Il Piano Pandemico di Schillaci è Solo un Piano Totalitario all’Insegna della “SinEstra”
di Max Del Papa
Il Piano Pandemico di Schillaci è come quello di Speranza: non c’è. C’è solo un piano totalitario all’insegna della “SinEstra”.
L’esperimento sociale che aveva scandalizzato il resto del mondo continua. Come era chiaro. Tutti gli strumenti di controllo, gli errori, le misure eversive escono confermate e potenziate. Logico: il popolo va schiacciato, come vogliono UE, WEF, OMS eccetera.
Non sforzatevi di capire. Non c’è niente da capire. È già tutto chiaro e lo era da subito, e lo diciamo da un anno che è chiaro. Non c’è soluzione di continuità, quando un regime autoritario, concentrazionario ha preso piede lo si può allentare, temporaneamente, si può fingere di congelarlo, tanto per dare l’illusione a chi vota che il vento sia cambiato.
Ma l’esperimento è fatto per restare e l’esperimento italiano è stato quello che meglio ha attecchito al mondo: nessun ripensamento, nessuna assunzione di responsabilità, l’informazione di regime, vergognosa, da meretricio, ora come allora prona, pronta a sottoscrivere la totale sconfessione delle libertà democratiche, della Costituzione sventolata, della scienza e coscienza che ora più di allora conferma: le misure autoritarie, le coercizioni, le rappresaglie sbirresche, l’approccio sudamericano o cinese dei Conte e Draghi supportati da Mattarella, non si toccano.
Si è rivelato inutile e controproducente, letale e infame? Proprio per questo bisogna insistere, riprenderlo da dove lo si era interrotto. E difatti lo riprende il regime di oggi che non è diverso da quello di ieri, nel solco di un Sinistra-Destra, una SinEstra che ricalca il suo piano pandemico per i prossimi 4 anni, 2024-2028, fedelmente sul precedente sciagurato e criminale di Speranza.
Un piano che non esisteva, che per non rifarsi a lineamenti vecchi di 15 anni, improvvisò sulla scia di un contagio misterioso, sconosciuto e risolto secondo indicazioni, suggestioni cinesi: bloccare tutto, chiudere tutto, alienare tutti, poi mentire a tutti, nascondere, obbligare, ricattare, costringere ad avvelenarsi e infine negare le conseguenze, mandare i servi, le puttane di regime a irridere i malati, i morti, a spingere al suicidio i medici coscienziosi, che proponevano metodi alternativi per arginare il virus.
Dite che quei metodi, infamati da vacche e sciacalli, si son poi dimostrati fondati, anzi gli unici fondati? Proprio per questo vanno oggi più di allora odiati e svergognati gli artefici, boicottati quei medici, uccisa la loro memoria. Il piano pandemico è il velo di Maya, è il pretesto per un regime che finge di litigare, di rinfacciarsi le commissioni d’inchiesta che non varerà mai davvero, mentre condivide, oggi come allora, la responsabilità lugubre di una dittatura disumana che accomunò tutti, in realtà: dai vertici supremi alle ultime istituzioni locali, dai propagandisti sanitari a quelli mediatici, dai partiti di governo a quelli di opposizione, da destra a sinistra, da sopra a sotto. SinEstra. SinEstra.
Il piano pandemico 2024-2028, non sforzatevi di capirlo, di studiarlo: non esiste, è letteralmente la copia, il clone delle misure eversive degli scorsi tre governi. Vi si postula: distanziamento sociale, chiusure indiscriminate, divieto di uscita e di movimento, coprifuoco, lockdown (senza precisarne senso e proporzioni: per intenderci, la stessa allucinazione per cui in un dato negozio una merce su uno scaffale era accessibile, un’altra sullo scaffale a fianco vietata), sanzioni per i renitenti, misure di polizia, ampio ricorso alla tecnologia autoritaria del controllo.
La differenza, se mai, è che in 24 mesi questa tecnologia si è ulteriormente sviluppata e adesso consente un monitoraggio più capillare e spietato, ciò che peraltro viene codificato negli organismi ultranazionali e sovranazionali. Su tutto, il ricorso assoluto, totale e indiscriminato ai vaccini. Come sempre, più di sempre.
Con ciò, il governo Meloni esce se non altro dall’ambiguità cautelativa della sua stagione di preparazione al potere: mai contrari, ma neanche esplicitamente favorevoli, per non offrire sponde troppo evidenti al regime PD-5 Stelle-Lega. Oggi Meloni spinge sui vaccini senza riserve. Nessun’altra profilassi è contemplata. Nessuna obiezione ammessa.
Vaccinarsi significa ammalarsi, se va bene, morire fulminati se va peggio. Come una casistica ormai nell’ordine delle centinaia di migliaia di vittime illustra. Non importa, non si torna indietro, non ci si interroga, non si spiega. Tanto la magistratura, almeno in questo caso, non boicotterà, anzi blinda.
Il piano pandemico del ministro Schillaci è quello del predecessore Speranza, suo superiore che praticamente lo nominò su mandato di Mattarella. Schillaci ha mantenuto tutte le violazioni sanitarie che poteva, avendo cura di congelare le altre, ma nessuna mai veramente abolita: stavano lì, stanno lì, nei cassetti, pronte per venire risfoderate. “Solo in caso di effettiva necessità…”, che è la presa in giro di ogni regime feroce quando ai cittadini sudditi si dice: “io posso decidere tutto e tu obbedirai, che ti piaccia o no”. Che poi questo oltraggio plateale, questo schiaffo in piena faccia alla cittadinanza, chiamala popolo, chiamala plebe se preferisci, sia calcolato bene nei suoi effetti, o che piuttosto venga riposta eccessiva fiducia nella manipolazione mediatica dei telegiornali e delle puttane di regime, che sono le stesse, buone per ogni regime, è questione che si potrà verificare, scoprire solo vivendo. O morendo.
Comunque questo piano pandemico che non c’è, è pura Agenda 2030. È Davos. È UE. È Wef. È il contagio X del cialtrone dell’OMS, Ghebrejesus, “verrà una pandemia ignota e non risparmierà nessuno”. Quindi conviene drogarsi di vaccini per morire prima. Avvelenarsi per ammalarsi per vaccinarsi per guarire, assumendo altri vaccini per altre malattie in un circolo infinito, che termina solo con lo stroncarsi dell’organismo vivente.
È Davos, sì, è Zuckerberg, Schwab, è Ursula Borderline, è Bill Gates… sono gli amici di Giorgia Meloni che sono gli stessi della sinistra globalista. È strumento di controllo come vogliono l’Unione e i suoi derivati. È l’esperimento senza fine. È l’assoluta superfluità di distinguere, di cercare una alternativa, di separare il regime di prima da quello di adesso, la destra dalla sinistra.
È la SinEstra che ha una gran voglia di nuovi contagi e se non li ha li trova, li crea, li inventa, perché nel tempo delle parole mosce, delle favole false, della sessualità inesistente, della gioventù celenterata, l’unico modo di governare torna quello delle democrazie populiste o negative che nascondono, malamente, le dittature totalitarie, dei gulag, dei laogai, dei lager. E delle siringhe di veleno nel sangue dei cristi in croce. Non sforzatevi di capire. È chiaro, è già chiaro, è tutto chiaro.
Articolo di Max Del Papa
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