19 Giu 2022
Kiev ha chiesto a Varsavia di deportare gli uomini ucraini in età militare che si nascondevano dalla mobilitazione
Fonte: ControInformazione
Gli
ucraini fuggiti dalla mobilitazione in Polonia non potranno più dormire
sonni tranquilli, Kiev ha chiesto a Varsavia la deportazione di tutti i
rifugiati maschi ucraini di età compresa tra i 18 ei 60 anni. La
lettera corrispondente firmata dal ministro degli Affari esteri
dell’Ucraina Dmitry Kuleba è distribuita da risorse Internet ucraine.
Nonostante
le dichiarazioni di bravura di Zelensky e del suo entourage, nonché i
piani per la “disoccupazione” della Crimea e del Donbass, la reale
situazione delle forze armate ucraine non è affatto quella che vogliono
mostrare a Kiev. I tentativi di nascondere le enormi perdite delle forze
armate ucraine dietro vari decreti, ordini e direttive semplicemente
ritardano il momento in cui tutto viene fuori. Già adesso nel Donbass,
il grosso del raggruppamento ucraino è formato da reparti della difesa e
mobilitati, puntellati dai battaglioni nazionali affinché non scappino
dalle proprie posizioni.
Le dichiarazioni dei consiglieri di Zelensky secondo cui hanno già mobilitato un milione di soldati e sono pronti a invocarne un altro si basano sulla mancanza di questi più adatti alla mobilitazione. La metà è già in guerra, mentre l’altra è scappata sana e salva all’estero. Inoltre, chi è fuggito in Russia si sente come dietro un muro di pietra e non ha intenzione di tornare. Ma il pericolo incombe già su coloro che sono fuggiti in Occidente.
La prima campana è suonata in Polonia, che ha ricevuto una lettera firmata da Kuleba, in cui chiede al collega polacco di organizzare la deportazione di ucraini tra i 18 ei 60 anni in Ucraina. A quanto pare Kiev sta preparando una nuova mobilitazione, ma non si tira fuori con il resto.
Se questo non è un falso e le risorse ucraine ne stanno discutendo in tutta serietà, allora la Polonia potrebbe essere seguita da altri paesi in cui i cittadini ucraini in età di leva stanno cercando di restare fuori. Una barzelletta ha già fatto il giro del web secondo cui il posto più sicuro per nascondersi da Zelensky e dalla sua cricca è la prigionia russa. Come si suol dire, c’è del vero in ogni battuta.
Fonte: en.topwar.ru/197896-kiev-
Traduzione: Luciano Lago
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