Berlino, la Polizia Interrompe il Congresso sulla Palestina
La cieca difesa di Israele sta portando la Germania a livelli di intolleranza indegni di uno Stato in teoria democratico.
Dopo settimane di martellante campagna terroristica da parte dei media e della politica tedesca contro un incontro definito “intollerabile” dal sindaco di Berlino, il congresso di tre giorni (che doveva iniziare il 12 aprile) organizzato per discutere del massacro in corso a Gaza e del ruolo tedesco nel supportarlo, è stato bloccato e vietato dalla polizia dopo pochi minuti dall’inizio del secondo intervento.
Udi Raz, ebreo tedesco portavoce di Jewish Voice for Peace in Germania, è stato arrestato. La polizia ha tagliato l’elettricità alla sala e ha avvisato partecipanti, organizzatori e speakers che sarebbero stati perseguiti legalmente.
Definiti “odiatori di Israele”, non si trattava certo di facinorosi o antisemiti, ma di noti professori universitari, politici, medici, scrittori e ricercatori.
Due di loro non hanno potuto nemmeno entrare nel Paese: il governo tedesco ha infatti notificato a Yanis Varoufakis il divieto di ingresso in Germania e persino di parlare in collegamento. Il medico chirurgo palestinese e rettore dell’Università di Glasgow, Ghassan Abu Sitta, che per 43 giorni ha prestato soccorso a Gaza con Medici Senza Frontiere, è stato fermato all’aeroporto di Berlino e letteralmente deportato.
La polizia ha arrestato anche dei cittadini che protestavano per il trattamento a lui riservato e gli ha proibito di tornare all’aeroporto per un anno.
Il senso di colpa per la Shoah e la cieca difesa di Israele stanno portando la Germania a livelli di intolleranza indegni di uno Stato in teoria democratico.
Fonte: https://www.sovranitapopolare.org/2024/04/15/berlino-e-la-paura-della-cia/
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