Cavaliere di Monferrato. Blog di Claudio Martinotti Doria
Benvenuti nel Blog di Claudio Martinotti Doria, blogger dal 1996
"Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam", motto dell'Ordine dei Cavalieri Templari, Pauperes commilitones Christi templique Salomonis
"Ciò che insegui ti sfugge, ciò cui sfuggi ti insegue" (aneddotica orientale, paragonabile alla nostra "chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane")
"Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell'Occidente è che perdono la salute per fare soldi. E poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere nè il presente nè il futuro. Sono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto." (Dalai Lama)
"A l'è mei mangè pan e siuli, putòst che vendsi a quaicadun" (Primo Doria, detto "il Principe")
"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci." Mahatma Gandhi
L'Italia non è una nazione ma un continente in miniatura con una straordinaria biodiversità e pluralità antropologica (Claudio Martinotti Doria)
Il proprio punto di vista, spesso è una visuale parziale e sfocata di un pertugio che da su un vicolo dove girano una fiction ... Molti credono sia la realtà ed i più motivati si mettono pure ad insegnare qualche tecnica per meglio osservare dal pertugio (Claudio Martinotti Doria)
Lo scopo primario della vita è semplicemente di sperimentare l'amore in tutte le sue molteplici modalità di manifestazione e di evolverci spiritualmente come individui e collettivamente (È “l'Amor che move il sole e le altre stelle”, scriveva Dante Alighieri, "un'unica Forza unisce infiniti mondi e li rende vivi", scriveva Giordano Bruno. )
La leadership politica occidentale è talmente poco dotata intellettualmente, culturalmente e spiritualmente, priva di qualsiasi perspicacia e lungimiranza, che finirà per portarci alla rovina, ponendo fine alla nostra civiltà. Claudio Martinotti Doria
PER CONTATTI: claudio@gc-colibri.com
Se preferite comunicare telefonicamente potete inviare un sms al 3485243182 lasciando il proprio recapito telefonico (fisso o mobile) per essere richiamati. Non rispondo al cellulare ai numeri sconosciuti per evitare le proposte commerciali sempre più assillanti
Cliccando sullo stemma del Monferrato potrete seguire su Casale News la rubrica di Storia Locale "Patriă Montisferrati", curata da Claudio Martinotti Doria in collaborazione con Manfredi Lanza, discendente aleramico del marchesi del Vasto - Busca - Lancia, principi di Trabia
Come valorizzare il Monferrato Storico
…La Storia, così come il territorio e le sue genti che l’hanno vissuta e ne sono spesso ignoti ed anonimi protagonisti, meritano il massimo rispetto, occorre pertanto accostarsi ad essa con umiltà e desiderio di apprendere e servire. In questo caso si tratta di servire il Monferrato, come priorità rispetto a qualsiasi altra istanza (personale o di campanile), riconoscendo il valore di chi ci ha preceduti e di coloro che hanno contribuito a valorizzarlo, coinvolgendo senza preclusioni tutte le comunità insediate sul territorio del Monferrato Storico, affinché ognuna faccia la sua parte con una visione d’insieme ed un’unica coesa identità storico-culturale condivisa. Se ci si limita a piccole porzioni del Monferrato, per quanto significative, si è perdenti e dispersivi in partenza.
Sarà un percorso lungo e lento ma è l’unico percorribile se si vuole agire veramente per favorire il Monferrato Storico e proporlo con successo come un’unica entità territoriale turistico culturale ed economica …
La domanda che dovremmo porci è la seguente: da noi la Corte Costituzionale e la Magistratura in genere tace perché intimidita e impedita o corrotta e addirittura complice? Claudio
31 Ottobre 2021
Rivolta dei Tribunali in Spagna: è ufficiale! Il secondo stato di emergenza è dichiarato incostituzionale
La
Corte costituzionale spagnola ha appena inferto l’ennesimo schiaffo al
governo socialista guidato da Pedro Sanchez dichiarando, il 27 ottobre,
incostituzionale il secondo stato di emergenza durato 6 mesi senza che
né il Parlamento né la Costituzione potessero controllare l’operato del
governo.
In Spagna la giustizia è in piena rivolta e la domanda da porsi è se il resto d’Europa ne sarà ispirato.
Infatti, dopo aver ordinato al governo centrale di Madrid di rimborsare
tutte le multe riscosse durante il primo stato di emergenza sanitaria
del marzo 2020, la giustizia ha appena dichiarato incostituzionale il
secondo stato di emergenza durato dal 9 novembre 2020 al 9 maggio 2021.
Questo
mercoledì, l’informazione è stata confermata da altre fonti, tra cui i
media spagnoli, Infobae . Secondo questa fonte, questo verdetto emesso
il 27 ottobre dalla Corte sarebbe un duro colpo per il governo spagnolo
guidato da Pedro Sanchez, dopo la prima invalidazione del 1° stato di
emergenza da parte della stessa Corte.
Secondo
Infobae, che utilizza le stesse informazioni di El Pais , la Corte
Costituzionale si è lamentata principalmente della durata del 2° stato
di emergenza, 6 mesi durante i quali né il Parlamento né il Congresso
sono stati in grado di controllare l’azione del governo. La Corte ha
anche denunciato il fatto che il governo centrale di Madrid ha preso il
posto delle comunità autonome (regioni spagnole) che tuttavia avevano la
competenza.
