La Russia è pronta ad
aiutare e a calmare il mercato del gas. Oggi i prezzi hanno cominciato a
scendere per la prima volta da ottobre dopo il record scioccante
raggiunto ieri, grazie alle poche parole pronunciate da Putin e alla sua
proposta di aumentare le forniture del gas in Europa rispetto a quelle
previste nei contratti. Un aiuto quindi da Putin, concreto, per calmare
il mercato impazzito del gas – aumentando il pompaggio del gas nelle
tubature e nelle vendite in borsa. In Germania, Klaus-Dieter Maubach,
direttore della Uniper ha definito le parole di Putin “ il vaccino
contro i prezzi alti del gas”.
Il fatto è che la Ue è passata alla politica dei contratti per il gas a breve termine e al commercio presso la borsa del gas.
Il commercio del gas in borsa non è efficace ed è
gravido molti rischi - ha detto Putin – perché il gas non è come gli
oggetti o il petrolio che si può produrre e conservare in attesa del
momento buono del mercato”. La Russia è sempre stata a favore di
contratti a lungo termine che escludono brusche variazioni del prezzo e
garantiscono prevedibilità sia per l’acquirente che per il fornitore ma
l’Europa ha scelto un’altra strada. L’Europa è diventata vittima della
sua stessa politica, sin dal 2005 le direttive dell’Unione Europea hanno
limitato le posizioni di Gazprom sul mercato dell’Ue, poi hanno preso
la scelta “verde” e poi sono arrivati sul mercato del gas gli
speculatori.
Ci sono stati molti tentativi di addossare la colpa
della crisi del gas in Europa alla Russia, la solita stupida politica
della russofobia, “l’Europa è ostaggio della Russia”, “la Russia usa il
gas come un’arma”. Oggi il segretario di Stato americano Antony Blinken
ha chiesto alla Russia di “non usare il gas come un’arma in politica
estera”, colpisce molto il cinismo di chi ogni giorno usa come arma non
solo le sanzioni e il dollaro, ma anche i bombardamenti degli Stati
sovrani!
Ma la Russia non deve niente a nessuno in Europa, perché
Gazprom è un fornitore affidabile, da 50 anni porta il gas in Europa e
ha sempre adempiuto a tutti gli impegni presi e alle clausole dei
contratti. Putin ha precisato che «Gazprom non ha mai rifiutato di
aumentare le forniture di gas all'Europa, se richiesto».
Putin ha aggiunto che la Russia aumenta le forniture di
gas all'Europa attraverso l'Ucraina, superando i volumi concordati in
base al contratto di Gazprom con Kiev, nonostante il pompaggio
attraverso l’obsoleto sistema ucraino non sia vantaggioso per la Russia.
Il problema è nato dal fatto che la Gran Bretagna ha
portato i partner europei alla scelta di liberalizzare il mercato del
gas e di rifiutare i contratti del gas a lungo termine, poi i britannici
se ne sono lavati le mani abbandonando la Ue ma alla fine tutti quanti
sono caduti nella rete che da soli hanno steso.
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