Washington ha resuscitato lo spettro dell’Armageddon nucleare
di Paul Craig Roberts (*)
Gli Stati Uniti e Israele si sono isolati come i due governi più malvagi della terra. Aderendo alla politica estera di Washington, i governi fantoccio europei si ritrovano disprezzati dai loro stessi cittadini.
Undici mesi fa il presidente russo Vladimir Putin descrisse l’Occidente all’Assemblea Federale Russa:
“Si sono comportati in modo altrettanto spudorato e ambiguo quando hanno distrutto la Jugoslavia, l’Iraq, la Libia e la Siria. Non potranno mai lavare via questa vergogna. I concetti di onore, fiducia e decenza non fanno per loro. Nel corso dei lunghi secoli di colonialismo, diktat ed egemonia, si sono abituati a vedersi concesso tutto. Si abituarono a sputare sul mondo intero.
“Si è scoperto che trattano le persone che vivono nei loro paesi con lo stesso disprezzo, come un cattivo maestro. Hanno cinicamente ingannato anche i loro cittadini, ingannandoli con storie fantastiche sulla ricerca della pace, sull’adesione alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare sulla questione del Donbass. Le élite occidentali sono diventate un simbolo di menzogne totali e senza principi”.
I politici e i giornalisti russi hanno impiegato molto tempo per riprendersi dall’illusione che, con la fine del comunismo, il mondo fosse una comunità governata da regole concordate. Molti intellettuali e giornalisti russi avevano un’immagine idealizzata degli Stati Uniti che mantenevano il governo russo sbilanciato nel comprendere le vere intenzioni di Washington nei confronti della Russia. Come spiegare altrimenti la mancanza di preparazione della Russia quando Washington rovesciò il governo eletto dell’Ucraina e quando la Georgia invase l’Ossezia del Sud?
Come Putin ora comprende, le conseguenze dell’errata aspettativa del governo russo di relazioni giuste e onorevoli con l’Occidente sono state gravi. A meno che il degrado dell’Occidente non si traduca in un collasso, la guerra sarà inevitabile. I popoli americani ed europei non hanno alcun impatto sui loro governi che servono le agende dei potentati finanziari.
Ora
che l’Occidente ha dimostrato davanti a tutti che non prova vergogna
per la partecipazione al genocidio, anche i russi più occidentalizzati
probabilmente manterranno una distanza di sicurezza dalle trappole di
Washington.
*Paul
Craig Roberts (nella foto), Georgia Tech ’61, è un economista,
editorialista, blogger ed ex funzionario pubblico americano. Ha prestato
servizio durante l’amministrazione Reagan (1981) come assistente del
segretario al Tesoro per la politica economica degli Stati Uniti. Dal
1975 al 1978, Roberts fece parte dello staff del Congresso. In qualità
di consigliere economico del deputato Jack Kemp, ha redatto il disegno
di legge Kemp-Roth.
Ha scritto per il WSJ fino al 1980. Era un
ricercatore senior in economia politica presso il Center for Strategic
and International Studies, allora parte della Georgetown University.
Dopo il suo periodo al governo si è dedicato al giornalismo, ricoprendo
incarichi di redattore e editorialista per il Wall Street Journal,
editorialista per Business Week, Scripps Howard News Service e redattore
collaboratore di Harper’s Magazine.
Fonte: Paul Craig Roberts
Traduzione: Luciano Lago
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