Il 27 ottobre il verdetto del governo ha
scatenato una forte reazione nella classe politica spagnola dove
l’opposizione, soprattutto di destra, ha accolto con favore lo schiaffo
inferto al governo socialista. Si ricorda che la Corte era stata adita
su tale questione da parte dell’estrema destra spagnola, Vox.
Così,
in un tweet pubblicato sul suo account personale, il giornalista Luis
de Pino stima che Vox abbia vinto la partita per 3 gol a 0. ” Vox e la
Costituzione 3 – Pedro Sanchez 0 “, scherza.
Nota:
Mentre in Italia la magistratura e le istituzioni di garanzia sono
sprofondate nel letargo più profondo, in Spagna c’è ancora una
magistratura vigile che non permette al Governo di compiere abusi e
violazione dei diritti costituzionali dei cittadini con il pretesto di
una eterna emergenza. In Italia, il paese del “Draghistan”, regnano il
conformismo ed il pensiero unico fino ai vertici delle istituzioni.
In questo articolo con linguaggio esplicito e semplice viene spiegata la dinamica che ha generato il Green Pass italiano, unico nel suo genere, e i veri obiettivi che si pone di raggiungere, oltre alle poderose armi a disposizione di questa Super-Classe aristocratica mondiale (neofeudale) che ha deciso di resettare l'economia e la società mondiale, iniziando soprattutto dalle nazioni più vulnerabili e condizionabili, come l'italia. Claudio
Il Draghistan - fu Repubblica Democratica Italiana fondata sul lavoro (R.I.P.) - è l’unico Paese al mondo ad avere denominato il lasciapassare Covid “green pass”
e ad averlo applicato a tutti i lavoratori. Vedremo a breve come, già
nella denominazione, quest'azione di Governo tradisca - con tutta
evidenza - l'intento di addolcire la polpetta avvelenata ribattezzandola
attraverso una classica operazione di green-washing.
Cosa è il green pass in Draghistan?
Il Covid Certificate nasce con lo scopo dichiarato di
facilitare gli spostamenti dei cittadini dell’Unione Europea tra i vari
stati. In Draghistan, però, esso è utilizzato a scopo dichiaratamente
discriminatorio al fine di ottenere l’obbedienza dei sudditi ai precetti politico-sanitari del governo.
Poco importa che ciò sia in palese violazione del considerando 36
del Regolamento UE 953/2021, la cui traduzione in italiano dell’ultima
frase (e solamente in italiano!) era stata inizialmente “omessa” (per
una svista! Sic!). Infatti, per tale accidentale (per il governo)
coincidenza, in quella traduzione veniva omessa proprio quella frase con
cui la Norma Europea (quindi di rango superiore alla Norma italiana)
vieta l'utilizzo del Covid Pass per discriminare chi non vuole vaccinarsi.
Il considerando 36 del Regolamento UE 953, nella sua versione
italiana definitiva pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione
europea L 211 del 15 giugno 2021, enuncia che: “È necessario evitare
la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono
vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel
gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente
somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora
avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate.Pertanto …».
In totale spregio di tutto ciò (anche senza voler pensar male in merito al movente della "accidentale svista” nella traduzione) il Draghistan utilizza tale lasciapassare (impropriamente e sordidamente definito) “green”
a scopo ricattatorio. Peraltro, la caratterizzazione ricattatoria del
Green Pass è stata candidamente - più che ammessa - dichiarata sia da
ministri del Governo, che dallo stesso Amato e Indiscusso Leader Maximo
SuperMario Draghi.
Inoltre, il Draghistan non prevede la gratuità dei test per chi non
vuole iniettarsi il vaccino, e ha bocciato i molto meno invasivi test
salivari (anche se considerati più efficaci dalla recente letteratura
scientifica). Come ci spiega il Renato Brunetta, dall’alto della sua
posizione di ministro per la (sempre solerte) Pubblica Amministrazione,
il green pass” è un “geniale strumento che rappresenta un costo fisico, economico e organizzativo per chi rifiuta di vaccinarsi”[1]; in altre parole una vera e propria tortura inflitta ai sudditi disobbedienti.
Il Great Reset come prodromo del green-pass
Il Great Reset è argomento di discussione negli ambienti delle elite globale non da ora, ma già da diversi anni.
Troviamo numerosi e interessanti riferimenti incrociati tra l’iniziativa del Great Reset, la Piattaforma di Azione Covid-19 del WEF (World Economic Forum) ed altri format, in cui sempre il WEF mobilita diversi stakeholder delle elite globali come Bill Gates, il cui TED talk
del 2015 promuoveva raccomandazioni di vaccinazioni continue e
ravvicinate mediante l’accoppiamento di istituzioni sanitarie e militari
che ricordano la gestione militarizzata della campagna vaccinale
dell’attuale Draghistan.
Non si tratta dunque di bizzarre “teorie della cospirazione” di blogger in cerca di like sui social, come alcuni vorrebbero sostenere in maniera strumentale, bensì di documenti ufficiali redatti da personaggi con reale
potere politico a livello globale. Questi “potenti” costituiscono la
punta dell’iceberg di quella elite globale descritta, già decenni
orsono, da Zygmunt Bauman e da altri sociologi come una vera e propria SuperClass[2].
Si tratta di una super elite, globale ed apolide, non soggetta ai
meccanismi nazionali di controllo democratico, ed in grado di
influenzare - anche in modo sostanziale - con finanza, lobby e potere
mediatico le politiche delle singole nazioni.
