04 Marzo 2024
Un passo avanti verso il baratro
La situazione alla luce delle preoccupanti dichiarazioni di intento da parte del Presidente Macron, soldati francesi in Ucraina ci avvicinerebbero ancora di più ad un conflitto mondiale.
di Stefano Orsi
Aree di crisi nel mondo n. 192 del 2-3-24
Parigi
Le dichiarazioni del Presidente Macron al vertice del 26 febbraio a Parigi, suonano come un allarme per chiunque comprenda la loro gravità:
Il vertice per il sostegno all’Ucraina ha avuto il suo momento shock.
Poco prima il Presidente ucraino si era lamentato di aver ricevuto solo un 30% delle munizioni promesse ( un milione era la cifra intera).
Macron allora ha promesso un impegno a produrre più armi, fornire missili a medio e lungo raggio e poi ha aggiunto: “Oggi non c’è consenso sull’invio di truppe di terra in modo ufficiale, scontato e approvato. Ma nella dinamica non è da escludere nulla. Faremo tutto il necessario per garantire che la Russia non possa vincere questa guerra ”, ha affermato Macron.
Invio truppe di terra in modo ufficiale, scontato e approvato, quindi ha di fatto ammesso che invece le truppe in modo non ufficiale ci sono.
A lui ha fatto seguito Scholz, il cancelliere tedesco, con un netto rifiuto ad inviare i loro missili Taurus, ma per giustificarlo ha ammesso che Francia e Gran Bretagna abbiano dovuto inviare i loro soldati per coadiuvare gli ucraini nell’uso dei sistemi di difesa aerea e delle armi complesse.
Una gaffe che ha mandato su tutte le furie i vertici britannici.
Non solo Macron
Oltre a Macron, in Francia l’argomento dell’invio di truppe è stato trattato dal Primo Ministro Attal e anche dal Ministro degli esteri Sejournè.
Inoltre Macron è tornato nuovamente sull’argomento ribadendo come ogni sua parola sia stata valutata e pesata, conferma quindi che vi siano diversi Paesi che intendano ufficializzare la loro presenza militare e aumentarla usando come giustificazione lo status auto attribuito di forze “non combattenti”.
In seguito anche altri Paesi si sono aggiunti alla discussione come il Canada, https://www.thestar.com/politics/federal/under-the-right-conditions-canada-open-to-sending-noncombat-troops-to-ukraine-defence-minister-bill/article_eec6806c-d71d-11ee-91fb-ab92d0af803e.html?fbclid=IwAR0-FqgUWKLL8i5BESfB9HYhAEgyzDjbqjcsPMLsz2DVBVa7_Rk1hdN6ErE#:~:text=But%20despite%20Canada’s%20declaration%20that,Ukrainian%20soldiers%20in%20the%20country
Persino Austin non ha escluso che si arrivi al conflitto diretto tra NATO e Russia in caso di sconfitta ucraina.
Il Presidente Putin ha risposto durante il suo Discorso alla Nazione.
“Ricordiamo il destino di coloro che hanno già inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ma oggi le conseguenze di eventuali interventi saranno molto più tragiche”
Il riferimento all’uso di armi nucleari è esplicito.
Un conflitto diretto tra potenze nucleari non si manterrà mai sul solo piano convenzionale, esattamente come se le truppe NATO entrassero in teatro di guerra, non sarebbero mai e poi mai da considerarsi come NON BELLIGERANTI.
Aggiungo che entrando nel conflitto, con l’intento di schierarsi magari al confine nord con la Bielorussia per liberare le truppe ucraine li tenute a guardia della frontiera, il loro ruolo belligerante sarebbe anche da considerarsi come attivo.
Ciò comporterebbe che da subito la Russia sarebbe autorizzata a colpire anche obiettivi strategici sul territorio dei paesi intervenuti, come fabbriche, depositi, comandi ecc.
Ricordiamo che questa estate dovrebbero svolgersi le Olimpiadi a Parigi, temo che se il percorso scelto da Macron resterà questo, non assisteremo alle gare.
