Sardegna: la polizia usa idranti e lacrimogeni contro i pacifisti
30 Aprile 2023
tro cui gli antimilitaristi puntano il dito, la prima a partire è stata la “Mare Aperto 2023“, che fino al 6 maggio coinvolgerà un contingente di 6.000 soldati provenienti da 23 paesi (tra cui 12 membri della NATO e 11 partner), 41 unità navali e aeree, reparti della Brigata Marina San Marco, incursori e subacquei. Negli scorsi giorni è poi iniziata l’operazione militare “Noble Jump 2023“, vedrà la partecipazione di otto Paesi NATO in una simulazione di soccorso congiunto verso uno Stato alleato sotto attacco: l’inizio dell’esercitazione, che si chiuderà il 14 maggio, ha provocato la chiusura delle principali strade sarde, interessando gli aeroporti di Cagliari-Elmas, Decimomannu e Alghero, con l’impiego di 3.000 soldati e settecento mezzi militari (terrestri, aerei e navali). In ultimo, dall’8 al 26, la avrà luogo la “Joint Stars“, che vedrà impegnati 4.000 uomini e 900 mezzi militari.
«Noble Jump dimostra che la Nato è pronta a difendere gli alleati – ha detto William Urban, capitano di Marina del comando alleato di Napoli -. È una dichiarazione della nostra determinazione e delle nostre capacità». L’obiettivo di Joint Stars, afferma invece un comunicato del ministero della Difesa, è quello di «testare unità e assetti delle forze armate nazionali per operazioni di difesa del territorio nazionale e dell’Alleanza atlantica». Infatti, «l’evento addestrativo verterà prima su una risposta civile a una crisi umanitaria e di sicurezza pubblica e poi su una successiva risposta militare interforze e multinazionale in aderenza all’articolo 5 del Trattato del Nord-Atlantico, che stabilisce il principio di difesa collettiva in caso di aggressione a uno dei paesi alleati». Il nesso tra l’imponente schieramento di forze militari in Sardegna e la situazione in Ucraina – specie alla luce della presenza sul “campo” del ministro Crosetto – risulta piuttosto evidente.
[di Stefano Baudino]
Nessun commento:
Posta un commento