In tale scenario il ruolo degli Stati Nazionali si riduce, dunque, a semplice esecutore dell’ordine deciso da queste “aristocrazie”
planetarie. Vien da sé che SuperMario Draghi provenga da questa
medesima SuperClass, e da essa sia stato nominato (giammai eletto)
quale indiscusso leader del Draghistan (come in passato era successo
solo nel caso dell'altro SuperMario, quella volta Monti).
La più nota pubblicazione di tali progetti elitari è quella di Klaus Schwab e Thierry Malleret dal titolo “COVID-19: The Great Reset”
pubblicato lo scorso luglio 2020. In questo libro si trova una sintesi
di progetti già discussi o in discussione in vari summit e che vedono la
pandemia (anche infodemica) del Covid-19 come una grande opportunità
per un grande reset dei sistemi democratici.
Il termine Great Reset è stato introdotto per la prima volta nel 2010, cioè nel periodo post crisi del 2007-2008, da Richard Florida nel suo libro “The Great Reset: How the Post-Crash Economy Will Change the Way We Live and Work”. Tale termine è stato poi riesumato in diversi summit e pubblicazioni come ad esempio: The Great Reset: Policing in 2030 – RAND corporation – 30 aprile 2020[3] e The Great Reset: A Framework for Investing After COVID-19 – Goldman Sachs Research- 28 Maggio 2020[4].
Nell’Event 2001 “A Global Pandemic excersise”[5] co-organizzato il 18 Ottobre 2019 dalla Johns Hopkins University, dalla Bill & Melinda Gates Foundation, e dal World Economic Forum si ponevano le basi teoriche del controllo governativo dei media, i cui effetti sono stati esaminati nel precedente scritto “La Genesi del Draghistan[6]” . Lo scopo di questa “esercitazione”
era di identificare i punti critici per prepararsi ad una pandemia
globale. Una delle principali raccomandazioni sviluppate in quel
contesto era che i governi avrebbero dovuto creare partnership con i
mass media e con le società proprietarie delle piattaforme social per
acquisire la capacità di controllare l’informazione e
dare la priorità a messaggi autoritari e perentori decisi dai governi (e
da chi li controlla), censurando nel contempo altre fonti di
informazione (cosa che ha trovato, poi, concreta applicazione nella
povera Italia).
Da dove nasce l’idea del green-pass?
Per quanto indubbiamente dotato di indiscussa e perversa fantasia, il
Draghistan non ha inventato nulla di nuovo. Da anni in ambienti
politici ed accademici internazionali si disquisisce di soluzioni
distopiche per il controllo dei sistemi sociali con il pretesto del “green”.
Talune di queste proposte non sono altro che semplici esercitazioni
alla moda di studiosi beoti che amano seguire la corrente dei potenti.
Altre, le più pericolose, sono invece seri e intenzionali “green-washing” per mascherare il “nero” di progetti che di “verde” hanno solo una blanda e superficiale mano di vernice.
Con grande candore (o sfrontata arroganza) lo scorso 22 Maggio 2020 il giornale inglese Telegraph comunica che il Principe di Galles “lancia un progetto di Great Reset per ricostruire il pianeta dopo il coronavirus”[7]. L’iniziativa è stata poi ufficialmente lanciata il 3 Giugno 2020 al meeting annuale del World Economic Forum[8]
durante il quale il fondatore e direttore esecutivo del WEF, Klaus
Schwab, lanciava l'appello per un futuro più smart e green. Durante
questo summit, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio
Guterres dichiarava: “… dobbiamo costruire società ed economie che siano sostenibili e resilienti nel fronteggiare pandemie e cambiamenti climatici”; a seguire, sempre il Principe di Galles, asseriva che: “… la
pandemia di Covid-19 è una opportunità d’oro, per cambiare il sistema
economico mettendo la natura al centro… non possiamo perdere tempo per
sfruttare questa stretta finestra di opportunità…”[9].
Un’altra brillante e certamente liberale idea catalizzata dal World Economic Forum include il “Digital New Deal”
che si riferisce alla crescente automazione dei servizi come nuovo
standard nella sanità, nel turismo e nel commercio che vengono
considerati come una delle principali armi nella lotta al Covid-19, e
per promuovere la ripresa economica. In questo quadro, il World Economic Forum promuove l’uso di accessori personali “smart”[10]
(come braccialetti o portachiavi) che aiutino a creare archivi dei
contatti delle persone e che possano anche essere resi obbligatori. Tale
tecnologia può anche essere interfacciata con passaporti Covid (o
vaccinali o Covid pass) ed essere ulteriormente interfacciata con
tecnologia blockchain ed utilizzata come sistema di controllo sociale per le emissioni di CO2[11].
Il pretesto del Covid-19 e la conseguente “sanitarizzazione” della
società sarebbe dunque l’occasione perfetta per introdurre tecnologie
digitali al fine di controllare e indirizzare il comportamento dei
cittadini (sudditi) verso le raccomandazioni (o precetti) dei governi al
fine di ottenerne l’obbedienza in cambio della “concessione” di
libertà.
Sempre per un fortuito caso, una tecnologia che richiama quanto sopra
esposto è quella del brevetto n. WO-2020-060606-A1 (proprio) della
Microsoft[12].
Tale Brevetto riguarda un chip che genera cripto-valuta a seconda della
corrispondenza dei parametri biometrici del soggetto a determinate
obiettivi prefissati. In altri termini mette a disposizione del soggetto
della moneta a seconda di comportamenti rilevabili da sensori
biometrici. Da notare la forte coincidenza di tale tecnologia smart
il cui numero di protocollo casuale è 060606 (la prima parte è la data e
il tipo di brevetto) con quanto profetizzato nell’Apocalisse di
Giovanni (si ricorda che ai tempi in cui fu scritta l’Apocalisse lo zero
non esisteva essendo stato introdotto in Europa soltanto nel medioevo
da Fibonacci).
