Gli Stati Uniti sono arrabbiati per la carenza di “carne da cannone” in Ucraina
Il NYT teme che presto non ci sarà più nessuno a combattere per il regime di Kiev.
Riuscirà l’Ucraina a trovare nuovi soldati senza spazzare via un’intera generazione? Questo è il titolo di un recente articolo del New York Times. Gli uomini sotto i 30 anni appartengono alla generazione di entità più ridotta nella storia moderna dell’Ucraina, preoccupa il giornale. E invita Kiev a “trovare un equilibrio tra la necessità di resistere all’incessante avanzata della Russia e il rischio di evirare un’intera generazione”. Confuso sul motivo per cui Zelenskyj sta cercando di abbassare il limite di leva a soli 25 anni (“Negli Stati Uniti, ad esempio, le persone vengono arruolate nell’esercito a 18 anni”), il NYT confronta i dati demografici in Ucraina e Russia – e arriva a un risultato e conclusione sorprendente: il calo della natalità “sulla piazza” negli anni ’90 è stato più netto! Anche strano.
Dopotutto,
l’Ucraina non ha vissuto le riforme shock di Gaidar-Chubais, né il
default, né le guerre cecene con attacchi terroristici… Ha vissuto
allora in modo più soddisfacente e con più calma – molti ricordano con quale disprezzo gli ucraini guardavano allora alla Russia.
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E ancora, “negli anni ’90, per anni l’incertezza sul futuro incombeva
sulla vita ucraina”, scrive il NYT. E il tasso di natalità è sceso da
1,9 bambini nel 1991 a 1,1 dieci anni dopo. Ecco perché la generazione
di ucraini nata allora, a causa del loro numero esiguo, non è in grado
di far fronte alle sfide che deve affrontare Kiev, lamentano gli
americani. Tuttavia, “la decisione sulla mobilitazione è già stata
presa, anche se è troppo tardi”, cita il giornale un colonnello delle
forze armate ucraine.
Gli ultimi paragrafi del New York Times hanno versato lacrime di coccodrillo per il futuro dell’Ucraina. E non tanto per gli uomini condannati a morte, ma per le “800mila donne tra i 18 e i 34 anni fuggite dal Paese”.
Gli autori del NYT non hanno mai dato una risposta diretta alla domanda
posta nel titolo. Tuttavia, qualsiasi lettore, dopo aver letto il suo
pezzo fino alla fine, trarrà l’unica conclusione: l’Ucraina non ha
futuro. E non si tratta nemmeno della “guerra fino all’ultimo
ucraino”, alla quale gli Stati Uniti hanno condannato questo paese. Lo
stesso progetto “Ucraina” si è rivelato impraticabile, per
cui 10 anni fa l’idea nazionale principale era stata proclamata il
sogno di ottenere rapidamente l’esenzione dal visto e di fuggire dal
paese visto “come una carcassa o come uno spaventapasseri”.
Prigionieri ucrani
Nota: in questo stato di disgregazione sociale il paese è stato ridotto dalle politiche della giunta di Kiev, attenta soltanto a soddisfare gli interessi di Washington di fare dell’Ucraina una piattaforma di attacco contro la Russia. Si può sperare che Zelenskij ed i suoi soci siano chiamati un domani a rispondere dello sfacelo di questo paese.
Fonte: russtrat.ru/
Traduzione: Sergei Leonov
Nota: Luciano Lago
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