Anch'io sono continto (da mesi) che il rettiliano al governo non avrà successo e non conseguirà il budget che i suoi padroni gli avevano imposto di raggiungere. Il 15 del mese, cioé dopodomani, si avrà conferma di come abbiano tirato troppo la corda contando su qualche decina di milioni di italiani compiacenti, disinformati e analfabeti funzionali, non sufficienti per reggere il loro gioco, in quanto non tutte le istituzioni sono totalmente asservite al potere élitario ma sono più orientate per il rispetto della Costituzione e gli interessi della popolazione. Il rettiliano e la sua corte di rettili potrebbero passare repentinamente dalle stelle alle stalle ... Claudio
Falsa Narrazione e fantomatica “Minaccia nera”
di Cesare Sacchetti
Se apriamo le prime pagine dei giornali di regime troviamo la stessa identica falsa narrazione.
Questo non deve sorprenderci affatto perché ormai da tempo abbiamo visto che non esiste alcuna informativa. Esiste una macchina di menzogne saldamente nelle mani di cinque famiglie, ognuna delle quali è fedele all’agenda del Nuovo Ordine Mondiale. L’ultima falsa narrazione in questione è quella che descrive la fantomatica “minaccia nera”.
Le false opposizioni del Parlamento ormai non riescono più a contenere il dissenso nei confronti del regime mondialista. Il dissenso è ormai uscito dal Parlamento e sta correndo rapidamente verso i confini del sistema. Il regime pertanto per cercare di contenere nel perimetro della Matrix il popolo che ormai non crede più alla truffa della democrazia liberale, ha tirato fuori l’ultima risorsa a guardia del sistema: la falsa destra patriottica. Abbiamo osservato precedentemente come questi gruppi definiti dai media come “neofascisti” non hanno in realtà nessuna intenzione di restituire la sovranità nazionale perduta all’Italia.
La loro funzione è quella piuttosto di penetrare le fila di nascenti movimenti patriottici, provocare violenze consentite dalla parte marcia delle forze dell’ordine, per poi poter avere il pretesto di mettere al bando la lotta contro la dittatura, definendola come “minaccia terroristica”. C’è un problema però nell’esecuzione di questo piano. Giunti a questo punto, l’unico modo per tenere in vita il sistema è quello di ricorrere alla violenza contro i dissidenti, e per ricorrere alla violenza serve il sostegno unitario di forze dell’ordine e forze armate. Il regime di Draghi non si trova in queste condizioni. Fasce sempre più larghe degli uomini in divisa prendono le distanze dalla dittatura.
Ormai è solo una piccolissima parte della popolazione che beneficia dell’attuale status quo. Solo questa piccola élite parassitaria ha interesse a mantenere le cose così come stanno. Il resto del Paese vive nelle sofferenze quotidiane. La sensazione pertanto, è che se la corrotta classe politica italiana pensa di salvarsi nascondendosi dietro lo spauracchio della falsa destra nazionalista, stia difatti rincorrendo una illusione. Aristotele definiva la democrazia come una delle forme di governo più corrotte. Attualmente l’Italia e il mondo Occidentale sembrano trovarsi nella fase dove la corruzione delle democrazie è così permeata nelle radici del sistema da portare ad un suo inevitabile crollo.
In un precedente post mi è capitato di fare delle considerazioni su come ormai parti sempre più ampie delle forze armate e delle forze dell’ordine stiano voltando le spalle al regime. Ho appena avuto una conversazione con una mia fonte delle forze dell’ordine, che presta servizio presso una delle più importanti infrastrutture del Paese. Questa fonte mi ha in pratica confermato quanto già detto in precedenza. Il ministero dell’Interno ha chiesto alle forze dell’ordine che lavorano presso questa infrastruttura di venire a prestare servizio per un’altra manifestazione contro il certificato razziale vaccinale prevista proprio per il 15 ottobre, giorno nel quale dovrebbe entrare in vigore l’infame decreto del regime Draghi.
I poliziotti si sono rifiutati categoricamente e hanno anche espresso l’intenzione di mettersi in malattia proprio per il giorno 15. Questi stessi agenti hanno espresso profondo disgusto per quei “colleghi” che si sono prestati a manganellare manifestanti pacifici lasciando agire industurbata la falsa destra nazionalista che occupava la sede della CGIL.
Le forze dell’ordine pertanto si stanno schierando contro il sistema. A questo punto, tutto lascia pensare che siamo ad un passo dal redde rationem (la resa dei conti) con i traditori della patria. Il 15 ottobre avrebbe dovuto essere la data dell’inizio della società autoritaria mondialista in Italia. Questa data invece sembra che stia per essere la data nella quale sarà intonato il requiem, che accompagnerà l’inizio della fine del regime di Draghi e della corrotta seconda Repubblica.
Speriamo… (ndr)
Articolo di Cesare Sacchetti
Fonte: https://t.me/cesaresacchetti
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