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Stiamo vivendo, da almeno un paio di anni appieno, in un mondo sottosopra, fatto al contrario di come il buon senso vorrebbe. I cattivi sono diventati i buoni, gli assassini delle vittime di questa tragica farsa pandemica sono presentati come brava gente, quelli che pensano al bene comune. Draghi, Conte e Speranza ne sono l’esempio. Tutto ciò è possibile solo grazie al lavaggio del cervello dei mezzi di comunicazione di massa mainstream e dei social media corrotti.
Un chiaro esempio di tutto ciò sono le recenti dichiarazioni di quell’individuo intollerabile che dirige la Pfizer, il cui nome è Albert Bourla. In una recente intervista con la CBC, Bourla ha descritto come criminali tutti coloro che si oppongono al loro medicinale sperimentale che, impropriamente, è stato definito vaccino.
Albert Chang, il giornalista che lo stava intervistando, gli ha chiesto: “L’ho sentita dire di coloro che deliberatamente fanno disinformazione essere dei criminali. La pensa davvero così? Crede in quello che afferma”?
Ovviamente Bourla ha risposto in questo modo: “Sì, perché le loro affermazioni costano letteralmente delle vite umane. Sanno che quello che stanno dicendo è una bugia”.
A Bourla hanno mostrato il caso specifico di una coppia, in cui l’uomo aveva convinto la moglie a farsi vaccinare e poco dopo è morta. Ora quell’uomo, devastato dalla perdita della moglie, lancia avvertimenti affinché nessun altro venisse vaccinato e che si tenesse conto dei rischi di un farmaco sperimentale promosso da personaggi come Fauci e dallo stesso Bourla.
Quale è stata la presa di posizione del CEO di Pfizer in proposito? “Lascia perdere, questo non è niente in confronto al numero di persone che non si sono vaccinate e sono morte. Ecco perchè insistono a chiamarli criminali”.
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