Ucraina, l’amico immaginario sulla strada verso la miseria
di PIERGIORGIO MOLINARI
All’inizio del conflitto in Ucraina scrissi che la guerra sarebbe stata verosimilmente trattata con la medesima capacità di analisi, maturità e serietà della cosiddetta pandemia – e con esiti analoghi. Era una facile previsione.
Visto che ci ho preso gusto, faccio un’altra facile previsione: che finisca tra qualche giorno, qualche settimana o qualche mese, questa guerra – che di fatto è già finita, e persa, per l’Ucraina – si risolverà con la cosiddetta Unione Europea che costringerà l’Italia e qualche altro stato di apatici vigliacchi governati da criminali idioti e sicari a mandare vagonate di miliardi per la ricostruzione di uno stato che già prima della catastrofe bellica era tra i più corrotti e poveri d’Europa.
Intanto ci ritroveremo a dover fronteggiare terroristi, mafiosi e criminali dotati di armamenti moderni, mortai e missili anticarro acquistati per pochi spicci indovina dove. Ma a voi sarà bastato cambiare la bandierina sul profilo Facebook per sentirvi in pace con il vostro intelletto e la vostra coscienza, mentre inizierete ad accettare lockdown energetici, razionamenti e ulteriore miseria sempre con il braccino scoperto e pronto per una nuova punturina.
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