Seppur tale apocalittica coincidenza sia (ad oggi) soltanto un
singolare caso, non vi è dubbio che esista una volontà di controllo
sociale da parte di talune frange delle elite globali.
E lascia pensare non poco quanto dichiarato dall’amato leader del
Draghistan SuperMario Draghi, durante la conferenza stampa del 20
Ottobre 2021[13] in cui dichiara la sua piena adesione all’Agenda 2030 per la digitalizzazione
e la sua ambizione di guidare tale processo di cui il green-pass è solo
un primo passo verso un futuro green-digitalizzato di controllo
sociale.
Sicuramente farà di tutto per ottenere il suo scopo e portare a compimento l’Agenda, seguendo il motto “whatever it takes” che ricorda vagamente il “boia chi molla” di un secolo fa.
Alla luce di ciò, non ci resta che sperare che il green del Draghistan non sia un green-washing di un futuro nero.
* Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese –
Università di Palermo – esperto di Cibernetica Sociale – Editor in Chief
della rivista scientifica Kybernetes – CV: https://gandolfodominici.it/
Ben prima del sotto citato Maurizio Blondet è stato il giornalista italiano domiciliato in Florida Roberto Mazzoni (https://mazzoninews.com/ ) ad averci esaurientemente informato su quello che avviene negli USA con eventuali ripercussioni all'Estero, con analisi critiche e approfondimenti tecnici molto ben documentati e una notevole competenza che vorremmo vedere anche nel nostro paese. Claudio
Articolo pubblicato
con l’autorizzazione ad libitum dell’editore della testata.
USA: 19 GOVERNATORI CONTRO VACCINI DI STATO. Italia: solo Presidenti Quaquaraquà Genuflessi al NWO
Mentre
19 governatori degli stati USA hanno avviato cause legali contro il
vaccino obbligatorio per alcune categorie di lavoratori (militari e
impiegati Federali e Statali) i loro piccoli omologhi delle Regioni
d’Italia, che potrebbero rivendicare ampie autonomie in ambito sanitario
soprattutto nelle aree a statuto speciale, rimangono genuflessi
all’obbligo di vaccini imposto per legge agli operatori sanitari e
scolastici e a quello, surrettiziamente coercito, tramite il Green Pass obbligatorio per lavorare sia in ambito privato che pubblico.
Ma
la notizia di questa sorta di “class action” è stata ovviamente
oscurata dai media di mainstream tutti proni ad osannare la presenza del
presidente americano Joseph Biden al G20 organizzato a Roma (30-21
ottobre) in attesa del vertice di Glasgow sul clima.
È durato
poco più di un’ora l’incontro tra Mario Draghi e Joe Biden a Palazzo
Chigi di venerdì 29 ottobre. I due presidenti hanno parlato di
“cooperazione sulla lotta alla pandemia, clima e rilancio
dell’economia”, dichiarandosi uniti nella lotta contro i cambiamenti
climatici e pronti ad affrontare nuove pandemie, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca.
È
solo uno degli incontri nell’agenda del presidente del Consiglio, che
ha visto nella giornata di oggi anche Emmanuel Macron e il primo
ministro indiano Narendra Modi. Biden invece è stato ricevuto in
Vaticano da Papa Francesco e ha avuto anche un colloquio con il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza del
ministro degli Esteri Di Maio.
«Durante
il breve scambio di battute nel corso del bilaterale Biden avrebbe
detto: “Stai facendo un lavoro straordinario qui! Dobbiamo dimostrare
che le democrazie possono funzionare e che possiamo produrre un nuovo
modello economico. Ci stai riuscendo”. Il premier dal canto suo lo ha
ringraziato per il “sostegno alla presidenza italiana del G20 e per la
determinazione dell’amministrazione Usa nell’attraversare la transizione
ambientale”» ha riportato Fanpage. Peccato che molti governatori americani non siano in sintonia con tali considerazioni…
Prima
dei commenti sulla mandria di pappemolli di sinistra e di destra che
governano le Regioni della Repubblica Italiana vediamo nel concreto
quanto successo e riportato compiutamente da Maurizio Blondet.
«Diversi
stati americani venerdì hanno avviato più cause federali contro
l’amministrazione Biden sul suo obbligo del vaccino COVID-19 per i
lavoratori federali e gli appaltatori. Il Texas ha fatto causa
individualmente in un tribunale federale a Galveston. Un’altra causa,
presentata in una corte distrettuale federale nel Missouri, coinvolge
Alaska, Arkansas, Iowa, Missouri, Montana, Nebraska, New Hampshire,
North Dakota, South Dakota e Wyoming. Un’altra causa, presentata in un
tribunale distrettuale federale in Georgia, coinvolge Georgia, Alabama,
Idaho, Kansas, South Carolina, Utah e West Virginia. Le cause arrivano
un giorno dopo che il governatore della Florida Ron DeSantis ha
annunciato di aver fatto causa all’amministrazione per lo stesso obbligo
sui vaccini» ha riportato Epoch Times.
