma
questa informazione, la Russia reagirà duramente. Al contrario
l’assenza di una reazione adeguata sarà presa come una debolezza
dall’occidente e gli attacchi terroristici si incrementano.
Il corrispondente ha rilevato che potrebbe
esserci stata una rotta dei droni che è partita dall’Estonia sorvolando
il lago che si trova alla frontiera tra Russia Estonia, e se questo si conferma, allora la Russia dovrà effettuare una rappresaglia diretta contro questo paese della Nato.
Nel
frattempo sono apparse foto via satellite dell’aerodromo dove si vede
che gli aerei danneggiati sono stati due e non quattro come sostiene il
comunicato ucraino.
La Russia dovrà procedere a effettuare la
rappresaglia contro un paese della Nato per avere subito un attacco sul
proprio territorio.
A sua volta, il servizio britannico
news ha riferito che nel 2023 droni ucraini hanno attaccato il
territorio russo oltre 190 volte e questo è avvenuto in varie parti del
territorio, anche in profondità della Federazione russa, incluso in
Crimea.
Tutto questo indica che l’Ucraina e la Nato stanno
spingendo per una forte escalation del conflitto, anche per spostare
l’attenzione dalla grave situazione che le forze ucraine attraversano
sul fronte di guerra terrestre, contrariamente alle notizie diffuse da
alcune fonti occidentali.
Fonti Varie
Traduzione: Luciano Lago
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