22 Feb 2023
La Russia prepara la reazione al sabotaggio del Nord Stream
I
media occidentali stanno descrivendo con molto timore lo schieramento
di mezzi nucleari russi nel Mar Baltico e sostengono che la Russia è una
minaccia per i paesi europei, in particolare per il Nord Europa.
Tuttavia
quello che i media occidentali non dicono è che queste misure sono una
reazione della Russia alle rivelazioni del giornalista d’inchiesta
Seymour Hersh (premio Pulizer) il quale ha rivelato quello che tutti
sospettavano, ovvero che gli Stati Uniti, in complicità con la Norvegia e
la Danimarca, sono stati i principali autori e responsabili del
sabotaggio attuato nel Mar Baltico per danneggiare e rendere
inutilizzabile il gasdotto Nord Stream che doveva portare il gas russo
in Germania.
Secondo il rapporto del giornalista questa azione di sabotaggio era stata ordinata dallo stesso Biden
ed è stata attuata nel corso dell’esercitazione NATO avvenuta nel Mar
Baltico, nel Giugno del 2022, salvo poi far esplodere successivamente in
settembre le cariche collocate dai sub in quell’occasione. Il tutto
descritto con dovizia di particolari nel rapporto di Seymour Hersh.
Tuttavia
la maggior parte dei media non hanno coperto questo rapporto
sensazionale che lascia gli USA in un monumentale ridicolo perchè dalla
Casa Bianca negano decisamente in forma pubblica i fatti, soltanto per
evitare un conflitto diretto con Russia. In conseguenza di questa che si
può considerare una azione di guerra, le forze navali russe preparano
una ritorsione contro i paesi che hanno partecipato all’operazione, ecco
quindi che i media occidentali si strappano le vesti e cercano di
dimostrare che la Russia è un paese pericoloso che minaccia la sicurezza
mondiale.
In questo senso
i media cercano di far credere che la Russia si trovi in difficoltà per
le operazioni in Ucraina e stia preparando armi nucleari nel Mar
Baltico, quando Putin avrebbe deciso che l’unica alternativa alla
sconfitta sia l’uso di armi nucleari.
Tutti comprendono che
il sabotaggio del gasdotto viene considerato un vero e proprio “casus
belli” che provocherebbe una guerra in qualsiasi circostanza.
La Russia sa bene che i principali beneficiari da questo attentato sono gli Stati Uniti e la Norvegia che possono così vendere il loro gas a prezzi quadrupli alla Germania ed al resto d’Europa.
Anche
nella stessa Germania, nonostante sia il principale danneggiato da
questo attentato, l’oligarchia tedesca è rimasta con le braccia conserte
davanti ad un evidente atto di guerra contro gli interessi nazionali
del paese per non dispiacere alla potenza egemone dominante. Una ben magra figura da parte del premier Olaf Sholz ed il suo staff che non hanno pronunciato neppure una parola su tale grave azione del loro alleato/padrone d’oltre atlantico.
In caso di conflitto della NATO con la Russia, la Norvegia sa di essere il primo paese oggetto di rappresaglia da parte della Russia per la sua complicità nel sabotaggio.
Secondo
l’intelligence norvegese, la Russia è la prima volta che schiera navi
con armi nucleari tattiche nel Mar Baltico per la prima volta in trenta
anni e questa è una minacia particolarmente seria.
Il paese nordico
ha attivato tutti gli allarmi poichè sa bene che la Norvegia è indiziato
come uno dei paesi che hanno attuato il sabotaggio e sarebbe il primo
obiettivo di ritorsone da parte russa.
Gli atti ostili realizzati dagli USA e dai loro alleati sono ormai una lunga lista e la pazienza di Mosca si è ormai esaurita:
ricordiamo fra gli altri il sabotaggio contro il ponte di Crimea,
l’attentato a Mosca contro il filosofo Alexander Dugin in cui è morta la
figlia del filosofo, la giornalista Daria Dugina, le azioni di
sabotaggio in territorio russo, ecc.. Tutte azioni fatte dai servizi di
inteligence ucraini in collaborazione con quelli anglo USA che dirigono
le azioni delle forze ucraine.
Nonostante questo i media
propagandistici continuano a sostenere che la Russia è il paese ostile
con la NATO e sostengono che la Russia sarebbe debilitata per la guerra,
tanto che per questo motivo ricorre alle armi nucleari.
Il nervosismo nei comandi NATO è palpabile mentre Stoltenberg, il segretario norvegese della NATO, continua incredibilmente a sostenere che la NATO, secondo lui, non sarebbe coinvolta nel conflitto in Ucraina,
nonostante l’enorme quantitità di armamamenti e attrezzature NATO
fornite all’Ucraina, senza considerare che è il comando NATO che indica
alle forze ucraine gli obiettivi da colpire , fornendo le coordinate,
fornendo il supporto logistico, l’addestramento dell’esercito ucraino e
l’intelligence e il comando tattico sul campo.
Alle menzogne
di Stoltenberg, di Biden, di Blinken, della Nuland e del resto della
banda, ormai non crede più nessuno. La credibilità di Washington è scesa
ormai al più basso livello di sempre e la propaganda non riesce più a
coprire le loro menzogne. Il re è nudo ed il mondo se ne è accorto.
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