«Alla
fine di venerdì, il numero totale di stati che hanno fatto causa
all’amministrazione Biden sul mandato è di 19. Il presidente Joe Biden
il 9 settembre ha emesso un ordine esecutivo di vasta portata che
richiede a quasi tutti i dipendenti federali di ottenere un vaccino
COVID-19 come condizione di impiego, compresi i dipendenti federali
civili e gli appaltatori. L’ordine entra in vigore l’8 dicembre. Il test
COVID-19 regolare non è un’opzione, ma esenzioni religiose o mediche dalla vaccinazione possono essere concesse, secondo l’ordine. Gli
appaltatori che non si conformano possono perdere i contratti
governativi. Tutti i 19 stati cercano di bloccare il requisito di Biden,
sostenendo che il mandato viola la legge federale sugli appalti ed è
una violazione del potere federale. Gli stati sostengono anche che il
mandato di Biden per i vaccini viola il 10° emendamento che separa il
potere tra il governo federale e quello statale; usa la spesa federale
per costringere gli stati, che è incostituzionale; e non ha permesso
correttamente 60 giorni di commenti pubblici» aggiunge Blondet
riprendendo Epoch Times.
Mentre
nella più importante democrazia occidentale sta avvenendo un rigurgito
di libertà cosa accade in Italia? Assolutamente nulla.
Sono mesi che si sa che il personale sanitario e in particolare quello ospedaliero si sta contagiando a ritmi ben superiori alla popolazione, ma solo ora iniziano ad ammetterlo, e questo avviene nonostante siano tutti vaccinati con due dosi o addirittura tre dosi di vaccino OGM. Quale sarebbe la sorpresa? Uno studio dell'Università inglese di Oxford di alcuni mesi fa aveva già rivelato che i vaccini immunizzano solo per alcuni mesi, mediamente tre soli mesi, e quindi è ovvio che dal quarto mese i vaccinati si contagiano e contagiano esattamente e forse pià dei non vaccinati e quindi crolla tutta la falsa narrativa sul Green Pass, che per coerenza dovrebbe valere per tutti i vaccinati al massimo tre mesi e non 12 mesi come adesso. Ma noi sappiamo che il Green Pass non è una misura sanitaria ma di coercizione politica, un obbligo surretizio, discriminante e penalizzante per indurre a vaccinarsi e sottoporsi a controlli dispotici e distopici. Claudio
Più contagiati in corsia. "Aumento sotto gli occhi di tutti", così il Covid colpisce medici e infermieri già vaccinati
Aumentano i casi di Covid in corsia. I medici e gli infermieri
contagiati negli ultimi sette giorni sono 522. La settimana precedente
erano 386. Un campanello d’allarme da non sottovalutare, soprattutto se
pensiamo che il personale sanitario è tutto vaccinato. Chi non si è
immunizzato, infatti, è stato sospeso dal lavoro.
L’Istituto superiore di sanità, però, tende a non ingigantire il
problema, facendo notare che l’aumento è in linea con quello della
popolazione generale, e «la percentuale degli operatori sanitari rimane
stabile al 3,6%». I sindacati degli infermieri non sono dello stesso
avviso. Il Nursing up ricorda che «qualche settimana fa eravamo stati i
primi a lanciare l’allarme sul rischio concreto di una nuova
recrudescenza di contagi degli operatori sanitari, analizzando quello
che era stato a settembre il primo nuovo picco delle infezioni
estrapolato dai dati dell’Iss.E ci meravigliammo non poco di come gli stessi vertici dell’Istituto,
interpellati da alcuni giornali al riguardo, avevano sminuito la
gravità della situazione». Oggi, il sindacato fa notare che «a distanza
di poche settimane, dopo una calma che evidentemente era solo apparente,
l’aumento costante delle infezioni dei professionisti della sanità,
lento ma pericolosamente costante, è di nuovo sotto gli occhi di tutti».
Ecco alcuni numeri forniti dal Nursing up: «Negli ultimi trenta
giorni siamo passati dai 1.377 operatori sanitari contagiati di lunedì
25 ottobre (25 settembre-25 ottobre), ai 1.720 di venerdì 29 ottobre (29
settembre-29 ottobre). Oggi se ne contano 1.734 (30 ottobre), ovvero 14
contagiati in più in 24 ore». Poi l’attacco: «Crediamo ancora una volta
che l’opinione pubblica non abbia l’anello al naso».
Va ricordato che i medici e gli infermieri possono fare la terza dose
di vaccino. Attualmente è del 13% la percentuale degli operatori in
servizio negli ospedali e nelle strutture sanitarie ad aver ricevuto il
nuovo richiamo contro il Covid. Su un milione di dosi booster
somministrate in tutta Italia, secondo l’analisi condotta da Fiaso
(Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) sugli open data
messi a disposizione dalla struttura del Commissario straordinario per
l’emergenza, circa 170mila sono andate a soggetti tra 20 e 60 anni che
rappresentano per lo più la platea di personale sanitario, in tutto 1
milione 400mila unità, a cui è destinato il richiamo vaccinale. «Le
Aziende sanitarie e ospedaliere sono impegnate al massimo per proteggere
i professionisti e l’intero sistema. Da circa due settimane è partita
la campagna di immunizzazione con la terza dose per gli operatori
sanitari che sono stati i primi, ormai dieci mesi fa, a ricevere la
vaccinazione e per i quali è previsto il richiamo che consente di
rafforzare ulteriormente la risposta immunitaria», commenta Giovanni
Migliore, presidente Fiaso, che aggiunge: «In alcune strutture si sta
procedendo con la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e di
quello contro il Covid, una soluzione organizzativa che consente di
ottimizzare le risorse e di garantire in una sola seduta vaccinale una
doppia protezione. Circa il 13% del personale sanitario ha già ricevuto
la dose booster e si tratta per lo più di operatori ancora impegnati in
prima linea nei reparti Covid dai pronto soccorso alle rianimazioni».
