Gli stessi generali ucraini ammettono che implicitamente che pur disponendo ancora di molti uomini da mandare al massacro le possibilità di fermare i russi dipendono dai rifornimenti militari della NATO che sono una frazione di quelli che occorrono, quindi sono spacciati. Il resto è pura propaganda. Claudio
The Economist – I generali di Zelensky spiegano perché la guerra è in bilico
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.orgsonar21.com
Ho finalmente avuto modo di leggere l’intero pezzo pubblicato la scorsa settimana su The Economist – Volodymyr Zelensky e i suoi generali spiegano perché la guerra è in bilico – e lo ritengo importante. Dato che The Economist funziona come un pupazzo da ventriloquo, con la mano dei servizi segreti britannici infilata nel sedere dell’Ucraina che tira i fili e muove le bocche dei funzionari ucraini – questo articolo segnala un chiaro cambiamento nella politica del Regno Unito verso l’Ucraina e la Russia. I Britannici stanno preparando una strategia di uscita dall’Ucraina.
Leggendo l’articolo ci si accorge che Volodomyr Zelensky viene volutamente tenuto in secondo piano. Non dice nulla di rilevante. La vera attenzione è rivolta ai due principali leader militari ucraini e i loro commenti sono in contrasto con le precedenti dichiarazioni di Zelensky.
Qualche giorno fa, The Economist ha intervistato i tre uomini al centro dello sforzo bellico dell’Ucraina. Uno è Zelensky. Il secondo è il generale Valery Zaluzhny, che, nell’ultimo anno e mezzo, è stato il comandante in capo del Paese. Il terzo è il colonnello generale Oleksandr Syrsky, capo delle forze di terra ucraine che in primavera aveva guidato la difesa di Kiev e la spettacolare controffensiva dell’Ucraina nella provincia di Kharkiv a settembre. Tutti e tre hanno sottolineato che l’esito della guerra dipenderà dai prossimi mesi. Sono convinti che la Russia stia preparando un’altra grande offensiva che potrebbe iniziare già a gennaio. Se l’Ucraina lancerà un attacco preventivo o aspetterà a contrattaccare, come riunirà e distribuirà le sue forze, quante munizioni ed equipaggiamento accumulerà nelle settimane e nei mesi a venire: queste le prossime decisioni che determineranno il futuro del loro Paese.
Lo scribacchino dell’Economist responsabile di questo articolo individua tre problemi critici che l’Ucraina dovrà affrontare nella sua guerra con la Russia. Primo problema, l’escalation della guerra aerea:
Ma né il generale Zaluzhny né il generale Syrsky sembrano essere trionfanti. Uno dei motivi è l’escalation della guerra aerea. La Russia sta bombardando le centrali elettriche e la rete elettrica dell’Ucraina con droni e missili, quasi ogni settimana da ottobre, causando lunghi e frequenti blackout. Sebbene la Russia sia a corto di missili di precisione, corre voce che, nelle ultime settimane, abbia offerto all’Iran jet da combattimento ed elicotteri in cambio di migliaia di droni e, forse, di missili balistici.
“Secondo me siamo al limite,” avverte il generale Zaluzhny. Altri importanti attacchi potrebbero mettere completamente fuori uso la rete. “A quel punto le mogli e i figli dei soldati inizieranno a congelare,” dice. “Di che umore saranno i combattenti? Senza acqua, luce e riscaldamento, possiamo parlare di preparare le riserve per poter continuare a combattere?” Il 13 dicembre, funzionari americani hanno dichiarato di essere vicini alla decisione di fornire all’Ucraina batterie di difesa aerea Patriot che, a differenza dei sistemi inviati finora, sono in grado di abbattere i missili balistici.
In secondo luogo, il netto successo della Russia nel Donbass, conseguenza della nomina del generale Surovikin a Comandante supremo russo e dell’istituzione di operazioni coordinate e, in più, la crescente cooperazione della Russia con la Bielorussia:
Una seconda sfida è rappresentata dai combattimenti attualmente in corso nel Donbass, in particolare intorno alla città di Bakhmut. Il generale Syrsky, che arriva all’intervista direttamente dall’Ucraina orientale in tuta mimetica e con il volto segnato dalla mancanza di sonno, afferma che le tattiche della Russia sono cambiate sotto il comando di Sergei Surovikin, che aveva assunto il comando in ottobre. Il gruppo Wagner, un gruppo di mercenari meglio equipaggiato dell’esercito regolare russo, combatte in prima linea. Le truppe della Repubblica Russa di Cecenia e altri regolari sono nelle retrovie. Ma, mentre un tempo queste forze combattevano separatamente, oggi cooperano in distaccamenti di 900 soldati o più, muovendosi in gran parte a piedi. . . .
