Steadfast Defence 2024. Come la NATO si allena alla Terza guerra mondiale
di Clara Statello
La
NATO lancia la maggiore esercitazione militare dalla fine della Guerra
Fredda. Steadfast Defence 2024 inizierà tra poche settimane e simulerà
la risposta militare ad un ipotetico attacco russo che farebbe scattare
l’articolo 5 del Trattato Nordatlantico. Lo scenario del tutto
immaginario su cui si basano giochi di guerra è stato pubblicato sulla rivista tedesca Bild e spacciato per un documento segreto esclusivo dell’esercito, che rivelerebbe l’imminente escalation tra NATO e Russia.
La notizia è letteralmente esplosa sulla stampa italiana seminando il
panico, nonostante fosse stata immediatamente smentita della stessa
NATO. Fino a ieri i titoli sulle prime pagine dei maggiori quotidiani
lanciavano l’allarme su un possibile attacco di Putin all’Europa. Il
ministro degli Esteri dell’Estonia, intervistato da Repubblica,
ha parlato della necessità di “rafforzare le proprie capacità di
difesa” davanti alla minaccia di una vittoria russa in Ucraina, che
metterebbe in discussione “l’intera sicurezza dell’area euro-atlantica”.
La NATO si allena alla Terza guerra mondiale
Non è la Russia che si prepara ad attaccare la NATO, come riportato da Bild, piuttosto è la NATO a mostrare i muscoli contro Mosca.
“Steadfast Defender 2024 sarà una chiara dimostrazione della nostra unità, forza e determinazione nel proteggerci a vicenda, nei nostri valori e nell’ordine internazionale basato sulle regole” attraverso cui l’Alleanza “ dimostrerà la propria capacità di rafforzare l’area euro-atlantica attraverso il movimento transatlantico di forze dal Nord America”.
Questa è la dichiarazione rilasciata giovedì 18 gennaio in conferenza stampa dal generale Chris Cavoli a Bruxelles. Non si tratta dunque di una reazione ad una nuova mossa di Mosca contro la NATO. L’esercitazione è organizzata da mesi in attuazione dei piani regionali della NATO, i primi piani di difesa territoriale collettiva da un ipotetico attacco russo, elaborati dalla fine della Guerra Fredda, spiega Reuters. Il via libera, riferisce Cavoli ai giornalisti, è arrivato l’estate scorsa dai Paesi alleati.
Steadfast Defender si svolgerà dalla prossima settimana sino a maggio 2024 e impiegherà 90.000 uomini dei 31 Paesi alleati, compresa la Svezia. Verranno schierate più di 50 navi, dalle portaerei ai cacciatorpediniere, oltre a più di 80 aerei da combattimento, elicotteri e droni e almeno 1.100 veicoli da combattimento tra cui 133 carri armati e 533 veicoli da combattimento di fanteria.
Secondo quanto scrive Star&Stripes, solo la Gran Bretagna invierà 20mila uomini ed il ministero degli Esteri britannico schiererà “i più moderni aerei da combattimento e aerei da sorveglianza della Royal Air Force, insieme alle navi da guerra e ai sottomarini della Royal Navy e a una gamma completa di forze di terra”.
L’esercitazione si svolgerà prevalentemente sul fianco Est dell’Europa, secondo quanto riportano Reuters e Ansa. Particolare attenzione sarà dedicata al quadrante Germania, Polonia, Baltico, dove si trova il corridoio di Suwalki, che collega la Bielorussia al territorio di Kaliningrad attraverso la Lituania.
Insomma, la NATO sta giocando alla Terza guerra mondiale contro la Russia davanti la sua porta di casa. E’ una evidente escalation nelle tensioni.
Il “documento segreto” di BILD
Il 15 gennaio il giornalista tedesco Julian Röpcke, assieme a Georgius Xanthopoulus, ha pubblicato su Bild un “documento segreto ed esclusivo” dell’esercito tedesco, che descrive “passo dopo passo, mese per mese, come agirà Vladimir Putin e come la NATO dovrà difendersi una imminente escalation” prevista in poche settimane a seguito di una mobilitazione di 200mila russi. Subito dopo “decine di migliaia di soldati tedeschi dovranno essere inviati in battaglia", si legge nell'articolo.
Il documento svela che, dopo la vittoria con l’Ucraina prevista entro giugno 2024, la Federazione Russa approfitterà di tensioni con le minoranze russe nei Paesi Baltici, per lanciare una grande esercitazione militare nelle regioni occidentali e in Bielorussia (Zapad 2024). Nell’ottobre 2024 trasferirà truppe e missili a medio raggio a Kaliningrad con l’obiettivo di attaccare il corridoio Suwalki. I conflitti e i disordini al confine potrebbero esplodere a dicembre, quando la Federazione Russa cercherà di approfittare di una ipotetica paralisi del sistema politico negli Stati Uniti, scrive Bild citando lo scenario della Bundeswehr.
A quel punto la NATO interverrebbe con misure di deterrenza e fisserebbe un’ora X.
La clamorosa smentita della NATO
Il “documento segreto” in realtà non è altro che lo scenario immaginario di un’esercitazione militare. Janis Sarts, direttore delle comunicazioni della NATO, ha preso le distanze dalla pubblicazione e smentito Röpcke.
“Bild ha ricevuto uno scenario di addestramento, che rappresenta sempre una situazione immaginaria per testare le capacità militari in una particolare area. Prima gli scenari erano del tutto fittizi, con paesi e aree geografiche inesistenti. Ora i paesi e le aree geografiche esistenti sono più applicabili”, ha scritto su X
"Questa non è un'analisi segreta dell'intelligence che prevede come si svilupperà una situazione!", ha aggiunto.
Per obiettivi, tempistiche e siti, è realistico che lo scenario pubblicato da Bild sia quello utilizzato da Steadfast Defender 2024.
In un commento successivo Sarts ha definito le narrative sull’imminente attacco della Russia all’Europa “disfattiste” o addirittura “clickbyte”.
A quanto pare non c’è alcun rischio immediato di attacco alla NATO.
Nonostante ciò i nostri quotidiani hanno continuato fino a ieri a
pubblicare in prima pagina titoli su un imminente attacco di Putin
all’UE, menzionando il “documento segreto pubblicato da Bild”.
Qual è la vera minaccia per la NATO?
La vera minaccia non è un attacco russo contro i territori NATO, ma la vittoria della Russia in Ucraina che – secondo quanto ritengono i leader occidentali - porterà alla fine dell’ordine internazionale basato sulle regole, ovvero all’unipolarismo. I Paesi dell’Alleanza hanno dunque la necessità di eseguire mastodontiche esercitazioni e rafforzare la propria macchina bellica, per mantenere il proprio dominio imperialista.
Non è fantascientifico immaginare che lo spauracchio mediatico sull’attacco russo serva a creare un consenso sull’aumento delle spese militari. In un editoriale pubblicato mercoledì sul Corsera, Enrico Galli della Loggia scrive con l’elmetto in testa che sono finiti i tempi del “privilegio di poter rinunciare tranquillamente alle spese militari” ed è necessario armarsi, come del resto avveniva negli anni ’20 e ’30. L’opinione pubblica deve convincersi l’antico adagio “si vis pacem para bellum”. E quale miglior argomento se non la minaccia di Putin?
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