Bugiardi, pazzi e criminali
di Marco Travaglio - 28/02/2024
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Fonte: Il Fatto Quotidiano
In principio erano le armi a Kiev per sconfiggere la Russia
e le sanzioni per mandarla in default. Poi le settantatré malattie di
Putin per condurlo alla tomba. Poi il golpe di Prigozhin, o chi per
esso, per rovesciarlo come lo zar. Poi la prima controffensiva ucraina,
la seconda e la terza, una più irresistibile dell’altra. Poi l’Armata
Rotta che ha finito gli uomini, le divise, le munizioni, i missili, i
carri armati, le navi e tutto il resto, “combatte con le pale del 1869” e
“le dita al posto delle baionette” e batte in ritirata. Ora che
l’avanzata russa in quel che resta dell’Ucraina spazza via gli ultimi
brandelli di balle dei media europei e soprattutto italiani, ne servono
disperatamente di nuove. Ed ecco pronto il fornitore ufficiale,
Zelensky, che annuncia liste di putiniani da zittire (si pensava fossero
i pacifisti, poi si è saputo che sono russi da espellere: in pratica è
furibondo perché i russi sono filo-russi) e ripete che Putin è pronto a
invadere l’Europa. Nessuno sa con quali mezzi, uomini e soprattutto
motivi, visto che fatica pure a prendersi l’intero Donbass e attaccò
l’Ucraina proprio perché non era ancora entrata nella Nato e non
rischiava la guerra atomica. Ma sono quisquilie: ci vuole un Recovery
bis da centinaia di miliardi per la guerra alla Russia. Cioè: siccome è
morto Navalny, facciamo morire altre decine di migliaia di ucraini.
Macron si porta avanti col lavoro: “Inviare truppe di terra in Ucraina
perché la Russia non vinca questa guerra”, anche se purtroppo “non c’è
ancora consenso”. Che costui, spirito guida dei nostri centrini, fosse
il politico più stupido d’Europa era noto: ora si sa che è anche il più
folle. Con l’aria e i sondaggi che tirano, l’idea di mandare al macello
migliaia di giovani europei in una guerra già persa per salvare la
faccia tosta sua e di altri leader morenti gonfierà vieppiù i consensi
della Le Pen e di tutte le destre dell’Ue. Così alle Europee del 7
giugno vedrà che bel consenso avrà la sua guerra in un continente
definitivamente fascistizzato grazie a lui e a quelli come lui.
L’unica
opzione che questi manigoldi escludono a priori è negoziare prima che
la sconfitta di Kiev e Nato diventi disfatta, con un compromesso che
salvi il salvabile (i pezzi di Ucraina ancora in piedi e gli ucraini
ancora vivi). Quello che si stava facendo due anni fa in Turchia subito
dopo l’invasione russa. Il 28 marzo 2022 un pericoloso putiniano
dichiarò: “Lo status neutrale e non nucleare dell’Ucraina siamo pronti
ad accettarlo: se ricordo bene, la Russia ha iniziato la guerra per
ottenere questo. Poi servirà discutere e risolvere le questioni di
Donbass e Crimea. Ma capisco che è impossibile portare la Russia a
ritirarsi da tutti i territori occupati: questo porterebbe alla Terza
guerra mondiale”. Il suo nome era Volodymyr Zelensky.
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