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L’Ucraina affronta anche una nuova minaccia da parte della Bielorussia, che aveva iniziato grandi esercitazioni militari in estate e che, più di recente, ha aggiornato gli elenchi dei coscritti. Il 3 dicembre Sergei Shoigu, il Ministro della Difesa russo, ha visitato Minsk, la capitale bielorussa, per discutere di cooperazione militare. I funzionari occidentali affermano che la Bielorussia ha probabilmente fornito troppo supporto materiale alle unità russe per entrare essa stessa nella mischia, ma che lo scopo di questa attività è probabilmente quello di tenere bloccate le forze ucraine nel nord, nel caso in cui Kyiv venga nuovamente attaccata, e quindi impedire che possano essere utilizzate in nuove offensive.
La terza osservazione di Zaluzhny e Srysky è davvero sorprendente: riconoscono che la Russia ha capacità di mobilitazione superiori a quelle dell’Ucraina.
La terza sfida è la più seria. Lo sforzo di mobilitazione della Russia è stato ampiamente denigrato, con innumerevoli storie di materiale scadente e di coscritti inadeguati. Lo stato maggiore ucraino e i suoi partner occidentali sono più cauti. “Sappiamo tutti che [in Russia] la qualità è scarsa e che manca l’equipaggiamento,” afferma Kusti Salm, un funzionario del ministero della Difesa estone. “Ma il fatto che possano mobilitarsi così velocemente è un campanello d’allarme per l’Ucraina e, in ultima analisi, per la NATO.” Secondo Kusti Salm, i programmi gestiti dalla Gran Bretagna e dall’Unione Europea, in 18 mesi possono addestrare circa 30.000 soldati ucraini. La Russia è riuscita a procurarsi un numero cinque volte superiore di truppe fresche in una frazione dello stesso tempo.
“La mobilitazione russa ha funzionato,” afferma il generale Zaluzhny. “Uno zar dice loro di andare in guerra e loro vanno in guerra.” Il generale Syrsky è d’accordo: “Il nemico non deve essere preso sotto gamba. Non sono deboli… e hanno un grande potenziale in termini di capacità di reclutamento.” Fa l’esempio di come le reclute russe, dotate solo di armi leggere, erano riuscite a rallentare gli attacchi ucraini a Kreminna e Svatove, nella provincia di Luhansk, anche se il fango autunnale era stato di aiuto. La mobilitazione ha anche permesso alla Russia di ruotare le sue forze in prima linea fuori dal fronte con maggiore frequenza, consentendo loro di riposare e recuperare. “Da questo punto di vista, sono avvantaggiati.”
Dopo 10 mesi in cui i funzionari e i media ucraini e occidentali hanno continuato ad insistere sul fatto che i Russi sarebbero una forza sconfitta e guidata da incompetenti, Zaluzhny e Syrsky hanno stroncato questo meme. Non solo la Russia è una forza potente, ma può mobilitare e addestrare un numero di uomini 10 volte superiore a quelli della NATO in metà tempo. I due generali rivelano anche una scomoda verità: solo il 28% dell’esercito ucraino è “addestrato al combattimento.”
L’Ucraina ha abbastanza uomini sotto le armi: più di 700.000 in uniforme, in un ruolo o nell’altro, di cui più di 200.000 addestrati al combattimento. Ma il materiale scarseggia. Le munizioni sono fondamentali, dice il generale Syrsky. “L’artiglieria gioca un ruolo decisivo in questa guerra,” osserva. “Pertanto, tutto dipende dalla quantità di rifornimenti, che, in molti casi, determina il successo della battaglia.” Il generale Zaluzhny, che sta creando un nuovo corpo d’armata, fa l’elenco dei suoi desideri. “So che posso battere questo nemico,” dice. “Ma ho bisogno di risorse. Mi servono 300 carri armati, 600-700 IFV [veicoli da combattimento per la fanteria], 500 obici.” L’enorme arsenale che sta cercando è più grande delle forze corazzate complessive della maggior parte degli eserciti europei.
Non so se il generale Zaluzhny sia cristiano e creda in Babbo Natale, ma la sua lista di armi potrebbe essere soddisfatta solo se Gesù compisse un miracolo, ad esempio resuscitando Lazzaro, o se Babbo Natale decidesse di assumere un esercito di elfi e di trasformare la sua officina in impianti di produzione Raytheon e Lockheed Martin.
Zaluzhny e Syrsky stanno segnalando la disperazione e il deterioramento della capacità militare ucraina di combattere la Russia e la loro riluttante concessione che la Russia sta vincendo e che l’Ucraina non ha una strada percorribile per la vittoria.
Allora perché i servizi segreti britannici hanno dato a The Economist il via libera per dire la verità? Credo che abbia a che fare con lo tsunami di scioperi che sta sommergendo la forza lavoro inglese, l’inflazione a due cifre e la scarsità di energia. Questa tripletta rende politicamente impossibile per il Regno Unito continuare a versare miliardi nel buco nero dell’Ucraina. Credo che questo sia il primo segno di un’esitazione da parte dei Britannici. La NATO seguirà l’esempio?
Larry Johnson
Foto di copertina: Oleksandr Syrsky (sin) e Valery Zalushnyi
Fonte:sonar21.com
Link:
https://sonar21.com/a-closer-look-at-the-economist-volodymyr-zelensky-and-his-generals-explain-why-the-war-hangs-in-the-balance/
20.12.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
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