21 Giu 2022
L’elite di potere anglosassone gioca la carta del conflitto nucleare
Fonte: ControInformazione
di Luciano Lago
Le
oligarchie anglosassoni non si rassegnano alla sconfitta dei loro proxi
in Ucraina e dell’apparato della Nato che li sostiene. Troppo
importante la posta in gioco: il nuovo assetto mondiale dominato da loro
o dagli antagonisti del potere anglosassone (Russia e Cina).
Per
evitare il collasso delle forze ucraine/Nato, gli esponenti dei governi
di Londra e Washington prospettano non solo l’invio di ancora più armi
offensive ma anche l’utilizzo di armi nucleari. Vedasi le ultime
dichiarazioni del premier britannico Johnson nel corso della sua visita
Kiev e di vari esponenti del Congresso USA e del Pentagono.
Con il crollo del fronte ucraino Il piano delle elite e del “Deep State” rischia di franare e con esso l’ordine
mondiale prefigurato e attentamente pianificato dagli strateghi USA che
vedevano con questo una restaurazione del dominio unipolare USA sul
mondo.
La situazione gli sta sfuggendo di mano,
la Russia doveva essere sconfitta ma ha reagito ed ha preso in
contropiede le strategie degli anglo USA in Europa.
La
manovra di accerchiamento di Washington è stata interrotta dalla
“operazione speciale” russa e la stessa Russia non e’ rimasta isolata,
come gli anglo USA speravano, al contrario si e’ portata dalla sua parte
la Cina di Xi Jinping, l’India di Modi e i grandi paesi emergenti come
Indonesia, Brasile, Sud Africa, oltre ai paesi islamici e persino
Messico e Argentina. Tutte nazioni che ripudiano l’ordine mondiale
dettato da Washington e le sue regole.
Una gran parte del mondo
rifiuta l’ordine occidentale di marca USA dei dominanti, quello della
grande finanza, del liberismo, del colonialismo culturale, del dominio
neocoloniale e questo terzo mondo, dall’Africa all’America Latina, si
dimostra solidale con la Russia e collaborativo con la Cina ed i suoi
grandi progetti di sviluppo (la Belton Road).
Di fatto siamo arrivati a quello che Samuel Huntington denominava lo “scontro di civiltà” con
una alleanza anti occidentale costituita da vari capi di stato di
diversa estrazione e cultura ma accomunati da una visione del mondo
diversa da quella occidentale.
Le conseguenze delle sanzioni si
stanno rivelando fatali per l’Europa e per molti altri paesi con lo
spettro della recessione economica, carestia, sommosse sociali e
migrazioni incontrollate che possono dare il colpo definitivo agli
equilibri esistenti. Un effetto voluto dagli egemoni , le elite
massoniche anglo sioniste a cui non è bastata l’operazione
Covid/Pandemia ma che oggi puntano direttamente alla guerra ed al caos
nella speranza di riprendere il controllo del mondo che oggi sta
sfuggendo ai dominanti di Washington e Londra.
Nonostante
questo e la ossessiva propaganda mediatica diffusa dalle centrali di
potere, iniziano a comparire le prime fratture anche negli stati
europei, vedi il risultato delle elezioni in Francia e l’emergere di
movimenti definiti populisti in Italia e altri paesi. Una rabbia di
rivolta cova sotto la cenere e la crisi e la recessione economica
faranno prima o poi esplodere questa rabbia, esasperata dalle
disuguaglianze sociali e dall’arroganza del potere.
Tuttavia in
questo momento le elite di potere, come il “Deep State” USA, sono
particolarmente pericolose in quanto possono essere spinte dalla
disperazione a gesti inconsulti.
Non è un caso che ci siano vari
osservatori che stano prevedendo un prossimo collasso della stessa
Unione Europea dilaniata dalle sue contraddizioni. Un organismo
verticista e burocratico, dominato dalle lobby affaristiche/finanziarie e
gestito da personaggi non eletti ma imposti dalle elite che si è
rivelato totalmente al servizio delle centrali di potere d’oltre
Atlantico.
Il sistema finanziario su cui si è retto fino ad oggi
l’occidente e la sua dominazione si sta disgregando e il segnale viene
dato dalla fine del dominio del dollaro, ormai eroso dal ritorno alle
monete nazionali dei grandi paesi.
Il Deep State è in guerra
con tutti coloro che si oppongono al dominio anglo USA ma non è in grado
di invertire la tendenza che oggi è presente con il ripudio di questo
ordine dettato dai banchieri e dai transumanisti.
I grandi
paesi attingono alla loro cultura, alle loro tradizioni nazionali e
religiose, al Cristianesimo ortodosso (nel caso della Russia), al
Taoismo e al Confucianesimo (Cina), alla tradizione induista (India), ai
dettati dell’Islamismo sciita o sunnita, nel caso dei paesi islamici,
con il ripudio del mondo americanizzato, materialista, individualista,
edonista e transumanista.
Questo è il vero cambio di paradigma che spaventa le elite di Washington e di Londra e che le spinge a provocare la guerra e il caos.
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