Secondo una recente e non ancora pubblicata ricerca universitaria italiana i conti dei morti per COVID non tornano e ogni attribuzione avvenuta finora è stata semplicistica e fuorviante. La realtà è molto più complessa e diversa da quella comunicata mediaticamente e istituzionalmente. Claudio
Covid, "il numero dei morti non torna". Il professor Dumontet: solo 55mila attribuibili al virus, ecco perché
Il numero dei morti di Covid "non torna" e sono ancora tanti i
misteri sulla pandemia, dagli effetti disastrosi che ha avuto al nord al
"mistero" dei dati sui più giovani. Ad affrontare il tema con un
contributo che farà discutere è Stefano Dumontet, professore ordinario
all'università Parthenope di Napoli, che secondo quanto riporta La
Verità - che lo ha intervistato - sta per pubblicare uno studio con
altri scienziati di università italiane proprio sui decessi dovuti al
coronavirus.
Il dato da cui parte Francesco Borgonovo, autore dell'articolo, è il
tasso di morti in Italia, il più alto del Dopoguerra, registrato nel
2020: "100.526 in più rispetto alla media 2015-2019" ma il dato non è
uniforme. "In Italia, nel 2020, il virus ha ucciso il 3,5% dei positivi,
ma in Lombardia la punta è stata del 5,4%, mentre in Campania appena
dell'1,3%. Perché questa notevole differenza? E perché, nel 2021, il
divario tra Nord e Sud non si è visto?" è la serie di quesiti da cui
parte l'intervista.
"L'eccesso di mortalità del 2020 non trova una spiegazione univoca
almeno nella sua totalità" spiega il professor Dumontet secondo cui
"solo 55.576 decessi sarebbero attribuibili al Sars-Cov-2, quindi almeno
30.000 decessi non trovano una spiegazione" rispetto al totale fornito
dall'Istat.
"Io non voglio convincere nessuno o imporre una particolare tesi:
analizzo i dati ufficiali su serie storiche. Essi mostrano una realtà
più complessa di quella che vede nel Covid la causa di tutti i mali",
premette lo studioso.
Il fatto è che "quello che appare dai dati Istat è che questa
malattia non si è mossa come altre malattie infettive. In molte Regioni
del Centro e del Sud la mortalità generale tra gennaio e febbraio e tra
gennaio e agosto del 2020 è diminuita. L'influenza, per esempio, ha un
andamento sincrono in tutte le Regioni italiane" mentre per il Covid "
la distribuzione della mortalità sembra non compatibile con una malattia
infettiva altamente trasmissibile" sostiene Dumontet.
Insomma, nel 2020 nelle Regioni del Nord, "può essere intervenuto un
fattore ulteriore che ha prodotto il massacro", riassume Borgonovo.
C'è poi il caso dei giovani. Nel pieno dell'emergenza Covid sono
morti in numero minore rispetto agli anni precedenti. "Fino a 44 anni la
mortalità 2020 è stata più bassa della media 2015-2019. Prendiamo la
Lombardia: nella fascia 0-14 anni, la mortalità ha segnato un -15,8%.
Nella fascia 15-24 anni abbiamo un +4,1%. Tra i 25 e i 34 anni abbiamo
un altro calo: 12,3% in meno. Nella fascia 35-44% anni c'è stato,
invece, un piccolo aumento, +1,7%. Se consideriamo, nel complesso, la
fascia d'età 0-34 anni notiamo una diminuzione della mortalità di circa
il 10%" afferma Dumontet sottolineando un altro aspetto da scandagliare
per capire a fondo le dinamiche della pandemia di Covid.
Passando al 2021, sui dati sembra evidente l'effetto dei vaccini. Ma i
"demografi sanno bene che un anno ad alta mortalità, a meno che non si
tratti di anni di guerra, viene sempre seguito da un anno con bassa
mortalità. Il fenomeno è definito dai demografi, in maniera purtroppo un
po' cinica, 'mietitura degli anziani'" spiega il professore. Insomma,
meno "senior" uguale meno decessi. "Affermare che la mortalità nel 2021 è
diminuita grazie ai vaccini, di nuovo, è una affermazione semplicistica
che non tiene conto delle complesse dinamiche demografiche". Stessa
valutazione per i ricoveri: "Bisognerebbe effettuare una valutazione
comparativa tra le cartelle cliniche dei vaccinati e dei non vaccinati".