Test missilistico
Il Presidente Putin non è un giocatore di poker, non è un abile e navigato uomo d’affari, lui non bluffa mai, pesa le parole che pronuncia e esse rappresentano esattamente il significato ad esse attribuito.
Oggi venerdì 1-3-24, è stato testato un missile intercontinentale russo RS-24 Yars, lanciato senza preavviso e comunicato una volta fatto alle controparti.
Il lancio è avvenuto al cosmodromo di Plesetzk ed ha avuto pieno successo.
Ricordiamo che tentativo analogo britannico con un loro Trident da sottomarino per poco non causava l’affondamento del mezzo.
Quello che più mi preoccupa è l’assoluta apparente noncuranza con cui i nostri governanti trattino l’argomento, quasi escludendo a priori che in qualunque caso la situazione potrebbe degenerare verso il peggio.
Stanno quindi impostando nuovamente il loro agire sulla base di una scommessa, esattamente come quando scatenarono il conflitto con anni di mosse che hanno messo la Russia in una posizione di mossa obbligata.
La volta scorsa non è andata bene, non credo che rilanciare sia un buon affare.
Possiamo solo auspicare che leggendo qualche rapporto veritiero, si convincano della follia delle loro parole.
Sui fronti
Gaza
Un ennesima gravissima strage di civili operata dall’esercito israeliano.
I soldati di Telaviv-Jaffa hanno aperto il fuoco contro la calca di palestinesi che si riforniva di cibo da uno dei rari convogli che riescono a passare e giungere loro.
Sono più di 100 le vittime, e la cosa meno bella è nella dichiarazione della nostra Presidente del Consiglio Meloni che ha chiesto a Israele di fare luce sull’accaduto, incredibile, come chiedere al killer con la pistola fumante in mano di ricostruire l’accaduto.
Non c’è limite a ciò che l’Occidente arriva a coprire sui crimini commessi dal regime israeliano.
Ucraina
Dopo la caduta di Avdeevka, l’avanzata russa è proseguita.
Sono stati posti sotto pieno controllo russo una serie di villaggi: Stepovo, Berdiky, Orlovka, Toninka, Lastokino, Sivierne.
Berdiky e Orlovka, facevano parte di una possibile linea di resistenza favorita da alcuni bacini d’acqua e da avvallamenti nel terreno, ma gli Ucraini non sono riusciti a sfruttarli e a breve potrebbe cadere anche Semenovka.
Questo aprirebbe diverse strade da seguire per allargare ancora il territorio controllato da Mosca, in direzione della terza linea di difesa ucraina, quella cui da mesi lavorano per rafforzarla.
Più a sud Krasnogorovka è sotto attacco, le forze russe lambiscono la periferia da sud e continuano a premere sulle truppe ucraine in città.
In direzione di Artemovsk è stata pesantemente bombardata Kostantinovka, colpiti diversi magazzini e edifici che ospitano truppe ucraine.
Le truppe russe si stanno aprendo la strada dentro l’importante centro di Ivanovo, sobborgo importante per raggiungere Chasov Yar, qui i Russi sono arrivati fino in centro, non sembra che le diverse controffensive ucraine abbiano sortito alcun effetto.
In direzione di Kupyansk, l’aviazione russa ha distrutto due ponti su un fiume.
In questi giorni il ministero della difesa ucraino continua ad annunciare abbattimenti di caccia SU34 russi, ma nessuno di questi viene mai confermato, anzi, fonti in genere molto affidabili quale Fighter Bomber, che conferma sempre gli eventuali e reali abbattimenti di caccia russi.
Infine una missione suicida che i comandi ucraini hanno messo in piedi mandando al martirio una trentina di soldati ucraini a bordo di imbarcazioni veloci.
L’ordine impartito era di attraversare il mare da Odessa fino alle coste sotto controllo russo a Cherson.
Inutile dire che li hanno massacrati tutti, forse una sola imbarcazione è riuscita a fuggire.
Solo follia in questi atti.
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