Sono mesi che si sa che il personale sanitario e in particolare quello ospedaliero si sta contagiando a ritmi ben superiori alla popolazione, ma solo ora iniziano ad ammetterlo, e questo avviene nonostante siano tutti vaccinati con due dosi o addirittura tre dosi di vaccino OGM. Quale sarebbe la sorpresa? Uno studio dell'Università inglese di Oxford di alcuni mesi fa aveva già rivelato che i vaccini immunizzano solo per alcuni mesi, mediamente tre soli mesi, e quindi è ovvio che dal quarto mese i vaccinati si contagiano e contagiano esattamente e forse pià dei non vaccinati e quindi crolla tutta la falsa narrativa sul Green Pass, che per coerenza dovrebbe valere per tutti i vaccinati al massimo tre mesi e non 12 mesi come adesso. Ma noi sappiamo che il Green Pass non è una misura sanitaria ma di coercizione politica, un obbligo surretizio, discriminante e penalizzante per indurre a vaccinarsi e sottoporsi a controlli dispotici e distopici. Claudio
Più contagiati in corsia. "Aumento sotto gli occhi di tutti", così il Covid colpisce medici e infermieri già vaccinati
Ecco alcuni numeri forniti dal Nursing up: «Negli ultimi trenta giorni siamo passati dai 1.377 operatori sanitari contagiati di lunedì 25 ottobre (25 settembre-25 ottobre), ai 1.720 di venerdì 29 ottobre (29 settembre-29 ottobre). Oggi se ne contano 1.734 (30 ottobre), ovvero 14 contagiati in più in 24 ore». Poi l’attacco: «Crediamo ancora una volta che l’opinione pubblica non abbia l’anello al naso».
Va ricordato che i medici e gli infermieri possono fare la terza dose
di vaccino. Attualmente è del 13% la percentuale degli operatori in
servizio negli ospedali e nelle strutture sanitarie ad aver ricevuto il
nuovo richiamo contro il Covid. Su un milione di dosi booster
somministrate in tutta Italia, secondo l’analisi condotta da Fiaso
(Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) sugli open data
messi a disposizione dalla struttura del Commissario straordinario per
l’emergenza, circa 170mila sono andate a soggetti tra 20 e 60 anni che
rappresentano per lo più la platea di personale sanitario, in tutto 1
milione 400mila unità, a cui è destinato il richiamo vaccinale. «Le
Aziende sanitarie e ospedaliere sono impegnate al massimo per proteggere
i professionisti e l’intero sistema. Da circa due settimane è partita
la campagna di immunizzazione con la terza dose per gli operatori
sanitari che sono stati i primi, ormai dieci mesi fa, a ricevere la
vaccinazione e per i quali è previsto il richiamo che consente di
rafforzare ulteriormente la risposta immunitaria», commenta Giovanni
Migliore, presidente Fiaso, che aggiunge: «In alcune strutture si sta
procedendo con la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e di
quello contro il Covid, una soluzione organizzativa che consente di
ottimizzare le risorse e di garantire in una sola seduta vaccinale una
doppia protezione. Circa il 13% del personale sanitario ha già ricevuto
la dose booster e si tratta per lo più di operatori ancora impegnati in
prima linea nei reparti Covid dai pronto soccorso alle rianimazioni».
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