I farabutti psicopatici dell'élite al potere, con i loro cortigiani politici meri esecutori di ordini, se dovessero fallire nel loro piano di schiavizzare e controllare i loro sudditi con l'alibi della presunta pandemia, non avrebbero altra mossa da giocare che scatenare una guerra in qualche regione di importanza strategica. La più probabile è l'Ucraina, cioé il fronte dell'Europa dell'Est ai confini con la Russia. I segnali sono evidenti per chi si informa al di fuori dei canali mainstream. Altra opzione è l'Iran, quindi il Medio Oriente, da millenni luoghi di scontri bellici ininterrotti. Meglio prepararsi al peggio. Claudio
30 Ottobre 2021
La campana ha iniziato a suonare per l’Elite di Potere di Washington e Londra
Mentre
è in corso il vertice del G-20 a Roma, soprannominato il vertice
dell’ipocrisia, con grandi discorsi retorici sulla pace e sul clima e
misure di sicurezza straordinarie, gli Stati Uniti ed i loro alleati
muovono le loro pedine in direzione del Mar Nero per dare sostegno
all’offensiva del loro alleato ucraino nell’Est dell’Europa. Così
è arrivato nel Mar Nero il cacciatorpediniere americano USS. Porter
armato di missili Tomhawak per dare man forte alle truppe ucraine
impegnate nell’offensiva contro i russi del Donbass e presto arriverà
nel Mar Nero anche l’ammiraglia della sesta flotta statunitense,la Mount
Whitney, come ha dichiarato il comando del quartiere navale
statunitense, Strikfornato. La Mount Whitney” e gli ufficiali di stato
maggiore situati su tali unità “opereranno nel Mediterraneo e nel Mar
Nero insieme ad alleati e partner della Nato, lavorando per garantire
sicurezza e stabilità nella regione”, recita il comunicato. Nessuno pensa che questa sia una coincidenza mentre la guerra infuria sul fronte orientale e la Russia ha già predisposto una concentrazione di forze corazzate e sistemi missilistici al confine con l’Ucraina in attesa del momento in cui intervenire.
Nello stesso tempo la Polonia concentra le sue forze sul confine bielorusso e richiama i riservisti,
sentendosi minacciata dall’esercito di quel paese che ha predisposto le
sue difese ad ovest. Tutto questo accade fra un accumulo di tensioni
determinato anche dalle continue dichiarazioni roboanti degli esponenti
dell’amministrazione Biden che incitano i paesi europei a fornire anche
loro armi letali all’Ucraina e dalla stessa ministro della difesa
tedesco, Annegret Kramp-Karrenbauer, che aveva minacciato Mosca
dell’utilizzo di armi nucleari per contenere la sua minaccia in Europa. Come
se non bastasse, gli USA hanno fatto trapelare la notizia che sono
ormai sul punto di rompere le trattative con l’Iran sull’accordo per il
nucleare e stanno considerando un piano di attacco contro l’Iran, concordato con Israele,
per neutralizzare le centrali nucleari di quel paese. Naturalmente la
giustificazione è la solita: Israele ha diritto a difendersi, utilizzata
ogni qualvolta Israele attacca i paesi vicini. Sottinteso gli altri
paesi non hanno diritto e solo Israele ha licenza di attaccare e
massacrare le popolazioni dei paesi vicini, come sanno bene siriani,
palestinesi e libanesi.
Quindi
tutto lo scenario internazionale in Europa e Medio Oriente non è per
nulla pacifico e tanto meno lo è quello dell’Asia dove Washington
continua a minacciare la Cina di intervento su Taiwan se
Pechino si azzarda a rivendicare la sovranità di una sola Cina.
Riconosciuta dalla stassa Taiwan la presenza di truppe USA sull’isola,
questa suona come ulteriore provocazione contro la Cina che non tollera
interfenze nella sua sfera . Queste minacce di Washington, nel caso
della Cina, sarebbero senza dubbio un bluff ma servono a tenere alte le
tensioni ed ha favorire l’acquisto di armamenti dall’apparato militare
industriale USA che è quello che si avvantaggia nei suoi profitti delle
tante guerre lanciate dagli USA. Sembra di rivivere i momenti del 1939 o del 1917 che hanno preceduto le due ultime guerre mondiali. L’Impero
USA sente di aver perso il suo dominio unilaterale e cerca di
riguadagnare terreno lanciandosi in nuovi conflitti nel tentativo di
fermare l’ascesa delle superpotenze concorrenti (Russia e Cina) e di
riportare all’ordine i paesi che cercano di affrancarsi dalla
dominazione USA, utilizzando forza militare, minacce e sanzioni.
Tutto
però sembra inutile in quanto la storia sta determinando il suo corso e
la parabola dell’impero anglo USA è in discesa e con essa cade la
maschera di ipocrisia con cui ha sempre ammantato il suo dominio sugli
altri popoli. La vuota retorica di democrazia e diritti umani,
utilizzata come arma per giustificare i suoi interventi militari, non ha
più presa neppure sulle menti più ottenebrate dalla propaganda
mediatica svolta incessantemente dai mega media occidentali e dai loro
reggi coda. Questi falsi media non riescono più a coprire gli spaventosi
crimini e massacri commessi dagli anglo USA contro le popolazioni
civili dell’Iraq, della Siria, della Libia, dell’Afghanistan, della
Somalia e di tanti altri paesi dove sono intervenuti quelli che la
stampa mainstream definiva “i liberatori”. Il re è nudo e la stessa
società americana è in forte crisi, lacerata dalle contraddizioni e
dalle enormi sacche di miseria, di emarginazione e di rifiuto del
sistema che si sono aperte al suo interno. Il conflitto non è
più fra le nazioni ma fra l’elite di potere dominante e le masse
soggiogate e impoverite dal sistema di sfruttamento imposto dall’alto.
Le oligarchie dominanti non sono tranquille e, come ultimo loro
espediente, stanno provando ad imporre, con il pretesto della emergenza
sanitaria, un sistema globale di controllo sociale esteso per via tecno informatica in modo da avere il tracciamento di tutte le persone ed il polso della situazione dei sudditi. Fra
le masse però in molti hanno fiutato l’inganno e molta gente ha
iniziato a rivoltarsi scendendo in strada e manifestando la propria
repulsa. La campana inizia forse a suonare per l’elite al
potere, non sarà così facile sottomettere e dividere le popolazioni come
loro speravano.
