Questo articolo è particolarmente indicato per coloro che ancora si ostinano a fidarsi dello Stato e sono in procinto di sottoporsi anche alla terza dose del cosiddetto vaccino. Claudio
Vaccini, il Governo rifiuta il dialogo con chi ha avuto reazioni avverse
Le vittime di reazioni avverse al vaccino al ministro della Salute: “Rifiutano il dialogo con i vaccinati che hanno avuto reazioni avverse”
di Antonio AmorosiPrima manifestazione a Roma dei vaccinati con reazioni avverse. “Ci siamo fidati dello Stato ma ora dov’è?”. Incongruenze e anomalie nella gestione della vaccinazione
“Ci sono tantissime persone che hanno ascoltato la scienza e gli inviti del governo a vaccinarsi, senza fare prima accertamenti individuali. Ora che però hanno avuto reazioni avverse, anche gravi, nessuno li vuole più vedere né ascoltare”, è il grido d’allarme dell’avvocato Erich Grimaldi, presidente di UCDL (Unione per le cure, i diritti e le libertà) che il 6 dicembre ne ha organizzato la prima manifestazione
Nell’invisibilità generale il 6 dicembre si è tenuto a Roma un presidio a ridosso del ministero della Salute. “Reazioni avverse, lo Stato dov’è?”, era la frase che campeggiava su uno degli striscioni dei manifestanti.
Avvocato Grimaldi, che succede?
Sono venuti con noi in piazza circa 200 persone tra cui una cinquantina che hanno subito reazioni avverse e parenti delle vittime...
Ma nessuno vi ha visto….
Per forza. La questura ci ha spostato, nonostante siamo persone perbene e professionisti e abbiamo anticipato al ministero questa situazione con una diffida, dicendo che se non ci rispondevano saremmo scesi in piazza vista la gravità della situazione, ...ma ci hanno spostato in una piazza dove il ministero non si vede neanche da lontano. Volevamo andare al ministero della Sanità...
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Dal ministero hanno risposto a questa vostra lettera-diffida, dove raccontavate delle reazioni avverse avute dalle persone?
No. Questo atteggiamento è un primo segno che non si vuole il dialogo. Nel nostro Paese non c'è il problema di essere vaccinati o meno. Il problema di questo Paese è che non c'è un dialogo con i cittadini. Quindi volevamo manifestare sotto il ministero della Sanità.
Qual è la condizione di queste persone che protestano?
Sono vaccinati che hanno ascoltato le istituzioni e ascoltata la cosiddetta scienza e senza fare alcun accertamento diagnostico preventivo, perché il governo non li ha previsti almeno per quanto riguarda il D-dimero o una visita cardiologica...
Sì, hanno invitato le persone a non fare prima della vaccinazione alcun tipo di accertamento preventivo sulla propria condizione di salute...
Esattamente e ora abbiamo i risultati. Questo accade tra una dose e l’altra. Gli effetti della terza dose li vedremo probabilmente a gennaio e quindi questo significa che tu Stato non vuoi ascoltare i vaccinati che hanno invece ascoltato la scienza e le istituzioni per poter uscire da questa emergenza anche dal punto di vista sociale...
La scienza non si basa sulla fede ma sul dubbio e la verifica...
Sul dubbio infatti e le constatazioni. Il ministro della Salute rifiuta il dialogo con i vaccinati che hanno avuto reazioni avverse, questa è la situazione
Di che tipo di reazioni avverse parliamo per coloro che erano in piazza?
Parliamo di pericarditi, miocarditi, paralisi temporanee, problemi all'udito, problemi di visibilità agli occhi, herpes, allergie, spossatezza continua, persone che non riescono più a lavorare, persone che non riescono più a camminare bene. È venuto in piazza un ragazzo che ha raccontato come ha perso il padre dopo la prima dose di Astrazeneca. Dal mese di aprile 2021 gli hanno addirittura certificato la correlazione ma non ho mai ricevuto neanche una telefonata dal ministero
Queste sintomatologie dei manifestanti sono state tutte accertate clinicamente?
Sì, sono tutte accertate clinicamente ma essendoci dei tempi molto stretti, rigidi e circoscritti tra il vaccino e gli eventi avversi dicono che non sono correlati per la maggioranza dei casi. Quindi ci sarebbe legalmente da depositare tutti i ricorsi per accertamenti preventivi in tribunale e nominare dei consulenti tecnico-scientifici per approfondire l'eventuale correlazione, per mostrare la presenza di queste malattie che prima non c'erano
Cosa chiedete ora? Cosa farete?
Gli effetti collaterali e gli eventi avversi a breve, medio, e lungo termine potenzialmente correlabili a questi vaccini non sono ancora del tutto conosciuti. Per questo chiediamo che lo Stato faccia una vigilanza attiva e non passiva, su base volontaria, come sta facendo. E poi non è accettabile che il cittadino, per potersi sottoporre alla vaccinazione, debba firmare un consenso informato che esonera tutto il sistema da qualsivoglia responsabilità
Certo, ma ci spieghi meglio cosa farete e quali sono le incongruenze che avete rilevato...
Fin dall’inizio delle vaccinazioni per il Covid, molti scienziati hanno posto dubbi circa il rischio da parte del vaccino di poter determinare in alcuni soggetti un profilo trombotico. Elevati livelli del D-dimero, che è un biomarker che segnala un evento trombotico anomalo in qualche parte del corpo, sono stati trovati in un’alta percentuale nei soggetti vaccinati con qualsiasi tipo di vaccino anti Covid, come è stato anche riportato dal sito per la segnalazione degli eventi avversi di AIFA... eppure non si fa nulla
Quindi che cosa chiedete?
Il ministero dovrebbe spiegare perché non è stato previsto il D-Dimero prima e dopo ogni somministrazione di vaccino, compresa la prossima terza dose? Perché non sia stato previsto un esame sierologico per il dosaggio degli anticorpi anti SARS-COV2 al fine di comprendere se già ci fosse stato un contatto con il virus e, possibilmente, evitare un fenomeno ADE in soggetti che avevano contratto il Covid19 in modo asintomatico e avevano sviluppato anticorpi alti? Perché sono stati ugualmente sottoposti a vaccinazione e quindi a un rischio? Perché a distanza di 11 mesi, non è stato previsto un protocollo inerente un trattamento farmacologico ante e post vaccino, atto a proteggere i soggetti maggiormente a rischio da eventuali effetti collaterali? Chiediamo al ministero e a Aifa perché la campagna di sensibilizzazione per poter segnalare gli eventi avversi a “vigifarmaco” sia iniziata solo nel mese di ottobre 2021, a distanza di circa 11 mesi dall’inizio della campagna di vaccinazione, con la conseguenza che la maggior parte dei cittadini coinvolti non hanno segnalato gli eventi avversi? Perché non è possibile fare accertamenti senza oneri a carico del vaccinato, tenuto conto dell’obbligatorietà introdotta per l’accesso al lavoro in determinati ambiti? Il Ministero ha previsto un fondo adeguato per i danni da reazioni avverse, visto che ci sono e ci saranno sul breve e lungo periodo, anche permanenti?
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