Il Cremlino ha risposto alle parole di Macron sull’invio di truppe in Ucraina
MOSCA, 27 febbraio – RIA Novosti.
L’invio di truppe occidentali in Ucraina porterà a uno scontro militare
diretto tra Russia e NATO, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry
Peskov, commentando le parole del presidente francese Emmanuel Macron.
“In
questo caso, non dobbiamo parlare di probabilità, ma di inevitabilità.
Ecco come valuteremo. E questi paesi dovrebbero anche loro valutare allo
stesso modo ed esserne consapevoli. E chiedersi se ciò corrisponde ai
loro interessi e, soprattutto, agli interessi dei cittadini dei loro
paesi”, ha affermato il rappresentante del Cremlino.
Secondo
Peskov, il fatto stesso di discutere della possibilità di “inviare in
Ucraina alcuni contingenti dai paesi della NATO” è un elemento nuovo
molto importante. Tutti gli altri elementi nei discorsi del
presidente francese in un modo o nell’altro sono già stati espressi, ha
aggiunto Peskov.
Ha anche ricordato che la posizione di Macron sulla
necessità di infliggere una sconfitta strategica alla Russia è ben nota
al Cremlino.
Allo stesso tempo Mosca ha anche constatato che in
Europa non c’è consenso sulla questione dell’invio dei militari. Peskov
ha osservato che un certo numero di paesi partecipanti all’evento di
Parigi mantengono “una valutazione abbastanza sobria dei potenziali
pericoli di un’azione del genere e del potenziale pericolo di essere
direttamente coinvolti in un conflitto caldo”.
Ieri
sera Macron, parlando ai giornalisti al termine della conferenza sul
sostegno all’Ucraina, tenutasi a Parigi , ha affermato che i leader dei
paesi occidentali stavano discutendo la possibilità di inviare truppe,
ma non avevano raggiunto un consenso.
Inoltre, ha affermato che i
membri dell’UE hanno concordato di creare la prossima, nona coalizione
per fornire all’Ucraina bombe e missili a lungo raggio. Il presidente ha
ricordato che esistono già otto coalizioni europee per semplificare la
fornitura di armi a Kiev , compresi sistemi di difesa aerea, artiglieria
e munizioni.
Macron ha aggiunto che la Francia farà di tutto per impedire alla Russia “di vincere questa guerra”.
Successivamente, anche il primo ministro francese Gabriel Attal non ha escluso l’invio di truppe in Ucraina.
Mosca ritiene che le forniture di armi all’Ucraina coinvolgano direttamente i paesi della NATO nel conflitto.
Secondo
Konstantin Gavrilov , capo della delegazione russa ai negoziati di
Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti , secondo
RIA Novosti , l‘invio di forze armate da parte dei paesi occidentali in Ucraina aumenterà il rischio di uno scontro diretto tra NATO e Russia.
Nota:
I governanti europei giocano con il fuoco. Se non bastasse la psicosi
di guerra creata da falsi allarmismi sul possibile attacco della Russia
di Putin contro altri paesi in Europa, dopo la sconfitta dell’Ucraina,
Macron ed altri stanno alzando il tiro puntando ad un intervento diretto
della NATO. Questi personaggi credono che la Russia rimarrà
passiva di fronte ad un aperto intervento diretto della Nato in Ucraina,
sottovalutando la reazione russa. Allo stesso modo, nei mesi precedenti
all’inizio della operazione militare speciale russa, i plenipotenziari
occidentali avevano sottovalutato la possibile reazione russa alle
azioni provocatorie della Nato in Ucraina, dove si approntavano basi
militari segrete della CIA e dove si addestravano le forze ucraine
fornendo armi in quantità, come riconosciuto dalla stessa sig.ra Merkel
(gli accordi di Minsk serivivano solo a prendere tempo per armare
l’Ucraina). Poi la reazione russa è arrivata con l’operazione
militare ed gli occidentali sono “caduti dal pero”. La stessa cosa
potrebbe accadere quando gli stivali delle truppe Nato calcheranno il
terreno dell’Ucraina. Tuttavia allora non ci sarà neanche il tempo di
meravigliarsi perchè i francesi, i tedeschi, i polacchi, i britannici e
gli altri sentiranno soltanto i sibilio dei missili ipersonici russi
Zircon e Iskander prima di avvertire le esplosioni sul territorio
europeo. Potranno ringraziare Macron, Sholz e Sunak per le conseguenze
nefaste che ne deriveranno.
La Storia a Macron non ha insegnato nulla, anche se lui si crede un piccolo Napoleone.
Nota: Luciano Lago
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