Se le forze di difesa aerea russe lo avessero abbattuto prima evitando di rendere pubblica la spettacolare sequenza dell'esplosione sopra al Cremlino i media occidentali tutti schierati con la propaganda NATO/USA non avrebbero mai creduto all'attacco. Credo sia questo il motivo principale della scelta russa di attendere l'ultimo momento per abbatterlo. E' anche vero che in questo modo possono giustificare ritorsioni pesanti sul regime di Kiev, quindi l'evento può essere strumentalizzato. Ad ogni modo il drone essendo di piccole dimensioni, probabilmente è stato trasportato a montato nell'area metropolitana di Mosca da qualche gruppo infiltrato dal regime di Kiev durante gli anni precedenti, nei quali la Russia ha accolto circa otto milioni di profughi dall'Ucraina. Non è infatti pensabile che possa aver percorso lunghe distanze. Claudio
Lo strano attacco del drone sul Cremlino
- Categoria: Geopolitica
-
Fonte: LUOGO COMUNE di Massimo Mazzucco
https://luogocomune.net/16-geopolitica/6232-lo-strano-attacco-del-drone-sul-cremlino
Il video (disponibile su Youtube) mostra un piccolo velivolo che scende rapidamente verso i tetti del Cremlino, e viene fatto esplodere a mezz’aria. (In realtà si parla di due droni distrutti, ma del secondo non ci sarebbero immagini).
La Tass ha ufficialmente annunciato che “il regime di Kiev ha cercato di colpire la residenza del presidente russo al Cremlino con aerei telecomandati” e aggiunge: “Come risultato di una rapida azione da parte dei militari e dei servizi speciali, che hanno usato sistemi di guerriglia elettronica, i droni sono stati disabilitati”.
Io non sono un esperto di armi, però trovo curioso che abbiano aspettato a “disabilitarli” finchè non si trovavano proprio sopra il tetto del Cremlino. L’abbattimento che viene mostrato nel video, infatti, sembra fatto a favore di telecamera: si aspetta che il drone entri nell’inquadratura, per colpirlo proprio all’ultimo momento utile.
I droni non volano certo velocemente (ca. 100 Km/h), e di sicuro quello che andava verso il Cremlino sarà stato avvistato molto prima di arrivarci. Perchè allora aspettare all’ultimo momento per abbatterlo?
Anche l’idea di poter “uccidere Putin” con un’azione del genere mi pare poco credibile: Putin mica passa le sue serate disteso sui tetti del Cremlino a prendere la tintarella di luna. Quindi, come puoi pensare di andare ad eliminare proprio lui, con un attacco così generico e approssimativo dall’alto?
Il tutto sembra assomigliare molto ad una specie di versione casalinga dell’11 settembre in salsa russa, ovvero un pretesto per poter mettere in atto una azione simmetrica e contraria – questa sì reale - proprio contro Zelensky.
E infatti, se leggiamo quello che ha detto Medvedev subito dopo, sembra quasi che il drone sia arrivato come il cacio sui maccheroni: “Dopo l’attacco terroristico di oggi, non resta che l’opzione di eliminare fisicamente Zelensky e la sua cricca.” Tanto, ha aggiunto Medvedev, “non c’è nemmeno bisogno di lui per firmare uno strumento di resa incondizionata.”
Ohibò, come corre avanti quest’uomo. Sembra quasi che legga da un copione del quale tutti noi siano ancora all’oscuro.
Voi cosa ne pensate?
Massimo Mazzucco
Nessun commento:
Posta un commento