Bucha, “i morti sono comparsi dopo l’arrivo dei servizi di sicurezza ucraini”
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass ha affermato che l’obiettivo del “crimine commesso dal regime di Kiev” nella città di Bucha e’ quello di “interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza”. Zakharova ha osservato che la Russia aveva richiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’incidente, che ha definito “una provocazione messa in scena dall’esercito ucraino e dai nazionalisti radicali”.
Morti comparsi dopo l’arrivo dei servizi di sicurezza ucraini
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato ieri che le forze
armate di Mosca avevano lasciato Bucha, situata nella regione di Kiev,
il 30 marzo, mentre “le prove dei crimini” sono emerse solo quattro
giorni dopo, dopo che gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini
erano arrivati nella città. Il ministero ha sottolineato che il 31 marzo
il sindaco della città Anatoly Fedoruk aveva confermato in un discorso
video che non c’erano truppe russe a Bucha. Tuttavia, non ha detto una
parola sui civili uccisi per strada con le mani legate dietro la
schiena. tgcom24.mediaset.it
► Bucha,
31 marzo: il sindaco rientrò in città e, nel suo videomessaggio del
primo di aprile su ‘Ukraina 24’, non fece alcun riferimento ai morti per
le strade.
I corpi sono comparsi 4 giorni dopo
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