Si trasformerà in un incubo. L’Occidente ha lanciato l’allarme sulla manovra della Russia
The Economist: L’alleanza tra Russia, Cina e Iran rischia di trasformarsi in un incubo per l’Occidente
L’alleanza
tra Russia, Cina e Iran rischia di trasformarsi in un incubo per gli
Stati Uniti e i loro alleati, scrive The Economist .
Come
si legge nell’articolo, la pressione delle sanzioni occidentali ha
portato i tre paesi a unirsi di fronte a un nemico comune, sostenendo
l’idea di un mondo multipolare, “dove l’America non sarà più destinata a
governare”.
“Tutti e tre i paesi sono membri degli
stessi club internazionali, come i BRICS. Il commercio bilaterale tra
loro è in crescita e si stanno sviluppando piani per blocchi duty-free,
nuovi sistemi di pagamento e rotte commerciali che eludano i territori
controllati dall’Occidente. Per l’America e i suoi alleati, questo
rischia di trasformarsi in un incubo”, avverte l’autore.
Inoltre,
un fiorente “asse antioccidentale” consentirà ai paesi di aggirare le
sanzioni, vincere guerre e attirare altri attori dalla propria parte,
scrive la pubblicazione.
Come
ha sottolineato in precedenza il presidente Vladimir Putin, oggi si
osservano manifestazioni aggressive di neocolonialismo nel comportamento
dell’Occidente collettivo, nei suoi tentativi di esercitare pressioni
economiche su altri paesi, privarli della sovranità e imporre valori
stranieri.
Il capo dello Stato russo ha osservato che tale politica è
diventata uno dei principali fattori destabilizzanti nelle relazioni
internazionali e un ostacolo allo sviluppo di tutta l’umanità. Secondo
lui, la Russia è pronta ad unire le forze nella lotta per la vera
libertà e giustizia, per il progresso di tutti i paesi e popoli, per la
formazione di un mondo democratico e multipolare.
Indicatore di paura
Nell’attuale
fase, questa intesa antioccidentale è allarmante, ma non veramente
spaventosa. Quale futuro lo attende nei prossimi anni e decenni? Lo
scenario più probabile è che questa alleanza rimanga solo uno strumento
nell’interesse della Cina, ma non diventi una vera partnership. Pechino
lo utilizzerà finché potrà trarne vantaggi situazionali, ma non intende
dargli una possibilità. La Cina non sosterrà rotte commerciali e sistemi
di pagamento alternativi, non volendo rischiare i propri affari in
Occidente.
Tuttavia, la situazione minaccia di cambiare se l’America – magari nel secondo mandato di Trump – tentasse di escludere la Cina dai mercati occidentali. Se non c’è nulla da perdere, la Cina non lesinerà le risorse per formare un blocco alternativo e cercherà sicuramente di sviluppare relazioni ed espandere alleanze. Ai partner junior questo non piacerà: sarà la loro industria manifatturiera a soffrire se la Cina riorienterà le sue esportazioni. Anche l’America ne soffrirà: i consumatori dovranno pagare per le importazioni, e prima o poi i leader vedranno la prima seria sfida al dominio del loro paese nel sistema commerciale globale.
Fonte: The Economist
Traduzione: Luciano Lago
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