Dopo il recente studio dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) dovremmo porci la domanda di che fine hanno fatto le cartelle cliniche non pervenute all'istituto.
La vera domanda per l’ISS è: che fine hanno fatto le altre 122.558 cartelle cliniche?
L'ISS possiede SOLO 7.910 CARTELLE CLINICHE, SU 130.468, cioè il 6,1% delle cartelle necessarie per analizzare i dati dell'emergenza Covid-19.
A seguito dell’articolo di Franco Bechis su Il Tempo, intitolato “Gran pasticcio nel rapporto sui decessi. Per l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), gran parte dei morti non li ha causati il Covid”, che ha fatto tanto discutere, si sente la necessità di fare un po’ di chiarezza sui risultati ivi riportati e commentati.
Dai dati del più recente rapporto EPICENTRO (il portale dell’Istituto Superiore di Sanità) del 13 ottobre 2021, si evince che solo il 2,9% sarebbero decessi esclusivamente riferibili a morti per COVID-19. Va innanzitutto evidenziato che questi dati si basano su un “campione di tipo OPPORTUNISTICO “, quindi non probabilistico, vale a dire che
🔴NON È POSSIBILE VALUTARE QUANTO SIA RAPPRESENTATIVO DELLA POPOLAZIONE STUDIATA🔴
🚫 Cosa NON si può dire:
che
solo 3.783 decessi (ossia il 2,9%), dei 130.468 totali, possano essere
decessi confermati per Covid-19. È infatti azzardato ora calcolare
questo dato. Questo calcolo si potrà fare solo se il dato del 2,9% venisse confermato da analisi più solide.
✅ Cosa SI PUÒ dire:
- l’ISS è in possesso di SOLO 7.910 CARTELLE CLINICHE, SU 130.468, ovvero del 6,1% delle cartelle necessarie alle analisi dei dati
- Non sanno più come definire questi “deceduti”, se chiamarli, come facevano nel 2020, decessi Covid-19 oppure PER Covid-19 oppure CON Covid-19 oppure, come si legge nel Rapporto in questione, deceduti positivi a SARS-CoV-2 oppure deceduti dopo aver contratto il SARS-CoV-2 oppure deceduti con tampone positivo per SARS-CoV-2
Dunque, al 13 ottobre 2021, ossia a circa 20 mesi dopo l’esplosione di una pandemia che sta distruggendo l’umanità intera, che sembrava rischiasse di far estinguere l’umanità, il Governo italiano, ha (in ordine sparso):
- imposto mascherine a prezzo più che decuplicato
- imposto diversi lockdown che hanno sventrato l’economia, già asfittica di questo paese
- imposto il coprifuoco
- imposta la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri, impianti sciistici, musei, palestre, centri sportivi, discoteche e quant’altro
- imposto il Green Pass per tutte queste attività
- impedito alle persone di fare 3 chilometri per andare a trovare i parenti in un’altra regione, lasciandogliene percorrere 200 se lo spostamento avveniva all’interno della stessa regione
- impedito ai malati di ricevere visite e cure dai propri cari
- messo i bimbi in DAD
- messo gli studenti universitari in DAD
- comprato centinaia di milioni di banchi a rotelle della peggiore qualità
- imposto test pericolosi e dolorosi (e spesso di dubbia efficienza) anche per bambini dell’asilo
- messo in quarantena per settimane persone sole e abbandonate
- messo in quarantena intere famiglie per sospetti positivi a scuola o in ufficio
- impedito i viaggi e gli spostamenti tra nazioni
- chiamato “calmierato” il prezzo di 15 euro a tampone
- sospeso lo stato di diritto promulgando decreti (firmati dal Presidente della Repubblica) che violano la Costituzione, i Regolamenti Europei e si negano addirittura tra di loro
- mentito nelle dichiarazioni
- diviso in due la popolazione, creando cittadini di serie A e cittadini di serie B e mettendo una fazione contro l’altra
- rinviato elezioni
- imposto il Green Pass per lavorare
(ne scordo sicuramente un’infinità, ma tanto basterebbe l’ultima, che le assorbe tutte) - reso quelli che erano i nostri diritti, dei permessi (concedibili o meno)
ma non sono stati in grado di obbligare gli ospedali a produrre le cartelle cliniche in tempi utili per fare le analisi necessarie a valutare l’emergenza?
Quindi, circa 20 mesi dopo l’esplosione di questa pandemia e dopo aver imposto tutto questo, si viene a sapere che l’Istituto Superiore di Sanità ha a disposizione i dati completi solamente di 7.910 deceduti?
E questo perché gli ospedali trasmettono all’ISS le cartelle cliniche “secondo tempistiche diverse, compatibilmente con le priorità delle attività svolte negli ospedali stessi“, vale a dire “quando gli pare”?
Quindi a noi sono tolti i diritti, tra cui quello al lavoro, ma all’ISS i dati arrivano quando gli ospedali sono comodi?
Nel 1815, a cavallo, avrebbero fatto di meglio. Nel 2021, con internet e
la fibra, dopo 20 mesi l’ISS ha a disposizione i dati completi di soli
7.910 deceduti su 130.468 dichiarati?
E se davvero il mondo ci guarda come cavie, come laboratorio, mi spiace ma il test non sarà indicativo. Perché in nessun altro paese del mondo la gente sarebbe in grado di accettare un decimo di quello che stiamo subendo noi.
Autore: Nicoletta Signoretti (per la parte statistica) e Massimo Callisti (per l’analisi sull’attualità)
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