Le
persone in tutto il mondo stanno protestando contro la perdita della
libertà, i mandati illegali e il governo tirannico. Negli ultimi
diciotto mesi abbiamo assistito a una rimozione delle libertà
fondamentali che ci stanno a cuore. I diritti umani fondamentali di ogni
uomo, donna e bambino sono sotto attacco e crediamo che le persone
abbiano il potere di fermare tutto questo se saranno determinate.
Conosciamo
l’impatto di atti organizzati e coordinati di pacifica disobbedienza
civile. A partire dal 3 novembre, Children’s Health Defense si unisce ai
cittadini di tutto il mondo per i “Worldwide Walkouts” per chiedere il
ritorno alla libertà e ai principi democratici.
Ovunque persone in ogni paese si uniscono alla lotta per la libertà contro le sopraffazioni del potere.
Stiamo
assistendo a un Grande Risveglio nella cittadinanza mentre leader di
governo ignoranti e politici corrotti stanno attuando mandati che
minacciano posti di lavoro, mezzi di sussistenza, istruzione dei bambini
e il nostro stile di vita…
Gli americani, gli europei e i
cittadini di tutto il mondo devono riprendersi il potere, alzarsi in
piedi, andarsene e dire semplicemente NO. Ci uniremo per la libertà e
commetteremo atti di pacifica disobbedienza civile per esprimere il
nostro punto di vista: niente mascherine, niente vaccini obbligatori,
niente test, niente pass verdi. Nessuna coercizione. Nessun obbligo.
Il calcio d’inizio è il 3 novembre! Nel
suo breve video , Robert F. Kennedy, Jr. CHD Board Chair e Lead Counsel
ha invitato tutti a partecipare ai Worldwide Walkouts che inizia il 3
novembre.
Lo ha diviso
“Nessun governo nella storia
ha mai ceduto il potere in assenza di una richiesta. Dobbiamo dire a
questi governi e ai loro amici nella tecnocrazia, nel club dei ragazzi
miliardari della Silicon Valley, nei media mainstream e nell’industria
farmaceutica che non tollereremo più il loro calpestamento dei diritti
dei cittadini”.
I WORLDWIDE WALKOUTS sono un appello a
una chiusura globale per fermare il business degli affari come al
solito, quello delle lobby, della Big Pharma e della Silicon Valley,
protestando contro questi mandati illegali e per festeggiare i diritti
umani.
“I mandati coercitivi di prodotti medici scarsamente
testati e passaporti segregazionisti violano il diritto internazionale
sui diritti umani”, ha affermato il presidente del CHD e consigliere
generale Mary Holland. “Abbiamo bisogno di cittadini coraggiosi che si
rifiutino pacificamente di rispettare gli editti illegali e non etici
che nell’ultimo anno e mezzo hanno permesso di prevalere sui diritti e
le libertà individuali. Quei giorni sono finiti. Non ci saranno
business e affari come al solito fino a quando le politiche
segregazioniste e coercitive avanzate dalle autorità governative non
finiranno una volta per tutte”.
Solidarietà per la libertà
La
nostra visione è vedere migliaia di città in America e in tutto il
mondo mentre medici, infermieri, educatori, uomini d’affari, primi
soccorritori, di polizia, vigili del fuoco, agenti ingegneri di viaggio e
altro ancora non rinunciano alla loro libertà. Siamo milioni.
Mostriamoci e siamo solidali contro i mandati tirannici.
I
capitoli del CHD , i partner della coalizione e gli organizzatori della
comunità locale stanno pianificando raduni di massa di persone in
pacifica non conformità che avere luogo in aree ad alta città e stati.
Controlla WorldWideWalkOuts.org per posizioni e dettagli. Se non ne vedi
uno per la tua zona, contatta gli altri nella tua comunità per un
evento. Scegli un luogo facile da raggiungere e che possa essere visto
da molti. Una volta che la data, il luogo e l’ora sono a posto,
comunicaci i tuoi piani in modo che possiamo aiutarti ad amplificare il
tuo messaggio.
Il coraggio è contagioso, quindi sii disposto a
farti avanti come leader nella tua comunità. Incoraggia tutti quelli che
conosci a dimettersi e ad essere solidali contro i mandati. Digli di
rifiutarsi di presentarsi al lavoro, di una giornata di malattia e di
ritirare i figli da scuola. L’unico modo per vincere è l’unione.
La
libertà trascende le linee di partito e ci unisce tutti come un’unica
razza umana. Dobbiamo vietare insieme ai cittadini preoccupati di tutti i
ceti sociali con un obiettivo in mente, preservare la libertà e il
diritto di scegliere ciò che accade e nei nostri corpi.
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questo videomessaggio e ulteriori dettagli dal presidente della difesa
della salute dei bambini, Robert F. Kennedy Jr. per incoraggiare tutti
quelli che conosci a partecipare.
Non c’è mai stato un
momento più importante per combattere e proteggere i nostri diritti per
fermare questa tirannia e l’eccessiva portata del governo.
Sii
un difensore della verità, della libertà e della salute. Aiutaci a dare
il via a Worldwide WalkOuts a partire dal 3 novembre.
Chi pensa che quello che sta accadendo in molte parti del mondo non abbia analogie col nazismo si sbaglia, nega l'evidenza, i presupposti e le discriminazioni, le tecniche di manipolazione e le responsabilità sono le stesse. Claudio