Quando una lettura della realtà diventa egemone
di Andrea Zhok - 29/05/2023
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/quando-una-lettura-della-realta-diventa-egemone
Fonte: Andrea Zhok
Quando una lettura della realtà diventa egemone per via
propagandistica e non razionale questo si evidenzia nell'incapacità di
rilevare le contraddizioni, nel velamento della realtà.
Così per anni
ci hanno insegnato che "sovranità" è una parolaccia, che evocarla è una
sorta di atto di insubordinazione al buon gusto, e che "sovranismo" era
praticamente un sinonimo di nazismo (nonostante il termine nascesse in
Canada per l'indipendentismo del Quebec e fosse un sinonimo di
autodeterminazione nazionale)
Siccome la stampa italiana sta alla
ricerca della verità come i gatti al nuoto olimpionico, l'opinione
pubblica è stata messa in riga e la parola è diventata un improperio.
Poi
è venuta la terribile "destra sovranista", che dopo aver raccolto voti
rivendicando la tutela dell'interesse nazionale (cosa quanto mai di
cattivo gusto per i giornali italiani), grazie al cielo si è
sistematicamente accoccolata in grembo all'UE e agli USA, anche quando,
dall'Austerity, agli approvvigionamenti dalla Russia, ed ora al Mes,
questo risultava suicida per gli interessi italiani.
Se poi
rivolgiamo lo sguardo al di fuori dei confini nazionali scopriamo che,
curiosamente, tutti i paesi che non hanno ancora capito che la vera
felicità sta nell'obbedienza al complesso militare-industriale
americano, tutti questi vengono presentati come intollerabili
autocrazie.
Poco importa che lì le elezioni ci siano, che siano
determinanti, che esista un'opposizione reale e che la partecipazione
alle consultazioni sia più alta che da noi, dove oramai vanno a votare
solo i parenti dei candidati.
Se rivendicano autodeterminazione e cura dell'interesse nazionale sono manifestamente dei barbari autocratici.
Così Orban è un fascista, Putin è uno Zar, Erdogan è un sultano, Xi Jinping un dittatore, e via deprecando.
Mentre
nelle nostre liberaldemocrazie ereditarie, se posti un filmato a
supporto di un referendum contro la guerra, YouTube ti cancella perché
"potrebbe incitare alla violenza".
Ecco, i punti ciechi si potrebbero
moltiplicare, ma per i lettori di Repubblica-Corriere_&C. non
cambierebbe nulla: di fronte a qualunque evidenza si inventeranno un
epiciclo tolemaico ad hoc, un'eccezione particolare, una scusa
straordinaria, un'interpretazione avventurosa pur di mantenere in vita
la loro lettura della realtà di mezzo secolo fa.
Ed essendo
tolleranti, mica ce la prenderemmo per questa cecità, se non fosse che
sono proprio i ciechi a guidare, con mano ferma, la nave di cui noi
occupiamo la terza classe, verso gli scogli.
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