L’economia dei vecchi. È il mercato degli over 65 il grande business
Le aziende si stanno adattando all’invecchiamento della popolazione in tutto il mondo: nuovi prodotti, nuove politiche del personale e nuove tattiche di marketing.
Come ha detto Giorgia Meloni, il nostro paese è destinato a scomparire! Secondo i dati della Banca Mondiale, nel 2022, il 24% della popolazione italiana aveva 65 anni o più. Ma non siamo quelli messi peggio, visto che in Giappone questa percentuale è del 30%.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che la percentuale della popolazione mondiale con più di 60 anni quasi raddoppierà tra il 2015 e il 2050, raggiungendo 2,1 miliardi di persone. Un cambiamento ancora più accentuato in paesi come l’Italia.
Sani e ricchi fino a 90 anni
Dal punto di vista economico questi stravolgimenti anagrafici generano un impatto stravolgente. Le aziende che si sono trovate a lottare con la debole domanda di prodotti come pannolini e alimenti per bambini stanno correndo ai ripari lanciando nuovi prodotti per l’incontinenza e bevande proteiche per sostenere l’invecchiamento dell’organismo.
Con sempre più persone che arrivano sane (e ricche) fino ai 90 anni, la domanda per prodotti e servizi per anziani è in aumento. Dai viaggi per anziani alla chirurgia estetica per rimuovere il doppio mento e le rughe, fino ad arrivare ai servizi per incontri tra over 65, il mercato è in forte aumento.
Secondo Ogilvy, società pubblicitaria, a livello globale la fascia di età over 65 sarà il mercato che crescerà di più nei prossimi 15 anni. Le economie sviluppate stanno già sperimentando l’enorme potere di spesa degli anziani e, anche in Asia non sarà diverso, pur se con qualche ritardo. Per esempio, già ad oggi, in Cina la fascia demografica in più rapida crescita è quella degli ultraottantenni.
Il malloppo nazionale è nelle mani degli anziani
Come ha rivelato Global Coalition on Aging, negli Stati Uniti il 70% del reddito disponibile è detenuto da persone di età pari o superiore a 60 anni ed è più o meno lo stesso in Europa, Cina e Giappone.
Mentre in passato i consumatori più anziani venivano spesso ignorati perché sopravvivevano con misere pensioni e non spendevano i propri risparmi come i giovani, adesso questo quadro è cambiato radicalmente.
Perciò le aziende si sono buttate su questo enorme e crescente mercato. Per facilitare lo shopping online aziende come Easyfone hanno introdotto una serie di modelli di telefoni cellulari progettati specificatamente per gli utenti più anziani, con volume più alto, display più grandi, interfacce più semplici e immagini opzionali al posto dei numeri per la chiamata rapida. La giapponese Panasonic ha prodotto uno smart stick, un bastone intelligente che aiuta a fornire assistenza per l’equilibrio e invia avvisi se l’utente cade.
“Largo ai vecchi!”
Una delle maggiori aree di crescita è il mercato dei prodotti nutrizionali mirati direttamente all’invecchiamento. Abbott Laboratories ha annunciato che dismetterà i suoi prodotti per l’alimentazione infantile in Cina, sostituendoli con prodotti per l’alimentazione degli adulti.
Nel nuovo mondo che ci aspetta nulla sarà come prima e il marketing se ne è accorto da tempo. Il nuovo slogan per i prossimi decenni, per quanto triste e apparentemente contro natura, sarà uno solo: “Largo ai vecchi!“
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