Già disponibile lo Scenario della prossima Catastrofe Alimentare
di Ernst Wolff
Un’altra Simulazione: Messa in scena una crisi alimentare globale nel 2015, per il periodo 2020-2030.
Il mondo si sta dirigendo verso una gigantesca catastrofe alimentare. A chi pensa che ciò sia dovuto all’incompetenza o alla mancanza di pianificazione dei politici, ricordiamo le parole del Presidente degli Stati Uniti Roosevelt, che più di ottant’anni fa disse: “In politica nulla accade per caso. Se succede qualcosa, potete scommettere che è stato pianificato in quel modo”.
A conferma di quanto affermato da Roosevelt, il cosiddetto documento “LOCKSTEP” della Fondazione Rockefeller del 2010 ha anticipato la crisi sanitaria globale in corso da due anni e mezzo. Che si tratti di lockdown, vaccinazioni o dell’introduzione di restrizioni per l’accesso digitale, tutte queste misure sono state descritte nel documento, più di dieci anni prima della loro introduzione.
Inoltre, nell’ottobre 2019 si è svolto “EVENT 201”, un gioco di simulazione gestito dalla Johns Hopkins University insieme al World Economic Forum e in collaborazione con la Bill and Melinda Gates Foundation, in cui è stata simulata una pandemia e sono state recitate le misure da adottare dal punto di vista dei responsabili.
La situazione non sembra essere diversa per quanto riguarda la catastrofe globale della fame che si sta avvicinando. Anche in questo caso, sei anni e mezzo fa, è stato condotto un esercizio di simulazione: il 9 e 10 novembre 2015, 65 leader internazionali della politica e del settore privato hanno partecipato all’evento “FOOD CHAIN REACTION” presso la sede di Washington del World Wildlife Fund (WWF), simulando una crisi del sistema alimentare globale.
Lo scenario è stato progettato da un gruppo di esperti del Dipartimento di Stato americano, della Banca Mondiale e dell’azienda agricola Cargill. L’evento è stato gestito da una sottodivisione della CNA Corporation, che lavora per conto del Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti e del National Disaster Relief Coordination Center. Il finanziamento è stato fornito da Cargill, che controlla un quarto delle esportazioni di cereali negli Stati Uniti, e da Mars, il produttore di dolciumi.
Il tutto è stato prodotto dal World Wildlife Fund insieme al Center for American Progress, un think tank fondato nel 2003 da John Podesta, consigliere politico di Bill Clinton. È gestita dal lobbista Tom Daschle, un politico di spicco del Partito Democratico che era destinato a diventare Segretario alla Sanità e ai Servizi Umani sotto Barack Obama, ma che non ha potuto assumere l’incarico a causa di fughe di notizie su loschi affari finanziari.
Per due giorni, i partecipanti all’incontro hanno risposto a uno scenario che simulava una crisi alimentare globale per gli anni dal 2020 al 2030. Il fenomeno è stato innescato dalla “fluttuazione dei prezzi dei prodotti alimentari, dall’instabilità dell’approvvigionamento alimentare in un contesto di crescita demografica sempre maggiore, dalla rapida urbanizzazione, da gravi eventi meteorologici e da disordini sociali”.
Lo sviluppo della crisi è stato suddiviso in quattro periodi:
- Il primo round si riferisce al periodo 2020-2021, con gravi siccità in Nord America, disordini sociali nel Sud-Est asiatico e in Africa e un aumento dei prezzi dei generi alimentari al 262% delle medie di lungo periodo.
- Il secondo round, dal 2022 al 2024, vede gravi siccità nelle principali regioni di coltivazione e un drastico aumento dei prezzi del petrolio. Aumentano i disordini e le migrazioni, così come gli acquisti dettati dal panico di fronte alla crescente insicurezza. I prezzi dei prodotti alimentari aumentano dal 262 al 395% rispetto alla media del lungo periodo.
- Il terzo round, dal 2024 al 2027, vede una ripresa della produzione agricola in gran parte del mondo, con conseguente allentamento della pressione sui mercati. Mentre siccità isolate causano disordini nel Sahel, i prezzi alimentari globali scendono dal 395 al 141% delle medie di lungo periodo.
- Il quarto round vede siccità in Brasile, Cina e Stati Uniti, disordini sociali in India e proteste nelle città dell’Africa occidentale, oltre a un nuovo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari dal 141% al 387% rispetto alle medie del lungo periodo.
Appare bizzarro il finale del gioco di simulazione, in cui, oltre all’introduzione di una tassa sulla CO2, si registrano inaspettatamente grandi donazioni da tutto il mondo al World Food Programme delle Nazioni Unite. Di conseguenza, “il mondo è ben equipaggiato per affrontare la catastrofe nelle aree che possono essere raggiunte dalle organizzazioni umanitarie”.
Per quanto possa sembrare assurdo, a questo punto si dovrebbe smettere di scherzare. Dietro il termine “organizzazioni umanitarie” si celano numerose ONG e fondazioni come la Open Society Foundation di George Soros, la Bill and Melinda Gates Foundation, il World Economic Forum o il Bread for the World della Chiesa protestante.
Sono proprio queste organizzazioni a guadagnare potere e influenza giorno dopo giorno nella nostra epoca, e a garantire che le crisi siano sistematicamente preparate e utilizzate per garantire e consolidare il dominio dell’élite globale – pianificando il loro corso con un piano generale e, se necessario, aggravandole – indipendentemente dal fatto che vaste parti dell’umanità siano distrutte nel processo.
Per inciso, il sito web dell’evento, FoodChainReaction.org, è stato nel frattempo cancellato senza fornire alcuna motivazione.
Articolo di Ernst Wolff
Riferimenti:
https://www.cna.org/archive/CNA_Files/pdf/iqr-2015-u-012427.pdf
https://www.cargill.com/story/food-chain-reaction-simulation-ends-with-global-carbon-tax
Fonte originale: https://apolut.net/bereits-vorhanden-das-szenario-fuer-die-kommende-hungerkatastrophe-von-ernst-wolff/
Traduzione a cura di nogeoingegneria.com – Canale TELEGRAM: https://t.me/NogeoingegneriaNews
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