Mentre la popolazione rischia di morire di freddo durante l'inverno per la crisi energetica e il fallimento economico del paese, il presidente ucraino gioca alla guerra con la Russia sentendosi spalleggiato dalla NATO e soprattutto dagli USA, i quali probabilmente gli hanno datto via libera per provocare i russi e coinvolgerli in una guerra regionale per poi addossargli la colpa dell'aggressione e dell'invasione del territorio ucraino.Il problema è che con la Russia non si dovrebbe mai superare un certo limite, perché poi ci si renderà conto, troppo tardi, che mentre l'Occidente e i suoi leader da operetta, hanno i piedi di argilla, la Russia ha un ottimo leader, un vero statista e i piedi li ha solidi e può pertanto prenderli a calci in culo senza problemi. Prima di giocare alla guerra con provocazioni da decerebrati sarebbe meglio studiare un minimo de geopolitica e strategia, magari informandosi sugli armamenti ultra moderni di cui dispone la Russia, tutti rinnovati negli ultimi dieci anni, mentre l'Occidente è in condizioni di degrado gravissimo, non riuscendo neppure a fare manutenzione degli armamenti di cui dispone. Sarebbe meglio giocassero ai soldatini, possibilmente di plastica. Claudio
28 Ottobre 2021
Sembra che in Ucraina stiano facendo sul serio: vogliono coinvolgere la Russia
di Luciano Lago
La situazione sul fronte del Donbass è più grave di quello che sembra, dice l’analista russo Muratov che l’obiettivo è quello di trascinare la Russia in una guerra e lanciarla nel momento in cui riceveranno l’ordine dagli USA.
Per questo si assiste alle dichiarazioni
bellicose degli esponenti ucraini di voler combattere contro la Russia e
riprendersi il Donbass e poi la Crimea.
Le forze ucraine
stano adottando una offensiva tattica con il fine di esser preparati in
qualsiasi momento a scatenare la gran guerra contro la Russia,
sentendosi spalleggiati dalla NATO.
Le dichiarazioni
pronunciate dai plenipotenziari ucraini, quando questi hanno acquistato e
adottato i droni UAV turchi,erano improntate alla necessità di
utilizzare mezzi di dissuasione contro i secessionisti del Donbass e che
le forze ucraine dovevano prendere confidenza con questi mezzi.
Come
risultato ,il 26 di ottobre gli ucraini hanno sparato con un drone
contro le postazioni della Repubblica di Donetsk, per dare un segnale di
potenza.
Non è un caso che la settimana precedente era arrivato in visita a Kiev il segretario alla difesa USA, Lloyd Austin, che ha portato 60 milioni di dollari in aiuti per le spese di acquisti in nuove armi.
Il
27 di Ottobre è partita l’offensiva con il sequestro dell’abitato di
Staromaryevka, che si trova nella linea de fronte, come aveva informato
la fonte ucraina e la notizia è stata diffusa dai corrispondenti di
guerra e dai giornalisi di Lugansk. L’impressione degli osservori nella zona è quella che l’Ucraina ha ricevuto luce verde dagli USA per iniziare l’offensiva.
Appare evidente che il presidente Zelensky, in gravi difficoltà interne, sia alla ricerca di un successo militare da dimostrare ai suoi sponsor occidentali e che gli sia utile per distrarre la sua opinione pubblica dalla crisi senza uscita in cui si trova il paese, alle soglie di un lungo inverno che si preannuncia gelido.
Le notizie che provengono dal fronte sono sempre più inquietanti, secondo il ministero della RPD:
la
notte del 25 di ottobre le forze ucraine hann cercato di impadronirsi
dellìinsediamento civile di Staromaryevka nel distretto di Telmanovsky, a
sua volta l’ufficio degli osservatori del Centro di coordinamento ha
informato che l’insediamento di Selmanovo veniva ataccato dalle forze
Ucraine con l’utilizzo di obici di artiglieria da 122 mm., proibiti
sulla base degli accordi di Minsk.
Durante l’ultimo mese la
situazione sulla linea di contatto in Donbass ha iniziato a peggiorare
anche dopo che gli ucraini hanno catturato un rappresentante della
Repubblica popolare di Donetsk, un ufficiale di nazionalità russa.
Da
quel momento si è intensificata l’offensiva e i bombardamenti contro
gli insediamenti civili, utilizzando anche droni e, come risultato dei
bombardamenti, si registrano danni a stazioni trasformazione,
danneggiata una scuola, un ospedale, una sala di caldaie che ha fatto
saltare l’elettricità in tutta la zona e danni a edifici civili per
effetto dei bombardamenti.
Vale la pena segnalare che l’insediamento
si trova sottostante la linea del fronte e, per organizzare l’attacco,
bisognava attraversare un fiume e spingersi sull’altra riva.
La zona dove è partita l’offensiva è abbastanza vicina al confine con la Russia (dista circa 30 Km.)
L’esperto dice che la situazione sulla linea del fronte si è molto deteriorata
e l’offensiva è da mettere in relazione con la visita di Austin che
probabilente è quello da cui l’Ucraina ha ricevuto luce verde per
partire con la nuova escalation di ostilità. Ci sono già vittime da una
parte e dall’altra.
Così si può prevedere che ci saranno più
tentativi che faranno le forze ucraine per entrare in altri insediamenti
che serviranno a dimostrare lo stato di avanzamento delle truppe.
A questo punto i paesi garanti degli accordi dovrebbero intervenire per fermare le ostilità prima che sia troppo tardi. Daranno la colpa alla Russia.
In
questo frangente viene in mente l’informazione dei marines sbarcati in
Moldavia e mimetizzati con abiti civili per non dare nell’occhio. Era
tutto preparato?
Sembra che in Ucraina e in Transistria sono convinti che qualsiasi azione offensiva sarà gratis e non avrà contraccolpi.
Tuttavia la risposta della Russia potrebbe arrivare in qualsiasi momento e sorprendere sia l’Ucraina che gli Stati Uniti.
Piccolo
dettaglio: nell’insediamento di Staromaryevka, temporaneamente
sequestrato dagli ucraini, vivono circa 200 persone fra le quali ci sono
37 cittadini con passaporto russo. Si può pensare che la Russia voglia
abbandonare in mano ucraina dei suoi cittadini senza reagire? Aspettiamo
e vediamo.
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